Fiorentina


Preferisco considerare la grande reazione del secondo tempo e considerare il niente del primo un incidente di percorso.
Cosa sia successo lo capirà Sousa in settimana: neanche un tiro in porta, una superiorità dell’Empoli inspiegabile sotto ogni punto di vista.
Siamo Kalinic-dipendenti?
Potrebbe anche essere e non ci vedo niente di scandaloso, mi ricordo gli anni in cui eravamo saldamente ancorati a Batistuta (che ovviamente è ben altra cosa rispetto al croato) eppure facevamo grandi risultati e nessuno si scandalizzava.
Pensare a giovedì non ci ha certamente aiutato, anche in termini di formazione e alcuni problemi come Mati Fernandez e soprattutto Suarez sono evidenti.
Una partita così un anno fa l’avremmo persa ed invece stavolta abbiamo pure rischiato di vincerla e anche questo è un segnale importante: per l’alta classifica ci siamo pure noi.

Certo che stare in testa alla classifica produce effetti benefici per tutti.
Era da anni che non sentivo nei bar e tra amici parlare di calcio in senso stretto.
E per senso stretto intendo dire formazione, tattica, forza degli avversari.
I Della Valle sono quasi scomparsi dall’orizzonte, nel senso che non stiamo più a discutere abbastanza inutilmente se abbiano o no il braccino corto o se vogliano vendere.
E’ una dimensione di calcio quasi da anni ottanta, quando ancora la televisione era un normale elettrodomestico e non lo spacciatore più o meno lecito del nostro divertimento.
Non sono più un grande nostalgico del passato, ma questo tuffo nel “come eravamo” non mi dispiace affatto.

Premessa…postuma, visto che esiste un grado di sensibilità ben oltre l’immaginabile: ho la sensazione che partiranno assalti per arrivare al cartellino di Babacar e quindi poiché prevenire è meglio che curare ecco che…

Babacar deve rimanere in viola per svariati motivi.
Il primo è che segna, e non è mica facile trovare in giro gente così.
Il secondo è che nessuno degli allenatori che lo hanno avuto, tranne forse Novellino, ha chiare le potenzialità di questo ragazzo, che non assomiglia per niente a Balotelli perché ha molto più cervello del milanista.
Il terzo è che se Sousa ha recuperato Rebic non si capisce per quale motivo non possa lavorare con profitto sui miglioramenti di Baba, che è più bravo del compagno.
Il quarto è che abbiamo bisogno di due squadre, se vogliamo resistere fino in fondo su questi livelli e quindi è inutile speculare su chi sta fuori dalla formazione iniziale e pensare che vada sul mercato.
Detto tutto questo, magari domenica Babacar gioca titolare e così certe sirene suoneranno un po’ meno forte.

Tanti complimenti, non troppi.
Come si fa a stare coperti dopo certe prestazioni?
E allora via con Sacchi che ci esalta sulla Gazzetta, sui primi servizi Sky a noi dedicati, a tutto il mondo del pallone che parla della Fiorentina.
Per reggere alle tensioni ci vuole qualcuno abituato a vincere e qui andiamo sul sicuro, anche se Sousa è al suo primo anno in Italia.
Per questo mi fido e poi abbiamo una squadra formata da giocatori bravi, ma non bravissimi, che nella loro vita professionale si sono sempre sentiti dire: “sì, però…”.
Stavolta il però lo possono spazzare via e hanno pure l’età giusta per farlo, né troppo giovani e neanche troppo in là con gli anni.
Tiriamo il fiato in questa sosta e respiriamo a pieni polmoni l’aria fresca del primato.

Qualcuno mi può seriamente spiegare, al di là degli scongiuri di rito, perché non ci possiamo considerare ufficialmente il corsa per il terzo scudetto?

Sta nascendo una consapevolezza importante, qualcosa che farà molto comodo quando arriveranno i momenti di difficoltà
La vittoria di ieri, sarà perché me la sono vista ancora in televisione, mi è sembrata molto simile a quella di Verona: stessa freddezza e stessa capacità di incidere al momento giusto.
Ilicic è un valore aggiunto, ormai ci abbiamo fatto pace e nemmeno ci ricordiamo più di quando lo volevamo spedire a Bologna a calci nel fondo schiena.
Ci possiamo perfino permettere Kalinic in panchina, segno che Sousa vede bagliori sempre più lucenti di Rossi e ve la immaginate l’accoppiata con il croato, con Babacar pronto ad entrare per il lavoro sporco?
Qui non si tratta di sognare chissà cosa, ma se continua così ci divertiremo moltissimo.

E’ chiaro che giovedì sera vedremo la maturità di questa Fiorentina.
Vincere è l’unico risultato possibile per non arrivare a sperare in concatenazioni di risultati che sembrano poco probabili.
Basterebbe giocare da Fiorentina per battere i polacchi e non sarà neanche una questione di condizione fisica perché in molti sono freschi e quindi conterà soprattutto la testa.
Dalla Polonia Sardelli e Sestini confermano che l’ambiente è surriscaldato e che la vittoria di Firenze ha acceso speranze insospettabili quando avvenne il sorteggio.
Ci vorrà molta testa e abbastanza cuore per conquistare i tre punti e sono qualità che sono abbondantemente nelle nostre corde.

Genitori, sapete “perdere tempo” con i vostri figli? È una delle cose più importanti che potete fare ogni giorno.
Mai avrei immaginato di aprire un mio post con le parole di un Papa, m Francesco è davvero speciale, lo capii quando si affacciò da Pontefice in Piazza San Pietro il 13 marzo 2013 perché mi emozionò subito.
Dunque, perdere tempo con i figli.
Accade che la mia organizzazione familiare si sia, come dire, negli ultimi tempi piuttosto complicata per cui non è sempre così semplice coordinare i tempi.
Per esempio stamani avevo qualche problema nel portare Cosimo a scuola a ad un certo punto, mentre rincorrevo persone e situazioni ho avuto una specie di flash: e se lasciassi tutto e passassimo una giornata insieme, o almeno un bel pezzo di questa splendida giornata fiorentina piena di sole.
E’ questa la vera libertà, altro che soldi, macchine, case.
Siamo andati a fare una passeggiata sulle rive di un fiumiciattolo, poi allo Stibbert (che non avevo mai visto!) e ancora a calciare i rigori e a provare costruire animali col Lego (cavolo quando era più semplice 45 anni fa): impagabile.
Poter stare liberi nella testa con i propri figli e non importa se hanno 8 anni come Cosimo o 16 o 20, come Camilla e Valentina.
Goderseli il più a lungo possibile perché nessuno scambio è più proficuo, nessun messaggio è più bello per noi genitori e immagino anche per loro.
Non esiste una gonna o una cravatta che possa eguagliare il piacere di condividere una risata, una scoperta, anche un problema, quando la vita comincia a farsi più spigolosa.
Non poter stare con i propri figli è una sofferenza, non starci per una propria decisione è una scelta per me incomprensibile e non importa se sei ateo, cattolico, mussulmano o ebreo.

Mi credete se vi dico che lo volevo scrivere.
Volevo dirmi contrario alla cessione di Mario Suarez, che non avrei capito e non capisco in alcun modo.
Poi il mio amico bacillo mi ha steso e ho lasciato perdere, ma la partita di oggi, per quanto molto semplice, mi ha confermato che era l’idea giusta.
Perché una rosa importante è composta da molti quasi titolari, perché quel signore mi pare abbia giocato una finale di Champions, perché Passarella, Platini eccetera, eccetera, eccetera.
E’ stato un bellissimo brunch viola, senza scossoni e con alcune perle che rimarranno impresse a lungo, come il gol di tacco di Gonzalo Rodríguez, ma anche il cucchiaio di Babacar non è stato affatto male.
Qualcuno oggi mi diceva: “certo l’Inter…” e allora ho capito che come sempre nella vita ci si abitua molto presto a stare bene, poi è molto difficile scendere.
Voglio dire che siamo un po’ contrariati dall’essere in testa, ma a pari punti con un’altra squadra, come se fosse una consuetudine stare da quelle parti, ma va bene così: i piccoli uomini fanno sogni piccoli, mentre invece la Fiorentina è qualcosa di grande.

Che non si è eterni me lo avevano già detto e un po’ in verità lo sospettavo, lo stesso vale per la salute, che è il nostro bene più prezioso.
E così sono rimasto bloccato e devo dire che c’è una notevole differenza rispetto a quando pensavo che il mondo si potesse fermare se saltavo una radiocronaca.
No, il mondo va avanti lo stesso ed incredibilmente succederà anche la prossima settimana quando non andrò in Polonia…
Dunque me la sono vista con 39 di febbre in televisione, ascoltando i miei ragazzi che sono andati alla grande (oh, sincrono perfetto tra audio e Sky HD) e l’impressione è stata quella di una grande squadra che ha disposto dell’avversario come e quando voleva, senza il minimo cedimento.
Mai veramente in pericolo, sempre “nella gara”, nonostante le precedenti tre sconfitte consecutive che qualcosa potevano scalfire nella testa dei giocatori.
A questo punto c’è veramente da essere ottimisti, soprattutto se Pepito comincerà ad essere brillante e comunque qualche palpito del vecchio Rossi si è già visto.
Sta uscendo un’alchimia tattica e tecnica insospettabile in estate ed è una situazione tutta da godere.

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