Fiorentina


Sensazioni frizzanti, voglia di esserci, soddisfazione per avere il privilegio di trasmettere Juve-Fiorentina.
Il clima della vigilia è quello giusto, stavolta non ci faremo schiacciare come avvenne, e lo ricordo ancora con dolore calcistico, nei primi due anni di frequentazione allo Juventus Stadium.
Sarà decisivo il centrocampo, se Badelj, Borja e Vecino riusciranno a fare la loro partita, se saranno da 6,5 allora si potrebbe mettere davvero bene.
Da sedici anni non arriviamo lì così avanti in classifica e i punti di differenza ci stanno davvero tutti.
Nessuna paura, ma una sana sfrontatezza per batterli e volare sempre più in alto.

Brava Fiorentina.
Partita vinta con il giusto sforzo e con una discreta capacità di concentrazione, anche Sousa nel primo tempo pareva indemoniato, ma forse si agitava proprio per evitare che la tensione crollasse.
Partita bruttina ed era difficile immaginare il contrario, con un solo rischio che mi ha ricordato lo sciagurato autogol di Contratto contro la Juve nel 1983.
Già, la Juve.
E’ dopodomani e forse è stato un bene avere così poco tempo per pensarci: andiamo, giochiamo e vinciamo, semplice no?

Vorrei salutare con un grande abbraccio tutto il gruppo del blog che si ritrova questa sera a cena, sarei veramente voluto passare per un saluto, ma ho l’onere e l’onore di presentare questa sera la Hall of Fame insieme a Mario Tenerani e quindi sono bloccato.
Questa famiglia virtuale allargata prosegue nella sua storia decennale, in certi momenti andando oltre i momenti di dolorosa pausa che chi scrive ha avuto negli ultimi due anni, sinceramente i più difficili di una vita molto fortunata.
Mi avete molto aiutato a non mollare mai e adesso che da un po’ il peggio è alle spalle volevo scrivervi una sola parola, che racchiude tutto e che nasce da dentro: grazie.

Se vogliamo fare i politicamente corretti diciamo che va affrontata una partita alla volta, che l’Europa è importante e via a seguire.
Sinceramente io però faccio molta fatica a non pensare a Torino, a “quella” partita, che per me resta la partita.
Sarò provinciale, ma vincere con la Juve per me non ha prezzo e a Torino ancora di piú.
Ora comunque mi impegno e vado a studiare la formazione del Belenenses e dopodomani ci metterò il doppio della concentrazione per raccontare la partita che ci deve aprire le porte dell’Europa.

Alonso ha giocato male.
Se andiamo in queste condizioni a Torino, ce ne danno almeno due: ma hai visto la difesa?
Scusi Sousa, ma cosa facciamo con Rossi che vuole giocare, lo date in prestito?
Sì, ma se Widmer non prendeva il palo chissà come andava a finire…
Tatarusanu (e qui mi ci metto anch’io) non esce proprio mai ed è un pericolo per la Fiorentina.
Bernardeschi è già del Barcellona, a meno che non arrivi un rilancio del Bayern.

Siamo secondi in classifica e abbiamo vinto meritatamente contro una delle squadre più in forma del campionato, però continuiamo così, facciamoci del male…

Era troppo bello per essere vero: è tornata la Juve.
Sono forti e per niente convinti di essere fuori dalla lotta scudetto, figuriamoci.
Senza una squadra leader che va in fuga hanno avuto il tempo per rientrare ed è nel loro DNA non pensare mai al secondo posto.
A noi invece converrà non pensare al loro e alla sfida di domenica 13 dicembre perché l’Udinese è in gran forma e vincere domani è per me obbligatorio, per questo sono d’accordo con l’ipotesi della doppia punta, Babacar-Kalinic.
Bisogna rischiare qualcosa sui loro contropiedi, un altro pareggio comincerebbe, quello sì, ad essere preoccupante.

Manchester, Bayern, Barcellona: non è che forse stiamo un po’ esagerando?
Va bene che in Germania hanno pagato Conan a peso d’oro, però mi sembra sinceramente eccesivo questo interesse mondiale intorno ai giocatori viola.
Prendiamo Borja Valero: davvero il Manchester pensa ad un giocatore di 31 anni che, per colpe non sue, non è neanche convocato con la sua Nazionale?
Mah.
Bernardeschi è un diamante grezzo, difficile dargli un valore oggi e parlarne potrebbe essere un danno per il ragazzo.
Insomma, lo avrete capito, io sono abbastanza scettico, forse perché a me il troppo mercato fa venire l’orticaria.
Poi magari mi sbaglio e tra un po’ di tempo arriva una di quelle offerte che non si possono rifiutare e che, a quel punto sarebbe bene non leggere nemmeno.

Non ci arrivo a capire questa storia di Kalinic un’altra volta in panchina.
D’accordo, bisogna recuperare Rossi, ma bisogna rinunciare al secondo migliore attaccante del campionato dopo Higuain?
E ancora: se Pepito è questo, e Sousa lo sa molto meglio di noi perché lo allena tutti i giorni, riterrei opportuno un pianto ed un lamento e rimandare l’operazione recupero a gare più tranquille, per esempio la Coppa Italia tra due settimane.
Ovviamente manca la controprova, ma ho la sensazione che con Kalinic in campo il primo tempo lo avremmo chiuso in vantaggio e forse anche con due gol di scarto.
Alla fine il pareggio è stato il risultato più giusto, non è male, ma ci fa sognare molto meno rispetto al pre-sosta.
E siccome c’eravamo abituati tutti molto bene, adesso stare ad occhi aperti ci piace veramente il giusto.

Senza la follia di Roncaglia avremmo vinto a Basilea e, penso, senza neanche troppa difficoltà perché stavamo giocando da Fiorentina, che è ormai un marchio di fabbrica.
Con la follia di Roncaglia abbiamo rischiato parecchio perché in Portogallo è andata bene, molto bene.
E comunque la risposta post Empoli c’è stata, soprattutto a livello mentale, e adesso dobbiamo stare attenti a rimanere concentrati il prossimo 10 dicembre.
Due giocatori su tutti, i due che guarda caso non avevano giocato domenica solo il primo tempo: Bernardeschi e Kalinic, oltre al solito Borja Valero che sta disputando una grande stagione.
Manca la controprova,ma siamo sicuri che sarebbe andata nello stesso modo se avessero fatto gli interi novanta minuti?

Non ci possiamo fermare a metà del cammino, secondo me bisogna insistere su Pepito.
Era impossibile che fosse troppo più avanti di condizione rispetto a come è oggi ed il problema resta quello di fargli recuperare la forma senza penalizzare troppo la squadra, perché obiettivamente in questo momento Rossi è il meno indicato a giocare tra gli attaccanti di Sousa.
Ma siccome, appunto, è Rossi, qualsiasi tecnico studierebbe anche di notte il miglior modo per riportarlo a livelli accettabili, che poi sarebbero il trampolino di lancio per i sogni viola.
Perché Kalinic è una sorpresa scintillante, ma Pepito è straordinario.
Ed insieme potrebbero davvero farci lottare per lo scudetto, intanto vediamo se giocano insieme domani sera a Basilea.

La vita è fatta di scelte, che ognuno fa secondo la propria coscienza, i propri valori morali (sempre che esistano…), la propria intelligenza.
La Fiorentina nell’ultima settimana mi è molto piaciuta perché su questo tema ha dato a tutti un paio di lezioni importanti.
La prima è stata quando la scelta l’ha azzeccata in pieno, devolvendo in beneficienza i soldi della clausola rescissoria di Montella.
La seconda è stata quando la scelta l’ha sbagliata, addirittura con il suo uomo oggi più rappresentativo, Paulo Sousa, che ha ammesso senza alcun problema l’errore della formazione iniziale anti Empoli, dichiarazioni che ho sentito pochissime volte in 37 anni di giornalismo calcistico.
Perché quando si sbaglia bisogna avere l’umiltà, come ha fatto Sousa, di dirlo, scusarsi e ripartire, senza volersi attaccare per forza alle funi del cielo pur di giustificare un fallimento.

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