Fiorentina


Consiglio non richiesto e però sincero ai giocatori viola, in primis ai big: domani, giovedì e pure domenica prossima a Reggio Calabria, mordetevi la lingua, evitate gesti plateali, applaudite anche se il compagnosbaglia il passaggio di dieci metri.
Chiaro se venga da pensare a quello più bravo, cioè Mutu, ma attenzione perché non è il solo ad irritarsi un po’ troppo per l’errore.
Non è un bel vedere infatti quel gesticolare, quel dire “stai calmo” dopo un tiro sbagliato, dà l’idea di una squadra poco unita.
E invece in questo momento c’è bisogno di stare compatti per affronate la settimana più difficile della stagione.
Se qualcuno proprio non ce la fa, sfoghi tra le quattro mura dello spogliatoio la rabbia che sente dentro.

P.S. Mi hanno appena segnalato che, dopo lunga e dolorosa assenza dal web è finalmente tornata sui siti che parlano di Fiorentina, una rubrica per me imperdibile.
Non ci volevo credere ed invece era vero!
Sono andato immediatamente ad abbeverarmi alla fonte di cotanta autorevolezza e spero che non ci siano nuove interruzioni: non si interrompono così le emozioni del lettore.

Abbiamo costruito più occasioni contro l’Ajax che contro il Genoa e la Lazio messe insieme, solo che non l’abbiamo messa dentro, esattamente come fece la squadra di Rossi al Franchi.
Se la serata storta capita a Gilardino e Mutu sono dolori, anche perché questa squadra, come ha detto Prandelli è stata costruita per far segnare gli attaccanti.
Giusto giocarcela ad Amsterdam, ma pagheremo certamente lo sforzo a Reggio Calabria e se davvero dovessimo uscire ai sedicesimi in Uefa, dopo l’eliminazione in Coppa Italia, la stagione girerebbe al negativo.
Preoccupante l’involuzione di Kuz e Jovetic e non si venga a dire che hanno troppa pressione addosso perché mi pare che nei loro confronti ci sia molta indulgenza da parte di pubblico e critica.
Tra le note positive Pasqual, certo non inferiore a Vargas, e un po’ Semioli, ma senza esagerare, perché fa proprio le cose semplici.
C’è da riflettere anche sul poco tifo: la Fiorentina l’amiamo tutti, ma ieri sera si sentiva solo la Fiesole e per giunta non sempre.

L’unica cosa importante a questo punto è che lo scellerato assalitore del pullaman della Fiorentina ce la faccia, poi viene il calcio, molto dopo.
Parlando comunque (a fatica) di pallone si è visto che avevo perfettamente ragione a dirmi soddisfatto del pareggio: contro Lazio e Genoa abbiamo ripreso quanto c’era stato tolto con Milan e Juve, con due differenze a nostro svantaggio.
La prima è che non abbiamo avuto errori arbitrali a favore e che i punti presi in più arrivano solo da coincidenze fortunate.
La seconda è che se avessimo fatto i 4 punti contro le grandi e perso, come avremmo meritato, contro le medie, oggi i punti in classifica sarebbero gli stessi, ma ci saremmo avvicinati molto a Milan e Juve.
Io comunque ci ho creduto fino all’ultimo e mi sono ricordato di Cesena (andate a vedere “La mia voce in viola 1982/83”) perché sentivo nell’aria che poteva succedere.
Ci ho azzeccato, ma è stato come con Borgonovo nel gol alla Juve al novantesimo vent’anni fa: ci vogliono i campioni per vincere le partite.
E questo Mutu sta entrando nella storia della Fiorentina.

P.S. Lo so benissimo che a Cesena eravamo in vantaggio…c’ero.
Lo spirito di Cesena è inteso come risarcimento di quello che subimmo 26 anni fa.

Credo che domani sarà molto dura, perché loro stanno molto bene e noi un po’ meno.
Poi magari girano tutti alla grande e ripetiamo la Samp, ma alla vigilia un pareggio lo firmerei subito, e pure con una certa soddisfazione.
Dopo abbiamo l’Ajax e il Chievo, due buone partite per tenerci su in classifica e di morale.
Uscire indenni da Marassi sarebbe una bella prova di maturità, che arriverebbe dopo tre vittorie consecutive e quindi successivamente ad un ottimo periodo.
A volte, nel calcio come nella vita, bisogna sapersi accontentare.

Fra una settimana giochiamo contro l’Ajax e la febbre è molto bassa, me ne sono accorto dal fatto che nessuno mi abbia chiesto come fare per trovare i biglietti (che sono ampiamente a disposizione, visto che ne hanno venduti solo 9mila).
E’ un brusco calo passare dalla Champions all’Uefa, eppure anche in questa stagione potremmo puntare ad arrivare in fondo, e a me continua a piacere di più alzare qualcosa piuttosto che arrivare quarti in campionato.
Insomma, non è solo una questione di soldi e poi c’è sempre una nobile decaduta di grande prestigio.
Speriamo che il popolo viola si svegli, ma la vedo grigia.

Gran balzo in avanti di Felipe Melo nelle quotazioni mondiali e quindi ottimo guadagno per la Fiorentina che si ritrova in casa un giocatore sempre più convinto dei propri mezzi.
Nel primo tempo contro l’Italia ha giocato come evidentemente gli aveva chiesto Dunga, poi ha cominciato a muoversi come fa quando indossa la maglia viola.
E’ stato davvero un ottimo esordio, e quello di Melo può diventare il miglior colpo in assoluto della carriera di Corvino.
Ricordo alcune scettiche corrispondenze spagnole nei giorni dell’acquisto e può essere che a volte qualcuno funzioni meglio da noi che da loro perché magari è più combattivo rispetto ai più cadenzati ritmi iberici.
Intanto però domenica mancherà e non sarà facile sostituirlo.

…se non vinco non mi diverto.
E quindi sono molto più contento stasera di quando sono rientrato da Torino, dove abbiamo giocato nettamente meglio che contro la Lazio, ma abbiamo perso.
Sinceramente pure il pareggio sarebbe andato stretto a loro, figuriamoci perdere, e però non c’è stata nemmeno una decisione arbitrale contestabile.
Solo che la Fiorentina ha Frey e la Lazio Muslera, alla fine la spiegazione della vittoria è tutta qui.
Per il gioco, meglio parlarne un’altra volta, ma non starei troppo a preoccuparmi: Bologna non è troppo lontana come prestazione.
Tre vittorie di seguito, quarto posto, la Roma che risale: anche quest’anno ci sarà da divertirsi.

Sono molto affezionato a Martin Jorgensen e la sua assenza così lunga ha provocato certamente molti guai alla Fiorentina.
Ancora non si sa se e quando tornerà in campo, mi auguro che lo faccia presto perché abbiamo un gran bisogno delle sue qualità.
Ciò nonostante ritengo doveroso analizzare una situazione un po’ paradossale.
Continuo a leggere che Martin sta discutendo del suo futuro a Firenze e a noi tutti piacerebbe che fosse ancora un giocatore viola anche nella stagione 2009/2010, quando avrà 34 anni e sarà dunque un po’ in là con l’età, ma non certamente vecchissimo.
Quello che non capisco è quando si parla di Jorgensen come futuro uomo immagine della Fiorentina.
Sinceramente a me pare (ed è questa la scorrettezza politica del post, in un mondo pieno di ipocrisie) che ci siano almeno due giocatori che meriterebbero di svolgere quel ruolo più di chiunque altro.
Si chiamano Giancarlo Antognoni e Angelo Di Livio, che per chi non lo sapesse o non lo ricordasse nel 2002 ha rinunciato ad un pacco di soldi per passare dalla Nazionale alla C2, da Totti ad Evacuo.
Poi, se la Fiorentina sceglierà Jorgensen, io sarò molto felice per lui, ma mi resterebbe da capire il perché siano stati ignorati due uomini che davvero hanno rappresentato molto e molto a lungo qualcosa per la Firenze calcistica.

P.S. Le cose su Antognoni le pensavo esattamente allo stesso modo anche prima del nostro fortuito incontro al ristorante di qualche settimana fa. Basta leggere l’archivio del blog per avere una conferma.
P.P.S. Ragazzi, certo che siete strani: io non mi sogno di accostare Antognoni a Di Livio, ci sono pesi diversi nella Fiorentina.
Non è che mi sia messo a fare una classifica, ho solo detto che ci sarebbero stati loro due che qualcosa hanno dato.
Poi è chiaro che Antognoni “è” stato la Fiorentina per 15 anni, ma credo che ai Della Valle e a Firenze qualcosa abbia dato. O no?

Vittoria strameritata, eppure se Bernacci, come dicono a Bologna, non avesse fatto l’asino, oggi saremmo qui a leccarci le ferite.
Tra un infortunio di Frey, uno stop di Mutu ed un più che comprensibile calo di rendimento di Gilardino, qui va a finire che il migliore a maggio sarà Montolivo, che gioca benissimo da più di due mesi.
Però ieri si è vista la differenza che esiste tra avere Osvaldo ed avere Mutu: primo pallone toccato e gol da antologia, basta vedere come osserva scendere a candela il pallone.
Ottimo anche Melo e a me è piaciuto pure Vargas, ma in sala stampa ho notato di non avere troppi compagni di viaggio.
Siamo sempre lì, in piena corsa Champions, alla faccia dei gufi, come ho urlato a fine radiocronaca.

Il massimo è per quei tifosi che avevano comprato il biglietto a Bologna e che domani non possono andare allo stadio: come fanno a vedersi restituire i soldi?
Si fanno un bel viaggetto in Emilia spendendo di più di quanto dovrebbero avere indietro?
Quando sono arrivato verso le 13 al Dall’Ara erano tutti certi che si sarebbe giocato e avevano pure l’aria di aver visto situazioni ben peggiori.
Ed invece è stato il massimo della disorganizzazione e ha ragione Bucchioni, quando è intervenuto a Radio Blu: ma imgaggiare una trentina di spalatori, no?
Tra l’altro io sono ripartito da Bologna quando stava piovendo e sarebbe quindi bastato un atto di buona volontà per evitare questa situazione.
Vabbeh, cerchiamo di prendere i tre punti perché oggi Loria (faccio pubblica ammenda, avevo scritto una bischerata sul suo possibile ingaggio…) ci ha fatto davvero un gran regalo.

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