Maggio 2018


La mia non è una curiosità polemica, anzi.

L’Italia viene prima di qualsiasi ideologia, ammesso che si possa vivere di costruzioni mentali precostituite che poi spesso vanno ad infrangersi col vivere quotidiano e coi problemi di tutti noi.

Tra l’altro ho sempre cercato di pensare con la mia testa.

Non mi sono mai legato a nessuna schiera: magari non morirò pecora nera come cantava il poeta, perché non è nella mia indole essere e comunque contro, ma non ho mai avuto bisogno del gruppo, che fosse politico o religioso, per sentirmi a mio agio nella società.

Ecco perché attendo incuriosito i risultati di questo nuovo Governo che si va formando, e se farà meglio dei precedenti non avrò problemi a riconoscerlo e magari pure a votarlo tra cinque anni.

Sempre ammesso che il nuovo Governo nasca e che invece che tra cinque anni si torni in cabina tra cinque mesi, e lì allora sì che sarebbero dolori.

Invito tutti a leggere il resoconto della bravata del duo Casamonica in un bar gestito da una coppia romena alla periferia di Roma.

Una ferocia gratuita, che nasce dalla certezza di essere impuniti, di abitare in un luogo dove la legge non esiste.

Anzi, la legge la scrivono e la applicano loro, senza bisogno di noiosi iter parlamentari.

E hanno ragione, perché per misteriosi motivi queste due brave persone non sono state arrestate, ma semplicemente denunciate: sai che paura hanno in queste ore…

Se non ci fosse stato l’atteggiamento coraggioso della coppia romena e della ragazza disabile presa a cinghiate solo per aver osato dire che se non gli piaceva il bar potevano andare da un’altra parte, di questa storia vergognosa e angosciante non avremmo saputo nulla.

Di questa, come di chissà quante altre: strano che Salvini continui ad aumentare i suoi consensi elezione dopo elezione…

Cresce la consapevolezza di avere una squadra di uomini veri, con possibilità di miglioramento per molti di loro.

Vittoria bellissima e sofferta, che arriva dalla panchina, proprio da quelli che non ti aspetti, da Dabo, il migliore, a Eysseric e anche Falcinelli, che sembrava un altro.

E questo è un altro merito di Pioli, che questa stagione consacra tra i più bravi tecnici del campionato.

Il mio pessimismo sull’Europa è calato, anche se continuo a pensare che sia molto difficile, ma a due giornate dalla fine abbiamo ancora qualcosa da dire nel campionato e questo in pochi avrebbero potuto prevederlo e sperarlo.

Non tanto la partita di Genova, ma l’Europa.

A me pare che si sia creata un’attesa esagerata, che non corrisponde alla situazione reale perché siamo in fondo alle quattro che si giocano i due posti.

Bisogna fare nove punti e non è detto che bastino, quindi non dipende solo da noi.

Forse sono troppo realista o troppo scottato da delusioni più o meno recenti, intanto però vinciamo a Marassi e poi magari divento molto più ottimista anch’io.

Passano gli anni, ma io continuo a farmi la stessa domanda: cosa passa nel cervello di una persona che canta i cori dell’Heysel o fa del razzismo becero e da quattro soldi con chi è minoranza oppure semplicemente diverso?

Forse il giorno in cui smetterò di interrogarmi , il momento in cui darò tutto per scontato, sarà il segnale che debba far festa perchè vorrebbe dire che ho abdicato a tutto quello che avevo dentro fin da quando ero ragazzo.

Sinceramente, mi auguro che quel giorno non arrivi mai e che abbia la forza e l’intelligenza di smettere un minuto prima che me lo facciano capire gli altri.

Al di là delle valutazioni sul futuro professionale, io mi vergogno della multa che la Fiorentina dovrà pagare per i cori razzisti durante Fiorentina- Napoli.

Mi vergogno da fiorentino e da giornalista, perché vuol dire che non è stato fatto abbastanza per debellare questa putrida piaga e che ancora per un bel po’ di persone lo stadio rappresenta la discarica sociale in cui riversare frustrazioni e ignoranza.

Una tristezza e una desolazione davvero infinite.

 

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