Ieri due reti e domani?

Quanto va aspettato questo enigmatico islandese per cui all’esordio in viola si scomodarono paragoni oggi imbarazzanti, vedi alla voce Kurt Hamrin?

La pazienza dei tifosi è per definizione poco lunga, e quella dei fiorentini dura ancora meno, e sono molti nel passato i casi di amari pentimenti dopo contestazioni a tratti veramente pesanti, ma per ora siamo in una sorta di limbo, di messianica attesa di vedere qualcosa che assomigli vagamente a colpi di classe e che abbia pure una certa continuità

Non ho una posizione precisa, bisognerebbe vedere gli allenamenti per capire davvero le reali potenzialità di un giocatore di oltre 28 anni che alla fine ha brillato per un solo campionato, intanto però comincerei col togliere gli alibi che lo circondano e alla fine sono solo controproducenti: la posizione, l’allenatore, il processo

Insomma, che si dia una svegliata perché, almeno per me, è suonata la campana dell’ultimo giro

Basta, sono esausto, non ho più parole e neanche voglia di controbattere alle follie che sento e leggo in questo 7 ottobre e ho quindi deciso per la mia salute mentale che parlerò solo con chi è dotato di quel buonsenso di cui si è persa la traccia da due anni in qua

Da un lato c’è Israele: puoi chiamarlo genocidio, sterminio, come ti pare, ma quello che sta facendo e ha fatto segna un confine dolorosissimo tra ciò che è stato e quello che è e che sarà

65.000 persone uccise, la metà donne e bambini, centinaia di migliaia di poveracci ridotti alla fame, scene che straziano il cuore anche se si fossero viste una sola volta e invece il film è ancora sui nostri schermi da oltre 600 giorni

Allucinante, vergognoso, ma per gran parte dei miei correligionari tutto questo non conta, perché esiste solo Israele (per i fascisti la Grande Israele) e se è giusto e doveroso pensare agli ostaggi, io mi chiedo come si faccia a non trovare mai parole per i massacri di Gaza, ed è per questo che mi sono cancellato dalla Comunità, pur apprezzando gli sforzi del Presidente Fink

Dall’altra parte ci sono gli esaltati filo palestinesi, oggi in grande spolvero, quelli che giustificano il pogrom del 7 ottobre esattamente come tanti ebrei ed israeliani giustificano le atrocità di Gaza.

 Inneggiano ad Hamas, si rifanno al passato, considerano il 7 ottobre 2023 come l’inizio della loro guerra di liberazione, trovano sponde importanti e sono dolorosamente sorpreso nel leggere i commenti folli di uomini e donne che stimavo e che credevo capaci di un’analisi lucida, che partisse da un  punto fondamentale: il rispetto e la sacralità della vita, la vita di chiunque, arabo o ebreo, musulmano o cattolico

C’è dell’antisemitismo in tutto questo? Non lo so e alla fine neanche mi interessa troppo perché è davvero arrivato il momento di non disperdere più le proprie energie con chi non ragiona e si rifugia nel fanatismo

Con questi presupposti si continuerà ad uccidere e ad odiarsi per chissà quanto tempo, ma che si sia arrivati a questi livelli anche nel mio microcosmo italiano e fiorentino non l’avrei mai creduto possibile

Due semplici considerazioni: la Fiorentina avrebbe meritato il pareggio e nello scorso campionato una partita del genere come minimo finiva in pareggio e invece è arrivata la terza sconfitta consecutiva al Franchi

La squadra gioca male, non ha un’anima e i progressi visti si chiamano Kean, solo e comunque Kean, lasciato libero in mezzo alle praterie difensive avversarie: lui è fortissimo, gli altri arrancano, faticosamente

Qualcuno addirittura non esiste proprio, vedi alla voce Gudmundsson, poi c’è chi ci prova, come Nicolussi Caviglia, ma con esiti sconfortanti, mentre il pallido Fagioli sta in panchina per tutta la gara, probabilmente a ragion veduta visto quello che ha dimostrato da agosto ad oggi

Intanto la classifica sta diventando pericolosa e queste stagioni si sa sempre come iniziano, ma mai come finiscono e un pizzico di attenzione a dove la Fiorentina è precipitata bisognerà pure cominciare a darla

Domanda a chi ha la luna di traverso per la prestazione europea della Fiorentina: quale sarebbe stato lo stato d’animo se la stessa partita, con lo stesso risultato, fosse arrivata in mezzo al filotto delle otto vittorie consecutive della scorsa stagione?

Questo per dire che il contesto conta molto e comunque chi ieri si aspettava una prestazione scintillante non ha capito che nel calcio i miracoli non esistono e che quindi il due a zero di ieri va preso con un minimo di positività

I problemi ci sono, ma qualcosa in più si è visto, vedi Ndour e Piccoli, che però adesso va integrato con Kean e soprattutto la Fiorentina ha vinto, che nel calcio è (quasi) l’unica cosa che conta

Quello che ha fatto, sta facendo e purtroppo farà Israele non ha giustificazioni: se non è genocidio, sono crimini di guerra per cui sarebbe giusto avere una nuova Norimberga

E’ uno sterminio che coinvolge le coscienze di chi ha una coscienza

Quello che ora non si riesce a capire è che cosa davvero vogliano gli attivisti della Flotilla, una volta che si è applaudito alle loro intenzioni di prestare aiuti ad una popolazione sterminata e ridotta alla fame

Qual è il loro scopo? Far arrivare cibo e medicine ai palestinesi o cercare lo scontro?

Temo che sia la seconda ipotesi ed è veramente triste leggere ed ascoltare le polemiche molto italiane, nel senso di campanile politico, di casa nostra

Per questa voglia di urlare sempre e comunque qualcosa si scende in piazza, dimenticando gli ostaggi e gettando nel dimenticatoio della memoria la carneficina del 7 ottobre, ma contro chi è lo sciopero di domani?

Contro Israele? Contro Trump? Contro la Meloni? Contro il buonsenso?

Quanto sarebbe bello che Firenze ritrovasse la vocazione internazionale che aveva ai tempi di La Pira e si provasse in questa meravigliosa città a ragionare con intelligenza e profondità su quello che sta accadendo a Gaza, evitando isterismi e pericolose derive antisemite

Va bene, mandiamo via Pioli, e dopo? Prendiamo Spalletti con relative spese importanti?

Mazzarri? Ballardini? Richiamiamo Palladino?

E allora, calma e sangue freddo

Il tecnico ha grandi responsabilità, conoscendolo abbastanza mi sembra tranquillo, ma certamente i suoi primi due mesi in viola sono stati quanto di peggio ci si potesse aspettare

Tocca a Pioli risolvere una situazione che si sta facendo sempre più complicata, anche perché ieri a Pisa è andata benissimo e il pareggio è un punto guadagnato

La società dovrebbe parlare di più dopo le partite, soprattutto dopo queste partite, ma qui ci sono giocatori che non giocano, gente che non lotta, gente che come Dodo ride spesso durante i novanta minuti e nessuno capisce il perché

E’ una costruzione da fare con piccoli mattoncini e con molta pazienza, sarà bene ricordarcelo tutti

E va bene, lo dicono i numeri: ho 65 anni, età più che rispettabile, che imporrebbe una certa saggezza e riflessioni più o meno serie su un futuro non lunghissimo

Non li sento addosso, ma ci sono e gli ultimi undici sono stati così rivoluzionari che se me lo avessero detto avrei pensato di essere su “Scherzi a parte”

Ho cambiato tutto, rovesciando, e non solo una volta, vita privata e professionale, trovando da poco e per la prima volta in, appunto, quasi 65 anni una tranquillità interiore che davvero non pensavo esistesse

Sono contrario a quelli che fanno di tutto per sembrare giovani, quelli che cercano donne con venti, trent’anni di meno, mai e poi mai stirerò le mie rughe o andrò in Turchia per un trapianto di capelli (sai che spettacolo sarei col ciuffo!), una sola cosa mi concedo: non chiederò lo sconto per gli over 65 al cinema

Come andrà a Pisa? Male, non ci sono dubbi…

Ormai è nell’aria e non ci possiamo fare niente: perdiamo a Pisa, se proprio ci dovesse andare di lusso si prende un punto, per smuovere la classifica

Abbiamo sbagliato la campagna acquisti, Pradé deve dimettersi, Pioli è bollito, Kean si è stufato di Firenze, a Parma si fregano ancora le mani per il furto legalizzato su Sohm, Commisso il peggior presidente della storia viola, quando cambiamo allenatore?

E basta, per favore, diamoci tutti una regolata: la Fiorentina è nettamente più forte del Pisa e va cambiato lo spirito del tempo, almeno per i prossimi tre giorni

Un disastro di queste dimensioni non se lo aspettava proprio nessuno e non si sa davvero da dove cominciare.

Pioli? Pradè? Il modulo? Boh

Certamente la rosa non è da due punti in quattro partite, ma soprattutto non ci si può far umiliare in quel modo dal Como sul piano del gioco, perché nel secondo tempo la Fiorentina non è proprio esistita: merito delle idee di Fabregas?

Sarà bene ricordare che una settimana prima il pur modesto Genoa di Vieira aveva incartato tatticamente il tanto celebrato Como,  e quindi?

E’ però nei momenti difficili come questi che si vede la forza di una società e non solo nella veemenza con cui difende un allenatore su cui si è puntato per tre stagioni: si riuniscano anche per ore al Viola Park e tirino fuori qualcosa dal cilindro.

Non importa che sia un coniglio bianco, ci accontentiamo anche di uno straccio di gioco condito da una grinta che da tempo non si vede

Non la voto e non la voterò, ma si può dire che l’innalzamento del rating dell’Italia è un successo del Governo Meloni o si rischia di passare per fascisti?

Sai te quanti applausi a scena aperta se il Presidente del Consiglio fosse stato Draghi o anche Monti?

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