Fiorentina


E’ chiaro che i tre punti sono importanti, ma oggi pomeriggio ci vuole soprattutto la reazione all’incredibile secondo tempo contro il Basilea.
Non ci sono più le scuse di inizio stagione, dopo oltre settanta giorni di lavoro dovremmo essere entrati a pieno regime e per giunta ci ha finalmente abbandonato il grande caldo per cui vorrei vedere la squadra correre con giudizio per novanta minuti.
Quello che non vorrei vedere è invece l’eccessivo nervosismo, il fallo gratuito che fa piovere cartellini di vario colore.
E vorrei anche capire che anima abbia questa squadra, perché va bene che prima eravamo a volte troppo leziosi, però esisteva un’idea di gioco, di fare calcio che adesso (e sottolineo adesso) mi pare smarrita.
Come in tutte le vigilie sono ottimista e neanche per sogno mi metto a trastullarmi, a proposito della difesa, al giochino “io l’avevo detto”: no, spero come quando me la prendo con un calciatore viola e poi quello segna, di essere spernacchiato dai dirigenti nel prossimo gennaio, quando le cose saranno andate benissimo.

Bruttissima sconfitta, per giunta meritata perché ci siamo addormentati verso la metà del primo tempo per non svegliarci più.
Male Sepe in porta, malissimo Ilicic, tornato in letargo nonostante il caldo, non pervenuto per oltre un’ora Badelj, folle Gonzalo, forse il segnale più preoccupante di questa nuova Fiorentina.
Perché se uno come lui perde la brocca senza alcun motivo le spiegazioni sono due: o c’è un nervosismo latente che si spera non possa essere imputato ai tifosi o alla stampa, oppure, più probabilmente, la squadra fatica a trovare la giusta forma atletica.
Fatto sta che adesso dobbiamo stare attenti a non inciampare più nel girone perché i primi turni delle Coppe europee sono disseminati di grandi che cadono e ci vuole poco per par parte della schiera.
Sousa a fine gara era molto tranquillo, io meno, soprattutto per i problemi numerici e qualitativi della difesa, una storia ormai vecchia, ma che purtroppo rischia di essere sempre di attualità.

Siamo sempre un po’ figli del nostro passato e quindi condizionati da quello nel pensare al futuro.
Nel caso della Fiorentina il recente passato europeo è stato molto più che dignitoso e per questo ci viene spontaneo associare Basilea non solo all’avversario di stasera, ma anche come città in cui avrà luogo la finale.
Calma ragazzi, stiamo molto calmi, perché il percorso è lungo e accidentato, poi magari succede che si gridi al fallimento se per caso ci fermiamo ai quarti.
Passare il primo turno quello sì, mi pare proprio il minimo, ma i voli troppo lunghi nel calcio non hanno mai portato troppo bene, per non parlare poi del famigerato progetto.
Ecco perché preferisco dimenticarmi delle notti colorate di viola della passata stagione, immaginando invece scenari completamente diversi e magari a modo loro ancora più affascinanti.

Accetto il confronto senza problemi e può anche essere che ci sia qualche tifoso che rimanga influenzato dai commenti, ma poiché sono in tanti, tantissimi a parlare, bisognerebbe capire da chi è influenzato.
Perché, scusate, potrebbe anche valere il discorso contrario: quelli che non contestano sono influenzati dalle parole tranquillizzanti di una buona parte della critica.

Provo a ribadire alcuni concetti fondamentali: non esiste per la Fiorentina proprietà migliore dei Della Valle, che hanno tirato fuori una cifra che nessun altro imprenditore avrebbe mai speso in tredici anni.
La Fiorentina a volte comunica male (o non comunica affatto) e in maniera confusa, questo sì genera inquietudine ed insoddisfazione tra il popolo viola.
L’ultimo mercato non ha rinforzato la squadra: se ripetiamo il quarto posto, che è un gran risultato, il merito sarà quasi tutto di Sousa, che comunque è stato scelto dalla società. Detto questo, le polemiche ad oltranza sono dannose e stupide.
Fare il giornalista e l’opinionista presuppone un’assoluta responsabilità individuale e quindi io mi prendo le mie colpe per ciò che dico e scrivo, ma non accetto che si spari nel mucchio, perché io nel mucchio non ci voglio stare, altrimenti farei altre cose. Se il clima inquietante non è generato dai tifosi, non ci vuole un genio a capire che i responsabili sono giornalisti ed opinionisti, che dica dunque ADV a chi si riferisce. E se io fossi tra quelli, non avrei problemi ad accettare le accuse e poi controbattere.
Come responsabile del Pentasport dirigo un’orchestra polifonica, la più importante (eh lo so, pecco di presunzione, ma è quello che penso) della Toscana e devo dare voce a tutti, anche alle persone con cui non sono d’accordo. Non metto il silenziatore a nessuno.
Non esiste categoria senza mele marce, quindi lo è senz’altro anche quella a cui appartengo dal 1980 e quindi non giuro assolutamente sulla fedeltà della moglie di Cesare.
Se poi cominciassimo a svelenire l’ambiente, pur senza rinunciare al confronto dialettico, sarebbe un vantaggio per tutti.

P.S. Mettere in sede le foto di Antognoni, Batistuta, Montuori, De Sisti, Baggio ecc non cambia la vita a nessuno e capisco che a molti di voi non interessi.
Dal mio personale punto di vista lo considererei un passo per armonizzare i Della Valle con Firenze, tutto qui.

Semmai ADV leggesse questo blog, lo pregherei di meditare su quello che sto per scrivere e poi fare di testa sua, perché alla fine di un percorso di vita direi discreto (si avvicinano i 55) io rimango sostanzialmente un ingenuo che molto è stato tradito nel suo fidarsi degli altri e che però continua a credere in un finale positivo delle vicende umane.
Non sono quindi proprio il consigliere giusto in un mondo popolato da falsi ed ipocriti.

Dunque: ADV dichiara che da tre, quattro mesi intorno alla Fiorentina si è creato un clima inquietante e potrei essere d’accordo se confronto il livello di effervescenza con quello dei risultati ottenuti.
Perché arrivare tre volte quarti è tanta roba e, anche se purtroppo non si è mai vinto niente, nella scorsa stagione siamo andati parecchio bene.
Ma il passaggio successivo dovrebbe essere chiedersi il perché di questa situazione.
Giornalisti ed opinionisti in malafede?
Gente che si diverte a giocare al “tanto peggio, tanto meglio”?
Sarà pure così, ma in minima parte e comunque non tanto da influenzare chi fa gli striscioni allo stadio o scrive arrabbiato su questo blog, anche perché ADV salta un passaggio decisivo: nessun tifoso viola si è fatto e si farà mai condizionare da un giornalista.
Il problema caro ADV è cosa comunicate e come, e non è una questione di addetti stampa, perché di responsabili della comunicazione ne avete cambiati quattro negli ultimi sei anni (il Milan ha lo stesso da oltre venti) e mi rifiuto di credere che tutti fossero e siano scarsi.
No, il problema è che siete chiusi a riccio, che considerate la Fiorentina come una fortezza inespugnabile, che date un senso di lontananza dal cuore viola che si percepisce appena si entra in sede ed invece di vedere le foto di Antognoni e Batistuta si vedono quelle di Blasi e Potenza, solo perché hanno giocato da queste parti dopo il 2002.
Tutto questo ha un effetto boomerang devastante: avete fatto tantissimo per la Fiorentina, avete tirato fuori 211 milioni di euro che forse un giorno vi ritorneranno (molto forse) se qualcuno si decidesse a comprare la società, ma avete per Firenze un’immagine sbiadita, quasi da sopportati.
Capisco che ci si possa arrabbiare, ma chiedetevi perché.
Esempio: Rogg e Pradé non potevano dire subito di aver sbagliato e non aspettare le conferenze stampa di settembre?
Sai quanti veleni avrebbero tolto!
E perché non raccontare la propria verità su Montella, che magari poteva pure risultare interessante e cambiare le valutazioni di molti?
No, niente: tutto un rimandare, un sopire discorsi scomodi, una paura generalizzata di muoversi che si tocca con mano non appena ti trovi a parlare con qualsiasi dirigente (sempre ammesso che si riesca a parlare con qualche dirigente).
Deviare l’amarezza per gli striscioni di ieri sul clima inquietante mi è sembrata una mossa non all’altezza dei Della Valle, non so se è stata un’idea di Andrea o se è stato consigliato male, fatto sta che se il presidente onorario andasse in Fiesole capirebbe benissimo che del “clima inquietante” i ragazzi che hanno esposto la protesta se ne fregano.
Loro ragionano con la propria testa, magari sbagliano, ma mai per conto terzi.

Ah, la Fiorentina ha vinto uno a zero e ha segnato Babacar, che non mi è sembrato per niente inquieto.

Non ce la facciamo proprio ad uscire dal girone infernale del mercato.
Ieri al Pentasport i tre quarti delle telefonate erano su quello o su come i Della Valle dovrebbero comportarsi, sul fatto che non hanno mantenuto gli impegni e via di seguito.
Scusate, ma questi argomenti a pochissimo dalla ripresa del campionato mi annoiano: capisco che dentro ci sia molta più verve rispetto a parlare per esempio del dualismo Babacar-Kalinic, però io non ce la faccio.
A questo punto la squadra e la rosa sono quelle che conosciamo e mi dovete spiegare che senso ha oggi polemizzare oggi su Salah (aspettiamo il verdetto) o su come ADV abbia o non abbia spiegato l’addio di Montella: tanto ormai non lo spiega più e fa male, però chi se ne frega, ora.
Riusciamo a pensare alla partita di domani, che va vinta di riffa o di raffa?

Ad una settimana dalla fine del calciomercato direi che possiamo pure fermarci qua per le analisi e le critiche.
Come la penso ormai lo sapete da un po’ di giorni, continuare a farsi sangue amaro per il difensore in meno non ha senso.
Ancora meno sperare che le cose vadano male per poi poter dire “lo avevo detto!”.
Mi auto-sospendo da ogni discorso di acquisti e cessioni e penso solo al fatto tecnico e semmai a ciò che accade fuori dal campo, nell’universo viola.
Poi a gennaio ne riparliamo.

Ho molto apprezzato gli sforzi di Daniele Pradè per spiegare che va tutto bene, che siamo più forti dell’anno scorso, che i Della Valle non hanno alcuna intenzione di smobilitare.
Stimo molto l’uomo Pradè: ha una correttezza di fondo che poche volte si ritrova nel mondo del calcio ed una gentilezza nell’eloquio che colpisce.
Detto tutto questo, continuo a non capire perché fino a gennaio abbiamo tafazzianamente deciso di andare a controllare ogni giorno se Gonzalo Rodríguez ha un raffreddore e soprattutto che uno tra Tomovic e Roncaglia (o tutti e due) debba esser titolare inamovibile.
Perché insomma la Fiorentina abbia la peggiore difesa, certamente dal punto di vista numerico, ma temo anche a livello qualitativo, tra quelle sei/sette squadre che puntano all’Europa.
E siccome mi pare che il problema del difensore (o dei difensori, perché non sarebbe male prenderne due molto buoni) sia all’ordine del giorno, altrimenti non si spiegherebbe l’opzione per il prossimo gennaio, Pradè o Sousa mi devono convincere come questi quattro mesi di campionato più coppe possano trascorrere senza pagare pegni pesanti.
Temo fortemente che non sia così, ma ancora più fortemente spero di sbagliarmi per il bene della Fiorentina.

Vediamo che omelette viene fuori, certo è che a Sousa sono state date delle uova di dubbia provenienza.
Ci sono molte scommesse, alcune pure intriganti, come quella dell’esterno polacco dal nome non facilissimo, ma sempre scommesse restano.
le scommesse si possono vincere e si possono perdere, io avrei sperato in qualcosa di più affidabile, soprattutto per la difesa, dove siamo molto tristemente all’anno scorso con Astori al posto di Savic e non mi pare sinceramente un gran guadagno.
Alla fine ADV non ha staccato il famoso “assegnino”, poi qualcuno sarà più preciso, ma così a spanne mi pare che si sia fatto pari o giù di lì: non è detto che la proprietà ogni anno debba versare l’obolo, ma da appassionato della Fiorentina sono deluso perché mi aspettavo di meglio.
E’ stata un’estate molto difficile, che la Fiorentina si è complicata da sola con uscite e non uscite mediatiche poco felici, ma alla fine contano i fatti.
E questa squadra farà, temo, molta fatica a ripetere i risultati di quella della passata stagione

Devo ancora moderare gli oltre 100 commenti arrivati dopo la partita, ma me li immagino…
Per un’ora l’ottimismo del post precedente era più che giustificato, sembrava che in campo ci fosse una sola squadra, la Fiorentina.
Poi ci siamo squagliati nel caldo di Torino senza una sola giustificazione plausibile, perché loro non è che avessero alzato troppo il ritmo.
Penso che con Joaquin al posto di Gilberto avremmo potuto chiudere la partita nel primo tempo e trovo la situazione dello spagnolo assurda, ma questo è solo un piccolo appiglio.
Il resto lo deve trovare Sousa, che non era un genio prima e non è un fallito ora: doveva cambiare Alonso (da multare per l’idiozia pro Joaquin e anti gemellaggio post gol) e accorgersi che stavamo finendo la benzina, ma ci sarà pure del merito se per sessanta minuti il Toro non l’ha mai vista.
Attendiamo con scetticismo notizie da ora alle 23: un difensore, dando per buono (speriamo) Verdu non è necessario, ma come avrebbe detto il grande Mario, indispensabile.

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