Non era mai accaduto in casa nei tre anni in mezzo di Prandelli di perdere così, da una squadra nettamente più debole.
Cosa sia successo è difficile da spiegare, forse troppa sicurezza, certamente la mancata accensione di alcuni talenti viola, a cominciare da Mutu.
Inqualificabile Osvaldo, fuori condizione Kuz, senza mai un’idea Donadel, incerottati Gamberini e Frey (ma perché non convocare un altro centrale come Da Costa), ad intermittenza Melo, imbarazzante Kroldrup, alla fine i migliori sono stati Comotto e soprattutto il tanto vituperato Santana.
Una botta che fa molto male e che bisognerà riassorbire in fretta per non farci prendere dalle frenesie disfattiste del “tutto sbagliato, tutto da rifare”.
E’ soprattutto su questo che dovranno lavorare in settimana Corvino e Prandelli.