Fiorentina


Mica me la ricordavo bella in questo modo Praga, si vede che i dodici anni mi avevano annebbiato e confuso le idee.
Ogni confronto con Monaco diventa improponibile, e anche a livello di costi siamo messi molto meglio rispetto alla alla Germania e non parliamo neanche della nostra carissima Italia.
Sinceramente pare che qui dello Slavia e della partita contro la Fiorentina non gliene freghi niente a nessuno e sui giornali le notizie sulla prossima gara che pure vale la Champions Leagues sono relegate nelle ultime pagine di sport.
Visti i primi tifosi viola, alla ricerca della conquista delle bellezze locali, come da tradizione direi.
Da domani si lavora nelle Pillole e nel Pentasport.

P.S. Sono alle prese con una tastiera misteriosa che non concepisce accenti e apostrofi e quindi sono stato per forza di cose conciso, ho provato a far finta che certi verbi e certi aggettivi non esistessero…

Trasferta di massa per la famiglia Guetta, tranne Cosimo: siamo a Monaco di Baviera, solita sveglia ad orari indecenti dopo non aver potuto ascoltare la radiocronaca di Ernesto, che pero´ mi dicono sia andata molto bene.
Riesco appena a moderare i commenti, ieri mi sarebbe piaciuto avventurarmi dalle parti di Toni, ma il Bayern oggi gioca a Dormund e comunque ci credo che qui sta molto piu´ tranquillo, sembra che a pochi interessi il calcio (poi pero´ riempiono gli stadi e le televisioni spendono).
A proposito di televisioni e radio, ribadisco quanto gia´ detto e che ora con l´ opinabile forfait della Rai diventa ancora piu´ di attualita´: da lunedi´ mattina saremo a Praga per raccontarvi tutto della trasferta della Fiorentina.
Vorrei segnalare una cosa che mi ha lasciato molto perplessoe che probabilmente avviene non solo in Germania, ma anche in altri Paesi, Italia compresa.
Alloggiamo in un normale albergo vicino al centro e le camere hanno Sky e la tv a pagamento con i film porno.
Ebbene, credo che piu´ o meno tutti quando accendiamo la televisione cominciamo a scarrellare sui vari canali.
Il problema e´che i due canali porno mandano in onda per un minuto e mezzo spezzoni di film e che quindi le mie figlie (13 e 9 anni) avrebbero potuto beccarsi tutto questo senza alcuna protezione.
Ho provato a farli disattivare, ma non e´ stato possibile e cosi´ sono dovuto ricorrere ad un metodo piu´ spiccio, cacciandole dalla stanzaa per far passare il tempo necessario per l´ esaurimento del tutto.
Ve lo racconto per mettervi in guardia perche´ immagino che sia piu´ o meno cosi´ da tutte le parti.
Ci sentiamo da Praga.

Bisogna che ve li spieghi certi meccanismi.
Il pomeriggio di mercoledì mi chiama Luciana Magistrato del Corriere di Firenze e mi chiede se andiamo in Olanda a seguire in radiocronaca l’amichevole di stasera.
“Ma per carità, no davvero – le rispondo – siamo già talmente incasinati con Praga che non ci pensiamo nemmeno”.
Chiudo la telefonata con un retropensiero, che però accantono subito: ma forse nell’immaginario degli addetti ai lavori e dei tifosi Radio Blu c’è sempre, ovunque giochi la Fiorentina.
Accantono in un angolo remoto del cervello l’osservazione e passo ad altro.
Ieri mattina leggo l’ottimo pezzo di Luciana ed inesorabilmente mi scatta la solita molla, quella del fare.
Chiamo Poesio alle 8,50 (lui dormiva, anche se lo ha negato…) e gli dico “senti un po’ quanto ci costerebbe andare in quel posto…(confesso che non ricordavo neanche dove fosse la città) lì, dove c’è l’amichevole”.
Email con la proprietà, dolorosa valutazione delle spese, totale disponibilità di Poesio e della squadra che stasera dalle 18 alle 22.30 condurrà in studio (Bardazzi, Sardelli, Meucci) ed ecco pronto l’evento radiofonico.
Il tutto in meno di cinque ore, compresa la figuraccia fatta con il Corriere di Firenze, con cui ho provato a scusarmi.
E poi dicono che non è vero che la radio è più affascinante della televisione.

Mi spiace un po’, perché Barzagli è un ottimo ragazzo che conosco e che mi ha ascoltato per anni da tifoso viola, ma se penso ai suoi tre milioni netti di ingaggio l’anno e ai due e cento di Bonera mi viene spontaneo chiedermi quanto possa valere sul mercato uno come Gamberini.
E’ chiaro che per un difensore conta moltissimo la condizione fisica e quindi agosto è un mese falso per indicazioni profonde, però l’ultimo Gamberini della passata stagione si magia tutti i difensori italiani, compresi quelli che giocano all’estero.
Siccome poi sapete come la penso sull’Italia, a me fa sempre molto piacere vedere il centravanti della Fiorentina indossare la maglia azzurra numero nove e segnare un gol.
Un gol sporco, da centravanti cattivo, che la mette dentro dopo averne sbagliati due facili: vuoi vedere che la cura Prandelli comincia già a funzionare?

Ora che torna Montolivo, il quesito si ripropone.
Ogni soluzione ha una sua validità ed una sua controindicazione e davvero qui ci vuole il carisma di Prandelli per dirimere la vicenda, quando non gioca Dainelli.
Altrimenti è chiaro e giusto che la fascia la porti lui, per anzianità e anche per attaccamento alla maglia viola, di cui tra l’altro è sempre stato tifoso.
Siccome sono figlio del calcio anni sessanta e settanta, la mia preferenza andrebbe su Donadel e in seconda battuta Jorgensen (a proposito, ma come sta?), però non ho convincimenti radicati sull’argomento e mi dichiaro pronto ad appoggiare qualsiasi iniziativa prandelliana.
Prima che la scelta venga compiuta confesso che non mi entusiasmano ne’ Montolivo e neanche Mutu, trovando inoltre bizzarra l’ipotesi di averne uno in campionato ed uno in coppa.
Attendiamo, con un pizzico di curiosità, condivisa, credo, anche dallo spogliatoio.

Oltre ogni aspettativa, davvero.
Talmente bravi e superiori da avere qualche rimpianto per il risultato, che poteva essere molto più rotondo ed invece adesso un minimo margine di rischio a Praga c’è.
Melo è stato impressionante, ho quasi l’impressione che in campo si dilati, nel senso che cresca fisicamente perché poi, a vederelo da vicino, non sembra così grosso.
A me è piaciuto moltissimo Gilardino, che ha capito al volo le critiche di Prandelli: non è più al Milan, qui deve giocare in maniera diversa, aiutare la squadra, non stare sul filo del fuorigioco.
Comunque è bene che stazioni a lungo dalle parti dell’area di rigore avversaria perchè ha il santo istinto del killer negli ultimi 16 metri.
Vogliamo poi dire bravo a Dainelli e contestare quella ventina di incontentabili che al primo lancio sbagliato, dopo tre perfetti, lo hanno fischiato dalla tribuna?
Chiudo con Prandelli e con il pubblico: non ci sono più parole…

Campagna acquisti impensabile, credo che dietro ci sia lo zampino di Andrea Della Valle, che, fortunatamente per noi, si è un po’ fatto prendere la mano e ha comprato tanto e non ha venduto Mutu.
Adesso passa tutto nelle mani di Prandelli, mani esperte, che dovranno scegliere sempre il meglio dalla rosa e non sarà per niente semplice.
Anche perché appena le cose non dovessero andare benissimo si invocherebbe immediatamente l’inserimento di quelli che stanno fuori, che logicamente sono fortissimi sulla carta.
Ci converrà invece stare molto tranquilli e giudicare la Fiorentina in un’ottica generale, senza farsi prendere dall’esaltazione o dalla depressione di un risultato.
Questo è un progetto importante, che promette di durare nel tempo.

Ribadisco il concetto: a me pare che ad una settimana dalla Champions non ci sia la dovuta attenzione.
Parlo naturalmente dell’ambiente e dunque di noi che stiamo fuori, perché per quello che succede “dentro” ci fidiamo completamente di Prandelli.
Anche oggi tutta l’attenzione catturata dalla firma di Mutu, domani credo che ci sarà da parlare di mercato, insomma così non va bene.
E’ vero che il 12 agosto è una data balorda per una partita così importante, però sarà bene darci tutti una regolata perché bisognerebbe vincere bene, con un paio di gol di scarto.
Da domani mi metto a studiare la formazione dello Slavia Praga.

Mi è venuto in mente venerdì primo agosto, quando ho pubblicato l’ultimo capitolo de “La mia voce in viola” e ho poi visto il vostro gradimento.
E allora, con l’ok dell’editore Scramasax, ho deciso di regalare tutto il libro via internet, settimana dopo settimana, pubblicando ogni martedì un capitolo e partendo dalle splendide prefazioni di Francesco Toldo, Roberto Baggio e Sandro Picchi.
Esiste un filo conduttore tra quel libro, che resterà unico nonostante il pressing per aggiornarlo e per riscriverne uno nuovo, e questo blog: la mia ritrosia ad entrare in pista.
Nel 2002 mi ero appena sospeso dal mio incarico di responsabile dello sport di Canale Dieci perché mi sembrava giusto pagare le mie “colpe”, che poi erano quelle di aver creduto a Vittorio Cecchi Gori per un anno di troppo, esattamente dal luglio 2000 al luglio 2001 (poi, anche se qualcuno se lo è dimenticato, o ha fatto finta di dimenticarsene, per dieci mesi ho sparato a palle incatenate contro la dirigenza viola dagli schermi padronali).
Avevo rinunciato ad un bel po’ di soldi, non avevo più la televisione, ma un po’ di tempo libero e allora, spinto dall’editore e amico Luca Giannelli, mi feci convincere a scrivere quella era stata la mia avventura dietro la Fiorentina essendo l’unico giornalista che aveva visto in 21 anni tutte le gare in diretta meno quattro partite.
Per eliminare in parte i miei sensi di colpa dovuti ad un’operazione che poteva apparire (ed in parte lo era) di un egocentrismo esasperato, decisi che la metà dei soldi ricavati col libro finissero all’Istituto degli Innocenti di Firenze, che avevo frequentato negli anni ottanta.
Ho spesso scherzato con Carlo Pallavicino, autore di due libri di successo dedicati alla viola e Lucarelli, che ha devoluto tutto in beneficenza perché, come gli ho più volte ripetuto, lui è “molto, ma molto più ricco di me”.
“La mia voce in viola” ha avuto un successo insperato, con oltre cinquemila copie vendute e diverse richieste inevase.
Credo che uno dei segreti sia il cd con i gol storici dal 1985 al 2001, ma questo è un altro discorso.
Col blog è andata più o meno allo stesso modo.
Saverio Pestuggia mi ha martellato per mesi, ma a me sembrava eccessivo avere uno spazio personale su internet ed invece poi sapete come è andata e come sta andando.
Anche in questo caso ha giocato un ruolo importante la “vergogna” per quello che stavo facendo e così ho deciso di accettare solo banner di solidarietà, evitando quelli a pagamento, che pure avrebbero portato qualche soldo in casa Guetta, dove si spende e si spande in larga quantità…
Devo ringraziare, e colpevolmente non l’ho mai fatto prima, Andrea Pasquinucci e la TCC che da quasi tre anni supportano gratuitamente col mio stesso spirito la parte tecnica e grafica del blog.
Da martedì quindi si comincia, buona lettura.

Vorrei rassicurare tutti coloro che sono preoccupati per l’assenza mediatica di Corvino: Pantaleo sta bene, benissimo ed è assolutamente sereno.
Lo potrebbero confermare uno per uno i trenta invitati che ieri sera hanno goduto dei suoi racconti di calcio e di vita.
Poiché era una cena privata non sarebbe corretto rivelare i contenuti di certi discorsi, ma se qualcuno (da Roma) pensava di soffiare sul fuoco di una polemica tra Corvino e i della Valle o tra Corvino e Prandelli, beh, ha proprio sbagliato città e bersaglio.
Serata godibilissima, poi ognuno continuerà a fare il proprio mestiere con onestà, ma ieri sera non sembravamo certo quei due che neanche dieci mesi si becchettavano animosamente in televisione.

P.S. Visto che a molti è piaciuto la riproposizione via internet dell’ultimo capitolo de “La mia voce in viola”, sto pensando ad una piccola sorpresa che tra qualche giorno vi svelerò.

CI SONO (FINALMENTE!) LE RISPOSTE

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