Febbraio 2008


Avevo Corvino in diretta dopo la partita e davvero mi sforzavo di pensare a qualcosa di stuzzicante per rendere più interessante l’intervista, ma davvero non mi veniva in mente nient’altro che il rammarico per una partita giocata alla grande almeno per 75 minuti.
E, davvero, cosa vuoi chiedere di più ad una squadra che dà tutto, che mette in grande difficoltà i campioni del mondo e d’Europa, che prende pali e che spreca occasioni?
Vogliamo fustigare Santana sulla pubblica piazza per l’ennesimo inutile colpo di tacco o vogliamo invece dire che il Milan ha uomini tecnicamente straordinari, che il loro contropiede è da scuola del calcio, e che raramente in quarant’anni di partite ho visto uno come Pato?
Ha ragione Prandelli: si riusciremo a giocare sempre così, ne perderemo poche di partite, ma riusciremo a giocare sempre così?
La cosa peggiore della serata però non è stato il gol di Pato, ma i fischi di quegli idioti che si definiscono tifosi viola durante il minuto di raccoglimento per la morte della madre di Berlusconi: ci sono tanti modi per farsi riconoscere, loro hanno scelto il peggiore.

Ha ragione Prandelli: se giochiamo a viso aperto, se accettiamo orgogliosamente la sfida, perdiamo sicuro.
Perché loro sono più bravi tecnicamente, inutile stare a girarci intorno, e sanno preparare meglio queste partite che sono sfide da Champions.
Se invece giocheremo con un’umiltà straordinaria, se non smetteremo mai di correre, anche nei presunti periodi morti della partita, allora sì che abbiamo ottime possibilità di uscire indenni da questo crocevia.
Bisogna che Montolivo esca dal letargo, che Santana capisca che non siamo al campionato della “giorgina” (gran definizione coniata del mio compare Pestuggia e che i fiorentini comprendono benissimo) e che Mutu non si innervosisca troppo, perché é lui il nostro vero valore aggiunto.
Comunque sia, è una di quelle notti da calcio che mi piacciono moltissimo.

P.S. CHI STASERA FISCHIA O FA CASINO DURANTE IL MINUTO DI RACCOGLIMENTO PER LA MORTE DELLA MADRE DI BERLUSCONI E’ UN IMBECILLE: CERCHIAMO DI RICORDARCI CHE SIAMO FIORENTINI

Non capisco e non voglio capire: ma perché Corvino è così arrabbiato?
Non esistono proprio i presupposti per le incavolature a diluvio che piovono ad ogni sua conferenza stampa.
Corvino si arrabbia ogni volta con i giornalisti che non si presentano in sala stampa alle sue uscite.
Io sarei tra quelli, ma non mi risulta che faccia lui i piani di lavoro di Radio Blu e quindi mi vorrà perdonare se mando un giornalista invece di essere lì.
Poi tira in ballo Napoli (Mannini dal Brescia, pagato secondo lui un’esagerazione), la Roma a più riprese e la Juve, aggiungendo che non vuole assolutamente entrare nel lavoro degli altri: un modo davvero curioso per farlo.
Quindi il solito tormentone: la stampa non informa bene, non capisce il lavoro della società e quanta fatica debba fare lui a far quadrare i conti con soli 17 milioni netti di monte ingaggi.
Ce l’ha con Luca, Mario e Sandro, cioè quelli che fanno le domande e se andavo lì ce l’avrebbe avuta anche con David, ma perché?
Qui non esiste giornalista fiorentino che non riconosca a Corvino gran merito sulle fortune viola degli ultimi tre anni, ma è così scandaloso dire che forse l’ultima campagna acquisti non è stata così azzeccata se è vero che tre su cinque se ne sono andati a gennaio?
Non trovo invece niente da dire sulle ultime cessioni, perché si tratta di giocatori che non hanno convinto e che hanno (secondo me miracolosamente) portato in cassa un bel gruzzolo.
Io non riesco proprio ad arrabbiarmi con Corvino, anche se lui strapazza la stampa ad ogni intervento.
Continuerò con educazione a fargli delle domande e dare dei giudizi, partendo dal presupposto che il suo compito è molto più difficile del mio, ma forse proprio per questo esiste una certa differenza tra i nostri stipendi.

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