Ho molto apprezzato gli sforzi di Daniele Pradè per spiegare che va tutto bene, che siamo più forti dell’anno scorso, che i Della Valle non hanno alcuna intenzione di smobilitare.
Stimo molto l’uomo Pradè: ha una correttezza di fondo che poche volte si ritrova nel mondo del calcio ed una gentilezza nell’eloquio che colpisce.
Detto tutto questo, continuo a non capire perché fino a gennaio abbiamo tafazzianamente deciso di andare a controllare ogni giorno se Gonzalo Rodríguez ha un raffreddore e soprattutto che uno tra Tomovic e Roncaglia (o tutti e due) debba esser titolare inamovibile.
Perché insomma la Fiorentina abbia la peggiore difesa, certamente dal punto di vista numerico, ma temo anche a livello qualitativo, tra quelle sei/sette squadre che puntano all’Europa.
E siccome mi pare che il problema del difensore (o dei difensori, perché non sarebbe male prenderne due molto buoni) sia all’ordine del giorno, altrimenti non si spiegherebbe l’opzione per il prossimo gennaio, Pradè o Sousa mi devono convincere come questi quattro mesi di campionato più coppe possano trascorrere senza pagare pegni pesanti.
Temo fortemente che non sia così, ma ancora più fortemente spero di sbagliarmi per il bene della Fiorentina.