Fiorentina


Sicilia splendida, vacanza lavoro da privilegiato, come in effetti siamo noi giornalisti, pagati per raccontare agli altri cose che gli altri pagano per vedere.
Detto questo, breve riflessione da una postazione internet sulla via Etnea: ma il contratto di Toni e’ gia’ stato firmato?
No, perche’ io auguro al bomber le migliori fortune, specialmente in un momento come questo in cui deve entrare in una sala operatora, ma non vorrei che qualcuno dalle parti di Monaco si stesse ponendo delle domande strane.
Tipo: ma e’ il caso di spendere in tutto una cinquantina di milioni di euro per un grandissimo giocatore di trent’anni che nell’ultima stagione ha giocvato ancora bene, ma a singhiozzo?
Ecco, se ci dovessero ripensare ci ripensiamo anche noi e ci teniamo Toni con immenso piacere fino alla fine dei suoi giorni calcistici.

P.S.
Ancora grazie per gli oltre 800 voti sul sito di Biscardi, siete incredibili e scusate per le mancate risposte, ma da qui e’ un po’ difficile dialogare.

Se non me lo avesse scritto un frequentatore del blog non avrei mai saputo che esiste un sito in cui è possibile votare per l’ospite preferito del Processo di Biscardi.
Poi Violanews.com ha fatto il resto, scrivendolo e siccome è una tribuna mediatica visitata da un nemero impressionante di tifosi della Fiorentina eccomi lanciato in orbita.
Sono clamorosamente primo tra tutti coloro che hanno partecipato alla puntata di lunedì scorso.
Due sottolineature: sono contentissimo (perché fare il finto modesto?) e, particolare non di poco conto, si può votare una sola volta al giorno e quindi il sondaggio mi pare veritiero.
Il margine di vantaggio è perfino imbarazzante e mi domando divertito cosa stiano mai pensando della vicenda nella redazione di Roma del Processo, ma vorrei chiarire a tutti che io c’entro fino ad un certo punto.
Voglio dire che se al posto mio ci fossero stati Ferrara o Rialti (due nomi scelti non proprio a caso) il risultato sarebbe stato identico o perfino migliore.
Perché c’è la grande voglia del popolo viola di essere rappresentato sull’etere nazionale e molti passano sopra al fatto che il Processo non sia proprio il loro programma preferito.
Comunque sia, grazie a tutti coloro che hanno votato e anche a chi ha solo pensato di farlo.

La cosa più simpatica dell’incontro avuto ieri con Prandelli nella sede del Caricentro per aiutare Matrix non la posso raccontare perché esiste un patto d’onore tra i partecipanti alla serata, ma vi posso assicurare che Cesare ha capito perfettamente come funzionano le cose qui a Firenze.
Lo ha capito talmente bene che non mi stupirei se alla fine diventasse pure lui fiorentino, come hanno fatto in passato tanti uomini di calcio.
E siccome è veramente un uomo di spessore ha compreso perfettamente che qui lui non si può limitare ad allenare (bene) la squadra, ma deve invece interpretare a tutto tondo il proprio ruolo di uomo immagine della Fiorentina, quindi un uomo con uno straordinario potere mediatico.
Eccolo quindi fare pressing, insieme a chi scrive, sul povero Giani, che pensava di intervenire ad un normale incontro tra i tifosi ed invece si è trovato stretto alle corde a rispondere su problemi in cui la sua responsabilità è perlomeno parziale.
Chi non conosceva Prandelli è rimasto sorpreso, qualcuno ha tentato un paragone (umano) con Trapattoni, ma Prandelli è meno furbo del Trap e si spende di più.
E queste sono cose che si sentono e basta, in questi casi non occorrono troppe spiegazioni.

In campo mediatico noi dobbiamo essere come degli “incursionisti”, l’ho capito una volta di più da Biscardi.
Dobbiamo cioè provare a farci sentire nei ritagli di spazio che riusciamo a conquistare.
Si parlava di Lazio con Lotito in diretta e Pruzzo accanto a me mi diceva: “adesso vedrai quanti spettatori perdiamo”.
Sono andato a controllare le email che arrivavano ed era effettivamente un crollo tipo Wall Street nel 1929.
Idem con patatine, purtroppo, con la Fiorentina, nonostante il caso Toni.
Il fatto triste, e di cui non possono non tenere conto gli autori di un programma sportivo nazionale, è che “tira” di più parlare per la dodicesima volta del confronto tra la finale del Milan e lo scudetto dell’Inter piuttosto che affrontare le tematiche del rinnovo a Prandelli.
Poi, certo, c’è chi esagera, come Italia 1 e la Domenica Sportiva, che mandano i gol delle altre 17 a mezzanotte.
Ma sul resto dobbiamo capire che è inutile stare tanto a protestare, anche se abbiamo ragione: qui comandano gli ascolti e non siamo tutti uguali.

Pazzini in gol, contratto a Prandelli, difesa super: ce li vogliamo godere o no questi momenti?
E’ vero che abbiamo faticato più del penasabile, ma siamo a tirar su la benzina dalla riserva, un po’ come facevo io a quindici anni col betino a tre marce, quando non ne avevo uno per far due.
Continua il momento no di Mutu e bisognerà ripensare alle 13 ammonizioni prese quest’anno, che sono sinceramente un po’ troppe.
Continua invece il momento sì di Montolivo, ormai mi ha definitivamente conquistato e se poi segna almeno 4 reti a stagione è quasi perfetto nel ruolo.
E adesso trasferta a Messina, per me particolare: vado via infatti tre giorni con Valentina, per godermi la Sicilia e per vedere anche se stando a contatto con la squadra le si attacca un po’ di viola addosso; tifa Fiorentina, ma continua a dirmi che il più bello di tutti è Kaka, si può?

Spiego meglio il titolo: voglio dire che potremmo sfruttare la gara di domani, e anche le prossime due, per capire bene come si deve giocare con l’accoppiata Pazzini-Mutu là davanti.
Guardiamo di fare dei passi in avanti e certo sarebbe meglio se Giampaolo segnasse, ma continuo a pensare che non è questa al momento la cosa più importante.
Se alla fine fosse Uefa matematica, mi piacerebbe che ci fosse un giro di campo con Prandelli alla guida del gruppo e standing ovation di tutto lo stadio.
Un mezza notizia di mercato: non è così certo che Dainelli se ne vada.
Magari la Roma e la Juve non sono così pronte ad offrire un triennale da un milione di Euro netti a stagione, oppure lui ci sta un po’ ripensando.
Comunque sia, a me non dispiacerebbe affatto che rimanesse qui.

Ecco una notizia in esclusiva per gli affezionati frequentatori di questo blog: lunedì andrò da Biscardi, nella telearena più famosa d’Italia.
Poiché un po’ mi avete trascinato voi, ecco che vi considero parte integrante della “missione” e allora vi chiedo, con chiaro accento populistico (meglio essere chiari), quali siano gli argomenti che dovrei provare a lanciare nella mischia.
Ribadisco il verbo provare, perché ci sono già stato altre due volte e non è assolutamente detto che riesca a tirare fuori qualcosa di interessante per la causa viola.
Io comunque ci tenterò, animato dalla migliore volontà.
Siate clementi sul giudizio finale, perché sono poco allenato.

GRAZIE DEI SUGGERIMENTI E SCUSATE SE NON HO RISPOSTO A TUTTI, MA NON HO PROPRIO IL TEMPO (SPERO CHE NESSUNO SI OFFENDA)

Sono convinto che Mutu stia dando il massimo e che sia un po’ spremuto da una stagione comunque da incorniciare.
E però vorrei che si rendesse conto che le prossime tre partite saranno importanti per l’ambiente, per evitare troppe polemiche estive.
Per questo sarebbe bene che Mutu cominciasse a “pensare” in modo diverso in campo, cercando meno il dribbling (peraltro fantastico) e puntando sullo scambio breve, come è nella caratteristiche di Pazzini.
E’ una semplice considerazione tecnica, non esiste, sia chiaro, alcun sottofondo polemico verso uno dei migliori talenti passati da Firenze negli ultimi anni.

L’ho detto al diretto interessato a fine partita, a San Siro: sono stato felicemente smentito e Jorgensen ha giocato un’altra buona prova da difensore.
Un solo (grosso) errore nel primo tempo, ma può capitare.
Ovviamente sono molto felice di essermi sbagliato anche se non vorrei che adesso fossimo tutti convinti di aver trovato l’uomo giusto per la prossima stagione.
Un ottimo pareggio a Milano, robusto e meritato.
Secondo me Pazzini è andato pittosto bene, specialmente nel primo tempo, ma capisco che poi contano i gol e che qualcuno mugugni.
Ma non è giusto, anche perché nelle ultime due partite l’immenso Mutu di un mese fa è andato peggio, molto peggio di Giampaolo.

Ogni tanto nel calcio parte una moda, l’ultima è quella di Jorgensen terzino.
Io credo che vada bene solo in emergenza e solo in determinate circostanze.
Voglio dire: ok con il Chievo, ma siamo proprio sicuri che a San Siro, contro il Milan, possa funzionare?
Jorgensen ha in dna dell’attaccante, il suo istinto è quello di partire sempre in dribbling e va bene che è un mostro di bravura a livello tattico, però non è il caso di esagerare.
Senza contare che fare il difensore è un “mestiere” che richiede astuzie che si imparano solo dopo anni di applicazione.
Meglio Blasi dietro e Jorgensen davanti a lui domani pomeriggio, con la variante Reginaldo pronto a sparigliare le carte, ma è ovviamente una valutazione strettamente personale.

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