Grande successo di Radio Bruno a Firenzeper quanto riguarda gli ascolti del giorno medio nell’indagine TER nel secondo semestre 2023. L’emittente guidata da Gianni Prandi, che dal 2015 ha “arruolato” la redazione del Pentasport, ha raggiunto l’importante cifra di 46.000 ascoltatori, seguita da Mitology a 45.000, RDF 40.000, Sportiva 39.000 e Lady Radio 29.000. Radio Bruno ha da settembre arricchito la propria programmazione mattutina su Firenze ampliando dalle 6 alle 10 le ore di trasmissione su e per la città.

Questo e’ il comunicato, poi c’e’ la soddisfazione per gli ascolti, che in meno di move anni in Toscana sono raddoppiati e a Firenze triplicati

Grazie a tutti

Italiano a fine partita dichiara che la Fiorentina non è in difficoltà e io mi chiedo cosa debba ancora succedere per dichiarare lo stato di allerta

Perché alla fine non è neanche un problema di punti, che comunque cominciano a scarseggiare, ma di gioco, che manca da troppo tempo, se si eccettua la vendemmia contro il Frosinone

Non esiste un solo responsabile, lo sono tutti, ed è inutile esercitarsi a quel gioco del tanto peggio tanto meglio che piace così tanto da queste parti

Preoccupa Belotti inesistente, Arthur che regge al massimo mezz’ora, Bonaventura svaporato, Nico alla ricerca della forma perduta: senza di loro siamo una squadra piccola, che gioca alla pari con l’Empoli e col Lecce e non è sinceramente il massimo della vita

Ho un sogno: un vero minuto di silenzio quando verranno ricordate le vittime della tragedia di Firenze, senza quei penosi applausi che qualcuno fa sempre partire

Una meditazione vera su quello che è diventato il lavoro in Italia, o forse è sempre stato così e ci siamo girati dall’altra parte

Mi viene in mente quello che scrisse Pasolini a proposito degli scontri a Valle Giulia, quando, lui di sinistra, prese le difese delle forze dell’ordine rappresentate da persone povere, con stipendi risibili, odiate da figli borghesi pieni di soldi che si divertivano a giocare alla rivoluzione

Ecco, noi che viviamo di calcio e di comunicazione, e parlo solo della mia gente, prima di accalorarci per qualsiasi stupida cosa, che il giorno dopo nessuno ricorderà più, proviamo a immedesimarci nella vita degli altri, nella vita loro

Per ogni aggiornamento, e non solo per quello, andate su firenzedintorni,it

La partita della Fiorentina è finita dopo venti minuti, in pratica dopo il gol di Orsolini, già annunciato da un’azione-fotocopia poco prima

Sono effettivamente un po’ pochi e non è il caso di infierire, ma Milenkovic che afferma di aver visto la squadra giocare bene è sinceramente un fatto che ha dell’incredibile

Il Bologna ha giocato un calcio essenziale e verticale, la Fiorentina, con i suoi tre migliori appannati, è sembrata una normale squadra da centro classifica, di quelle che sono ora a destra e ora nella tanto auspicata sinistra della classifica

Non esiste un solo responsabile in questo grigiore, peraltro molto scuro, perché lo sono tutti e la cosa più preoccupante è che non si abbia la minima idea sul come venirne fuori, ma eviterei in tutti i modi la soluzione più calcistica e molto, molto italiana: lo scaricabarile

Datemi un centravanti e vi solleverò il mondo, o più limitatamente l’attacco della Fiorentina

Ecco, Belotti è un centravanti in linea con le ambizioni europee viola e potrebbe anche darsi che poi si smarrisca (speriamo di no), ma intanto questo pomeriggio ci ha fatto vedere cosa significhi muoversi in un certo modo

Poi tutto diventa più semplice e non credo che il Frosinone sia più scarso di altre formazioni contro cui abbiamo sbattuto la faccia proprio perché non riuscivamo mai a concretizzare negli ultimi venti metri

Bella vittoria, con l’aggiunta molto piacevole del gioco e ottimo viatico sulla strada di Bologna, dove non sarà facile, ma neanche impossibile

Non vedo altre soluzioni per l’anemico attacco viola, il reparto piu’ deludente di questa sclerotica stagione viola

Magari con Beltran, in un tre-cinque-due, ma bisogna provarci per capire se al sesto tentativo abbiamo qualcuno possa lontanamente avvicinarsi a Vlahovic

Mi e’ sempre piaciuto ed e’ stato apprezzato anche a Roma, pur non segnando mai o quasi

E quindi, che Belotti sia, e speriamo bene

Siamo usciti di casa, oltre che dall’Europa, nel senso che ora non siamo più in cucina a controllare il frigo, che sarà stato pure piano, ma con un bel po’ di cibi scaduti

Adesso si va in giardino, a controllare come va con la rosa consegnata a luglio a Italiano e scarsamente rinforzata a gennaio

Non sarà bella e rigogliosa come quella data a Inzaghi, Allegri, Pioli, Gasperini, Mourinho (e poi De Rossi), Sarri, Garcia (e poi Mazzarri), ma è possibile che sia peggiore di quella del Lecce?

Se D’Aversa si girava verso la panchina, chi trovava?

E allora va buttato dentro anche l’allenatore nel fritto misto amaro di questa discesa nella mediocrità: che qualcuno provveda a dare un po’ di sapore ad un piatto che sta diventando indigesto

Un mondo nuovo, che mi faceva un po’ paura e a cui mi sto abituando giorno per giorno

Vi chiedo di leggerlo, abbiamo contenuti originali, con le voci e i volti che conoscete, aggiornamenti continui, un impegno e una passione che mi ha fatto tornare ai primi tempi della radio, quando nel 1978 facevo la Rondinella a Sesto Fiorentino, in un’emittente che si sentiva male già in zona Cascine, dove sono nato e ho vissuto per i miei primi 24 anni

Mi sembra di essere un’altra volta in trincea, per conquistare uno per uno i lettori e non mi è passata la voglia di lottare, di creare, in un mondo diverso dalla mia amatissima radio

Il fatto clamoroso, conoscendo la mia atavica dipendenza dagli sponsor, che sarebbero poi i miei veri editori, è che abbiamo pochissima pubblicità e assolutamente non invadente preferendo, un sensibile sbilancio economico a vantaggio della qualità

Questi siamo e questi rimarremo e forse saremmo anche rimasti se fosse arrivato qualcuno a inizio gennaio perché ci voleva qualcuno davvero forte, qualcuno che non era e non è nei progetti viola

Un dato ci racconta meglio di ogni altra considerazione la Fiorentina 23/24: sei gol in due dagli attaccanti in ventuno partite, qualcosa di imprevedibile al peggio, nel senso che non pensavo che Nzola e Beltran fossero peggio di Cabral e Jovic, con cui già eravamo scesi di parecchio

Poi ci sono i rigori sbagliati, troppi e da tutti e comunque il valore della squadra è questo, dal quinto all’ottavo posto, dipende dallo stato di forma dei singoli e dagli impegni ravvicinati da affrontare da marzo in poi

La mia memoria non ricorda da bambino, e neanche un po’ più grande, niente di particolare il 27 gennaio, anche perché avendo frequentato per otto anni la scuola ebraica ogni giorno era il giorno della memoria, ed era forse anche normale, visto che erano passati poco più di vent’anni dalle atrocità naziste

Ne ho sentito parlare così a lungo e ho visto così tante immagini da aver raggiunto mio malgrado un livello di quasi assuefazione e lo so bene che è sbagliato, che non bisogna proprio mai abituarsi alla “banalità del male”, ma questo è, e spesso vado oltre, chiedendomi anche cosa avrei fatto se fossi nato quarant’anni prima

Sarei scappato? Mi sarei unito alla Resistenza? Non ho risposte certe

E ancora: cosa avrebbero fatto i miei amici? Come si sarebbero comportate le persone che sapevano della mia origine ebraica? Mi avrebbero denunciato o nascosto?

E ai miei figli, che non sono ne’ ebrei ne’ cattolici, cosa sarebbe successo?

Sono ovviamente domande senza risposta e forse anche senza senso, ma in questo giorno particolare mi faceva piacere condividerle con voi

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