Novembre 2009


Adesso le carte le diamo noi e credo che a Liverpool siano molto preoccupati: possiamo chiuderla il 24 novembre (e sarebbe molto meglio) o in Inghilterra a dicembre.
Partita giocata con grande testa quella di ieri sera, perché era facile smarrirsi dopo il loro pareggio, frutto di una grossa ingenuità di Kroldrup.
E invece ci siamo rimessi in careggiata col piglio della squadra di carattere e mi sbaglierò ma sta nascendo una mentalità da Coppa, che forse ci farà perdere qualche punto in campionato e che però ci potrebbe dare grandi soddisfazioni.
Ho l’impressione insomma che i giocatori e Prandelli ci stiano prendendo gusto a stare sotto i riflettori europei.
E’ stata una serata emozionante anche per Radio Blu: Andrea Pratellesi è andato benissimo, la trasferta di Lione raccontata via etere è frutto della sua determinazione.
Lui l’aveva pensata, proposta e organizzata ed è stato emozionante “non” fare la radiocronaca per ascoltare le notizie che arrivavano dalla Francia.
A distanza di 32 anni da quando ho cominciato, continuo ad amare moltissimo questo mezzo di comunicazione straordinario e incomparabile che si chiama radio.

Che delusione la prevendita per la partita di domani sera.
Come si faccia ad andare in 32mila a metà agosto per il preliminare di Champions e la metà per la partita che ci potrebbe aprire le porte agli ottavi è per me un mistero.
Non tiriamo in ballo i prezzi, perché sono più o meno gli stessi del campionato e stiamo parlando del palcoscenico più importante d’Europa.
Io spero che ci sia uno sprint finale, che almeno venga raggiunta almeno la non molto onorevole cifra di ventimila spettatori.
Guardate che il pubblico conta parecchio per non distrarsi, per evitare di pensare a quello che succede a Lione.
Fate uno sforzo, lasciate perdere la televisione (e comunque la partita è in visione solo a pagamento, come sempre) e fate un salto al Franchi: se lo meritano i giocatori, Prandelli e i dirigenti.

Un’ottima vittoria, ottenuta con grinta e dopo la decisione di cacciare Dainelli e qui devo essere sincero: in diretta ho avvertito la netta sensazione che Tagliavento non vedesse l’ora di pareggiare i conti e portare il Catania in dieci.
Tre uomini su tutti: Marchionni, Vargas e De Silvestri, come dire che in assenza dell’uomo di fantasia, cioè Mutu o Jovetic ci siamo arrangiati sulle fasce laterali.
A fine gara mi sono arrabbiato con un ascoltatore che parlava di “partitina”, di Fiorentina modesta e di rovesci meritati con Napoli e Genoa.
Ma quando? Ma dove?
Ora veramente basta col disfattismo, la rosa è corta e lo sapevamo, però cerchiamo di non farci del male da soli andando sempre e comunque contro.
Siamo tornati in corsa per il quarto posto e mercoledì ce la giochiamo per il passaggio del turno in Champions.
Ci credo talmente tanto da aver inviato un giornalista in Francia: Andrea Pratellesi racconterà infatti Lione-Liverpool e a noi converrà molto fare il tifo per gli spocchiosi francesi.

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