Fiorentina


Il rigore battuto da Vieri contro i Rangers grida ancora vendetta per come lui si è presentato al tiro, però è indubbio che il suo rendimento sia stato al di sopra delle aspettative di tanti e delle mie.
Ora con Bonazzoli speriamo che la cosa si ripeta, anche se ciò che dobbiamo maggiormente sperare è che di Bonazzoli non ci sia mai bisogno, perché vorrebbe dire che Gilardino e Mutu bastano e avanzano per l’attacco viola.
A me, tanto per essere chiari, Bonazzoli non è mai piaciuto, però è una questione di gusti.
Certamente Pazzini gioca al calcio molto meglio di Bonazzoli, e quindi sul piano strettamente tecnico la Fiorentina ci ha certamente perso, ma potrebbe essere che lui sia più “funzionale” al progetto di Prandelli, che immagino abbia dato l’avallo all’operazione.
Vediamo un po’ se ha ragione come spesso succede (non sempre, comunque) Pantaleo Corvino.

Riepiloghiamo: avevo scritto altre cose, ma c’è stato un problema sul server che ha cancellato l’aggiornamento su Pazzini alla Samp e tutti i vostri precedenti messaggi sull’argomento.
Questo per spiegare che è vero che sono un po’ bollito, ma non fino a questo punto…

Sì, io metterei Pazzini perchè se appena appena riusciamo a fare qualche cross decente, magari con Comotto e Vargas, la difesa del Milan, che ha un’età media sui 35 anni, va in bambola sui colpi di testa.
Lo metterei anche perché lui più di Jovetic è abituato a giocare partite come quella di San Siro e conoscendo Giampaolo non sarei affatto preoccupato di una sua eventuale distrazione in chiave mercato.
Lo metterei perché forse al Milan lo sottovalutano, impegnati come sono ad esorcizzare il fantasma di Gilardino e anche perché lui a San iro ha già segnato un gran gol contro l’Inter quattro anni fa.
Poi forse mi sbaglio, e Jovetic gioca la partita della vita, io però lo metterei dentro dal primo minuto.

Non era mai accaduto in casa nei tre anni in mezzo di Prandelli di perdere così, da una squadra nettamente più debole.
Cosa sia successo è difficile da spiegare, forse troppa sicurezza, certamente la mancata accensione di alcuni talenti viola, a cominciare da Mutu.
Inqualificabile Osvaldo, fuori condizione Kuz, senza mai un’idea Donadel, incerottati Gamberini e Frey (ma perché non convocare un altro centrale come Da Costa), ad intermittenza Melo, imbarazzante Kroldrup, alla fine i migliori sono stati Comotto e soprattutto il tanto vituperato Santana.
Una botta che fa molto male e che bisognerà riassorbire in fretta per non farci prendere dalle frenesie disfattiste del “tutto sbagliato, tutto da rifare”.
E’ soprattutto su questo che dovranno lavorare in settimana Corvino e Prandelli.

Dainelli che continua ad allenarsi a parte, Gamberini che ha saltato un paio di sedute a Marbella: non sarebbe il caso di pensare ad un medio rinforzo per il ruolo di centrale?
Un mestierante che non costi una fortuna e che non costringa uno dei tre ad andare in campo anche se acciaccato, col rischio di peggiorare, e di molto, la situazione.
Non abbiamo più difensori capaci come era Ufo di adattarsi e Da Costa è da tempo un corpo estraneo e non mi risulta che in Spagna abbia compiuto significativi passi avanti per essere considerato di più da Prandelli.
Fra l’altro, siccome la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo, qui va a finire che le nostre criticità a livello infortunistico si concentrino proprio lì in mezzo alla difesa.
Mi viene in mente un Loria, però in questo mi rimetto in tutto e per tutto a Corvino.
Solo che forse bisognerebbe pensarci.

Ribadisco il concetto: non è mica colpa di Conto Tv che compra, ma di tutto il sistema televisivo che non investe sulla Fiorentina.
Lo fa invece Crispino ed evidentemente i suoi conti tornano, perché altrimenti avrebbe già lasciato perdere.
Se conviene a lui, possibile che gli altri geni che governano Mediaset e la Sette non ci abbiano neanche pensato?
La Raj ormai non la considero neanche più, anche se aveva l’occasione per riscattarsi dopo quello che era successo un mese fa a Bucarest.
E così arriva un’altra bastonata per tutti i tifosi ed io capisco la rabbia di chi si sente ancora una volta preso in giro.
Quanto a Radio Blu, non so proprio cosa succederà.
Se cioè faremo la nostra radiocronaca o se la racconteremo in modo diverso, come è avvenuto a Praga, dove comunque abbiamo fornito un servizio a chi non può permettersi il calcio a pagamento.
Certamente saremo lì fin dal martedì pomeriggio per i nostri reportage che racconteranno l’evento.

E’ un neologismo che mi è venuto di getto nel Pentasport domenicale, quando rispondevo alle domande dei tifosi, e che ho riproposto stamani sul Corriere.
Sì, a cominciare da Prandelli, la Fiorentina si sta montolivizzando.
Cioè crede nelle proprie possibilità e adesso non si nasconde più.
Quella battuta del tecnico sugli spiccioli da giocare sullo scudetto viola è uno spartiacque per l’ambiente.
Ieri gli è andato dietro Gamberini, rispondendo ad una domanda dell’ottimo Sardelli (a proposito, sta facendo un lavoro grandioso a Marbella e ci informa tutti a qualsiasi ora del giorno e del pomeriggio, anche oggi con al Befana è regolarmente in onda).
Sembrerebbe una cosa da niente ed invece c’è dietro la consapevolezza di voler fare l’ultimo salto, quello che ci metterebbe alla pari cone le altre tre, o quattro, se vogliamo infilarci anche la Roma.
L’unico dubbio che mi rimane è legato alla città, a quella cristallizzazione di qualsiasi progetto che è ormai diventata la routine del fare politico.
Se i Della Valle rimangono, come probabilissimo, da soli, continueranno a seguire Prandelli e i giocatori nelle loro e nostre ambizioni?

Alberto Gilardino è veramente una gran brava persona: educato, disponibile, fuori dal campo non incarna neanche minimamente lo stereotipo del calciatore che noi tutti abbiamo contribuito a creare con la nostra voglia di costruire idoli.
Dentro il campo è cattivissimo, in senso tecnico, gioca a calcio meglio di Batistuta e Toni, anche se deve dimostrare di essere all’altezza di questi due eccezionali cannonieri (Batistuta più di Toni, per me il paragone non si pone).
La domanda che mi facevo ascoltandolo ieri da Marbella era come diavolo (?!) avessimo fatto a prendere uno così, pagandolo tra l’altro meno di Bojinov.
E non è che arrivasse da promessa incompiuta perché ha già vinto Mondiale, Champions e Mondiale per club.
Una grande intuizione, un lavoro eccellente da parte di tutti: complimenti.

Siamo tutti molto grati ad Osvaldo per i suoi gol, che resteranno comunque nella storia viola.
Pochi, ma molto buoni, anche i due di Livorno, dove la Fiorentina perdeva sempre.
Però, se Prandelli lo sposta tatticamente a punta centrale, come ha fatto questo pomeriggio nelle dichiarazioni da Marbella (a proposito, consentitemi un piccolo moto d’orgoglio: tra tutte le televisioni e le radio fiorentine ce n’è una sola presente laggiù col proprio inviato…), beh, secondo me Osvaldo ha sprecato una grande occasione.
Perché nella Fiorentina di Prandelli un centravanti come lui è proprio atipico e bisognerebbe davvero cambiare gioco per esaltarne le caratteristiche.
Ha imparato poco Osvaldo da questi diciotto mesi con Prandelli, e ogni volta che va in campo sembra che giochi una partita per conto suo, come se gli altri dieci non contassero.
Peccato perché poteva essere una seconda punta importante, ma una seconda punta (lo fa pure Mutu, anche se non sempre) è al servizio della squadra e non viceversa.
Ho l’impressione che partirà Pazzini non solo per l’usura del suo rapporto con Firenze, ma anche perché la sua cessione porterebbe una plusvalenza in bilancio molto forte, visto che è qui dal 2005 e che il suo costo, al contrario di quello di Osvaldo, dovrebbe essere stato quasi del tutto ammortizzato.
Ma se dipendesse solo da una scelta tecnica di Prandelli non sarei mica tanto sicuro su chi lascerebbe Firenze.

Era questa la squadra che ha perso col Torino?
Sì, va bene, un Montolivo, un Frey e un Gamberini in più, ma non basta a spiegare la metamorfosi totale di una formazione che a Genova è stata davvero grandissima.
Sono d’accordo con Prandelli: questa chicca la mettiamo dopo Eindhoven e ci serve a chiudere un anno importante e di grandi soddisfazioni.
Impressionanti Melo e Montolivo, bravissimo Santana, nessuno sotto il 6 e una vittoria più che meritata, al di là dei discorso di Mazzarri, che ha visto una Samp “a cui è mancata solo la fortuna di metterla dentro”.
Adesso stacchiamo calcisticamente la spina con la consapevolezza che la storia molto bella degli ultimi tre anni non so è ancora conclusa.
Ah, dimenticavo: e quelli delle verità assolute, quelli che “tanto Corvino e Prandelli divorzieranno a fine stagione”, quelli che “Mutu era meglio venderlo e Prandelli li mette tutti fuori ruolo”, quelli che si sono inventati il mestiere di sputasentenze e che oggi dicono il contrario di quello che hanno detto ieri, domani che diranno?

Questa l’ho saputa da fonte autorevole in settimana ed è folle e divertente allo stesso tempo: Moratti ha a libro paga 18 (diciotto) fisioterapisti!
Per dare un senso delle proporzioni, il Milan ne ha nove e la Fiorentina tre.
Mi immagino le scene alla Pinetina, dove qualcuno di questi diciotto luminari non conosce neanche tutti gli altri diciassette e ipotizzo che il costo complessivo dell’esercito superi l’ingaggio di Mutu.
Pare che davvero ci siano i turni per seguire la squadra, ma qualcuno dei giocatori non si fida di nessuno dei diciotto e preferisce la cura del proprio fisioterapista, che magari pensa di diventare il diciannovesimo (però così dovrebbe stare in tribuma, anche con la panchina lunga).
Non licenzia mai nessuno Moratti e se per caso lo fa, vedi alla voce Mancini, poi continua a pagare regolarmente lo stipendio.
Ma dove pensiamo di andare in un calcio del genere?

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