Gennaio 2013


Giornata frenetica, in tutti i sensi.
Non sono neanche riuscito ad andare da Mario, ma ho ottime notizie: sta meglio e fa battute.
Prendiamola larga e pensiamo che per fine mese potrà essere fuori: l’operazione è stata perfetta ed è in buone mani.
Il resto va avanti, non avete idea di quanto sia tutto complicato, delle difficoltà di ogni genere, di come si debba stare attenti a far sì che l’impegno e la generosità di chi mette la propria persona al servizio degli altri non diventi poi un boomerang.
Ma rispetto ad una settimana fa a quest’ora è cambiato lo scenario e questo, penso siate tutti d’accordo, vale molto di più dei tre punti persi ieri contro il Pescara.

Avremmo meritato di vincere per quanto di buono fatto nel primo tempo, poi, più che il gol del Pescara, ha contato l’infortunio di Pizarro e ci siamo smarriti.
Le nostre “colpe” sono quelle, cioè di non avere avuto lucidità nella mezz’ora finale, e non si può parlare di squadra presuntuosa, di partita preparata male per via delle feste, perché all’inizio era come se stesse continuando la gara di Palermo.
Ci vuole un minimo di coerenza, lo dico anche a chi adesso invoca l’attaccante buono da subito (a me Larrondo proprio non convince, ma sbaglierò io…), perché il 22 dicembre alle 17 eravamo in pochi ad insistere per il suo arrivo.
Abbiamo sbattuto contro un portiere strepitoso e abbiamo avuto la conferma che l’esperimento Mati Fernandez è (quasi) fallito, mentre Ljajic ha fatto il possibile, con Jovetic trascinatore nella ripresa, cioè quando la squadra faticava molto.
Semmai si è sentita la mancanza di Gonzalo dietro, per la sicurezza che regala al reparto e Neto mi è sembrato leggermente in ritardo sul primo gol, ma ripeto non si può mettere sotto accusa una squadra che avrebbe meritato di vincere, anche se fa molto male perdere conro una squadra che vale la metà di noi.

Ho parlato con Mario: ha sentito tutto e ringrazia tutti, stringiamo le dita e vediamo cosa succede domani.

Non sarà facile “rientrare” nel campionato e trovare da subito la concentrazione giusta per battere il Pescara.
Qui si vedrà la mano di Montella e la testa dei giocatori, anche per verificare come hanno passato le feste, se “alla Vargas” o in perfetto “stile Zanetti”, cioè allenandosi bene.
E anche al Franchi ci vorrà molta attenzione, perché non è detto che la gara si metta bene da subito e comunque siamo nettamente più forti degli abruzzesi e non esiste alcun fondato motivo per cui si debba temere più del lecito la partita.
Personalmente cercherò di dare il meglio perché so che dagli ospedali avrò un ascoltatore in più, uno speciale, che aspettiamo tutti al più presto allo stadio: per Rossi, per la Fiorentina, per tutti quelli che gli vogliono bene.

Stamani Andrea Della Valle è andato insieme a Sandro Mencucci a trovare Mario Ciuffi in ospedale e lo ha visto molto più tonico.
Un gran bel gesto, in attesa di dare a Mario e Renza buone notizie dal Franchi.

Altro che Larrondo!
Questo è il top player, ovviamente c’è il rischio, ma è calcolato perché la scommessa è fantastica: ha 25 anni, vale tecnicamente Jovetic, costa meno della metà, ha la testa sulle spalle.
Questi due (Macia e Pradé) sono veramente bravi, ora si può cominciare a sognare davvero la Champions perché da marzo a maggio ci sono una decina di partite e Rossi è un brevilineo a cui non dovrebbe servire molto per entrare in forma.
E Andrea Della Valle è stato di parola, ha speso quando è stato il momento giusto, non sarebbe male ringraziarlo domenica pomeriggio.
Manca solo Mario per la sciarpa, ma non disperiamo, semmai facciamo la replica appena Pontefice Massimo si riprende e viene allo stadio.

Dobbiamo agire con estrema prudenza e vi assicuro che non è assolutamente facile trovare il giusto equilibrio tra la voglia di fare (e le sollecitazioni che arrivano da tutte le parti) e l’esigenza di non sbagliare una mossa, oltre a trovare gli strumenti più giusti e corretti per operare.
Poiché non ci sono segreti, e Mario è ormai al centro dell’attenzione e dell’affetto di tanti di voi, vi dico che oggi pomeriggio ci siamo trovati in quattro per vedere quale fosse la strada più utile e più discreta da percorrere: Mario Tenerani, Moreno Roggi, Andrea Bruno Savelli ed il sottoscritto.
Tanto per essere chiari, non è possibile dire semplicemente fate una donazione, perché poi ci vuole un soggetto giuridico che raccolga e amministri i soldi.
Vanno create le condizioni e le strutture perché tutto avvenga in modo cristallino, alla luce del sole e per fare sì che ogni cosa funzioni al meglio.
Avevamo anche idea di fare una serata per Mario e può darsi che la faremo, con la partecipazione dei suoi amori viola, da Chiarugi ad Antognoni, da Prandelli a Corvino, ma poi abbiamo pensato che i tempi per il ritorno di Mario sono per ora incerti e quindi abbiamo preferito vare viaggiare separate le due cose: a breve (spero) la solidarietà, quando sarà il momento l’omaggio.
Ma almeno fino alla fine della prossima settimana penso che non sia possibile avere qualcosa di concreto, intanto facciamo tutti il tifo per quell’amabile bischeraccio del Ciuffi che deve stare tranquillo.

Per stemperare un po’ la tensione torno a parlare di calcio: a me Larrondo proprio non piace e non capisco neanche cosa venga a fare a Firenze.
Ha fatto 8 gol in una sessantina di partite, di cui 6 in B, è alto e grosso, ma non mi pare che sia l’unico requisito per giocare in una squadra che punta all’Europa più bella.
Appena sta un po’ meglio voglio proprio sentire il Ciuffi cosa ne pensa di questo acquisto, che spero solo una falsa pista per poi puntare ad altro.
Le condizioni di Mario ve le ha date in un post la splendida Lucia, domani è un giorno importante.
Noi ci troviamo verso le 14 per mettere a punto il modo migliore per sostenere economicamente la situazione, purtroppo c’è urgenza per Renza che non può continuare a vivere in ospedale.
Forza Mario, domani Firenze è lì con te.

PURTROPPO NON LO OPERANO, L’INTERVENTO E’ RIMANDATO PERCHE’ MARIO HA PASSATO UNA NOTTE AGITATA
LUCIA IPOTIZZA LUNEDI’, E’ VERAMENTE SNERVANTE E VI CONFESSO CHE SONO MOLTO PREOCCUPATO
L’INTERVENTO, COME SI DICE IN QUESTI CASI, E’ DI ROUTINE, MA SONO LE CONDIZIONI GENERALI CHE GENERANO PREOCCUPAZIONE
VI TENGO AGGIORNATI

Buon 2013, che sia davvero un anno sereno, basterebbe quello.
Da domani torniamo a parlare di Fiorentina, del mondo che ci circonda, della vita.
Che bello leggere tutto quello che avete scritto e che calore nelle vostre parole, questo è un tesoro che non va disperso, conserviamo l’emozione per Mario e tiriamola fuori al momento giusto, penso entro venti, venticinque giorni.
Lo operano giovedì, adesso è in una stanza singola, ma senza il letto per Renza, che dorme su una poltrona e non ha una casa dove andare perchè la vita va spesso alla rovescia.
E non chiedetemi di più, perché sinceramente molte cose non le so e quando ho cercato di saperle mi sono dovuto fermare: temo che in tanti se ne siano approfittati e qualcuno ignobilmente, fingendosi amico e prestando soldi, stia ancora cercando di speculare su una coppia anziana.
Grazie all’aiuto della Fiorentina e di qualche altra persona straordinaria, che quando sarà finito tutto ringrazierò con dovizia di particolari, questo problema sarà spero risolto nel giro di un mese, più o meno quando Mario uscirà dall’ospedale.
Bisogna fare un passo alla volta e stare molto attenti a non sbagliare, soprattutto nella gestione della solidarietà.
Non ho gli strumenti tecnici per muovermi, quindi adesso è inutile fare offerte, ma con Mario Tenerani, Saverio Pestuggia e Andrea Bruno Savelli stiamo organizzando qualcosa di importante.
Spero che abbiate fiducia, è solo una questione di tempi e cercheremo di accorciarli al massimo, ma è meglio aspettare due giorni in più che fare le cose male e in fretta.

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