Gennaio 2020


C’è già qualcuno che contesta Iachini, probabilmente perché pensava che lui fosse il nuovo Conte e che la Fiorentina avesse una rosa simile a quella del Barcellona.

I giocatori sono questi e qualcuno lo abbiamo pure sopravvalutato, però qualcosa di nuovo a Bologna si è visto: maggiore dinamismo e più combattività.

Come si dice in questi casi, meno era davvero difficile e comunque si rimane sempre lì: se non la butti dentro è molto complicato vincere, anche quando trovi un gol capolavoro come quello di Benassi.

Altra nota positiva, Chiesa. Penso che il padre Enrico e Iachini non siano estranei alla trasformazione di Federico, che sembrava un altro rispetto ad un mese fa.

Per il resto è ovvio che abbiamo perso due punti, inutile girarci intorno: fa male, ma bisogna che passi in fretta. 

Non riesco a capire tutte le perplessità a proposito dell’arrivo di uno che la metta dentro.

Che sia Cutrone o Petagna io non starei troppo a sottilizzare e vorrei ricordare che nella storia viola ogni giovane che doveva farsi largo ha sempre avuto davanti qualcuno di ingombrante, a partire da Monelli con Graziani e proseguendo con Batistuta con Borgonovo, Flachi con Batistuta, Pazzini con Vieri o Babacar con Gilardino. Cioè, se sei forte esci lo stesso.

Ho fiducia in Vlahovic, ma questa è la Fiorentina e non l’incubatrice di giovani talenti, e se da un lato è giusto che il ragazzo sbagli partite senza essere bocciato, dall’altro noi dobbiamo fare gol e punti.

Da due stagioni il nostro reparto offensivo è al limite dell’impresentabile in fatto di realizzazioni e ora dovremmo pensare che sia più importante il centrocampista dell’attaccante?

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