Ottobre 2018


Cominciò De Laurentis con Lucarelli, dicendo che aveva fatto bene a scegliere il Napoli perché il viola porta male.

Ha proseguito  lo scorso anno il signor Mirabelli (a proposito: dov’è finito?), per fare il simpatico con il neo-acquisto milanista Kalinic minacciò di rimandarlo a Firenze se non avesse fatto bene.

Infine, Allegri. Dopo un errore di Bernardeschi urla alla sua panchina che “qui non siamo alla Fiorentina”.

Troppo interesse, signori, lasciateci perdere.

E da parte nostra…non ti curar di loro, ma guarda e passa.

Si è alazato il livello dello scontro dialettico, ma soprattutto si è alzato a dismisura lo spread, che alla fine ci costerà più di una manovra.

Siamo sul Titanic e non ce ne accorgiamo?

Eppure se oggi si andasse a votare, credo che i partiti di governo uscirebbero ancora più forti del 4 marzo, pur non essendo accaduto nulla di quanto promesso e senza che nessuno sappia davvero cosa potrebbe succedere se accadesse quanto ampiamente reclamizzato (reddito di cittadinanza, flat tax, abolizione della Fornero).

La Lega che appoggia il reddito di cittadinanza mi sembra un ossimoro politico, ma a questo siamo arrivati e non certo per un colpo di Stato.

I Toninelli e anche i Casalino sulla cabina di comando li abbiamo mandati noi e ci si possiamo anche prendercela con chi c’era prima, ma almeno per me  è una ben magra consolazione.

Ci faranno pagare il rigore di ieri, ci potrei mettere la firma.

E non daranno a Chiesa quello che è e che sarà di Chiesa, che dovrà considerare il problema e mettere quindi il pilota automatico nella testa quando sente il contatto dell’avversario.

Al netto delle polemiche, la vittoria contro l’Atalanta è uno di quei successi che mi fanno riassaporare il calcio di una volta, quello che mi ha fatto innamorare del pallone.

Abbiamo giocato male, a sorpresa, forse eravamo stanchi, mentalmente e fisicamente, però abbiamo vinto e ora siamo terzi, una posizione che nemmeno il più ottimista tra gli ottimisti poteva immaginare.

Un grande Veretout, un ottimo Pezzella e qualche lampo di Chiesa sono bastati in una domenica di grande sofferenza, ma, almeno per me, di enorme soddisfazione.

« Pagina precedente