Fiorentina


ADV non ha detto in pratica niente di decisivo, eppure la sua visita ha portato elettricità e ottimismo, merce non proprio abbondante in questo periodo.
Sulla vicenda Cuadrado sono d’accordo su quello che ha detto Mario Sconcerti al Pentasport, anch’io mi rifiuto di credere che la Fiorentina stia immobile ad aspettare il ritorno del colombiano tra oltre quindici giorni per poi chiedergli se ha piacere a restare a Firenze.
Dopo magari lui chiede qualche giorno per pensarci e così arriviamo sotto ferragosto…
Una grande società, oppure basterebbe dire una società guidata da grandi imprenditori, non ragiona così, in nessun campo, figuriamoci quando c’è da decidere un’operazione da cui dipende il futuro della squadra.
Esistono gli aerei ed esiste skype, ci sono i procuratori e i direttori generali: possibile che tutto sia immobilizzato fino a oltre inizio agosto?
Quello che non esiste, per ora, mi sa che sia l’offerta importante per la Fiorentina.
Magari c’è per Cuadrado, su cui viene scaricata anche giustamente la decisione, perché se vuoi andare a guadagnare almeno il doppio di quello che ti offriamo qui devi avere la correttezza di dirlo e saresti pure compreso, ma gli ormai 40 milioni non ha intenzione per ora di tirarli fuori nessuno.
Per ora.

E’ inutile, con ADV la pallina o cambia il giro o corre più veloce.
Un ritiro per adesso non trascendentale, questa è almeno l’idea che mi sono fatto io da lontano, viene elettrizzato dal suo arrivo e la giornata di domani non sarà certamente banale.
Secondo me queste sue incursioni sono troppo rare e capisco benissimo gli impegni del Gruppo e anche il rischio, peraltro molto relativo, di sovraesposizione, ma io lo scrivevo già nei due anni in cui la Fiorentina pareva dissolversi con le gestione one-man-show di Corvino (colpevolmente lasciato libero di muoversi come meglio gli pareva): rimaniamo aggrappati ad Andrea Della Valle, è l’unica possibilità di salvezza.
Ora quei tempi plumbei sono per fortuna finiti, la società si è molto più strutturata, però il calcio non è una normale azienda, anche se fattura milioni di euro.
Un errore arbitrale o un palo fa volare via milioni di euro, e su quello puoi fare poco, ma c’è soprattutto la componente emotiva e lì sì che puoi agire.
ADV potrà anche dire domani che Cuadrado non ce la facciamo a tenerlo (speriamo ovviamente di no) e la gente un po’ a fatica butterebbe giù, soprattutto se vedrà quella voglia di lottare degli ultimi 28 mesi.
ADV tornò veramente in campo nei tristi giorni dell’agonia di suo padre, era la primavera del 2012, perché si era finalmente reso conto che non aveva senso lasciare ancora la Fiorentina in quelle mani, da quei giorni non ha più staccato e i risultati si sono visti.

Niente mercato, ma stadio: incredibile, ma vero, forse qualcosa succede e pare che si vada al di là delle parole e delle dichiarazioni di facciata.
Dovrò vincere il mio naturale scetticismo, e sarà un piacere, perché sembra che ci siano le intenzioni di fare qualcosa di importante, che ovviamente non si limiterà all’impianto finalmente coperto, ma soprattutto a ciò che verrà costruito intorno e che dovrebbe dare utili importanti per la gestione della Fiorentina.
Ecco anche spiegato il motivo dell’ingresso delle nuove figure in società, per ora siamo ad uno “studio di fattibilità”, ma siamo anche tutti così sfiniti da questa vicenda che si trascina senza successo da quasi sei anni che quasi ci va bene tutto.
Vuoi vedere che forse stavolta ce la facciamo?
Ovvero ce la fanno, perché dubito di riuscire ad arrivare a fare la radiocronaca nel nuovo stadio, però non si sa mai, alle brutte magari mi chiameranno per dare radiofonicamente il calcio di inizio della prima partita ufficiale…

Ragazzi, sarò sincero come sempre: a me questo terzo anno di Montella-Pradè-Macia-i tre tenori e via a seguire mi preoccupa un po’ perché non sarà per niente facile sotto molti punti di vista.
Cominciamo col dire che facciamo una preparazione diversa e verrà effettuato un viaggio energeticamente molto dispendioso dopo appena un paio di settimane di allenamento e, soprattutto, che sarebbe arrivato il tempo della raccolta dopa molta semina.
Questo rende per forza tutti un po’ più elettrici, abbiamo fame di successi.
La squadra è esperta, ci conoscono e ci conosciamo tutti abbastanza bene per rendere difficile un qualsiasi effetto novità.
Abbiamo però un grande volano: la coppia Rossi-Gomez e qui invito davvero tutti a toccare ferro perché quei due sono il nostro tesoro e se giocheranno almeno tre quarti della stagione saremo a buon punto, su Cuadrado non mi esprimo più restando in attesa degli eventi.
Però non vorrei che ci fossimo “ambientati” al quarto posto e mi spiego meglio: non vorrei che uno stazionamento in quinta, sesta, settima posizione creasse una sorta di bolla di insoddisfazione che poi risucchia energie positive.
Per questo dico e scrivo che ci vorranno soprattutto due qualità: umiltà e concentrazione, metterci insomma un po’ di mordente in più, essere più cattivi e molto più uniti tra noi delle ultime stagioni.

E hai pure 35 anni, mi verrebbe da aggiungere.
Io non ho assolutamente niente contro Pizarro, che anzi mi sarebbe pure piaciuto intervistare se solo fosse un giocatore un minimo più disponibile, solo che ancora non è a Moena e nemmeno pare ci vada a stretto giro.
Il contratto è scaduto da dieci giorni, i messaggi che manda sono contraddittori, mentre quelli di tredici mesi fa erano piuttosto chiari: non giocherò più nella Fiorentina.
Poi è rimasto, andando peggio che nella prima stagione e comunque dimostrandosi tecnicamente di livello eccelso, anche se condizionante per tutta la squadra, nel bene e del male.
Come stia andando la trattativa non si sa, quello che è certo è che, appunto, Pizarro non è Batistuta, il più grande giocatore viola degli ultimi trent’anni (perché Baggio è andato via troppo presto) e da cui potevamo, sia pure a fatica, sopportare una sceneggiata ad ogni estate.
Sei semplicemente Pizarro, ottimo centrocampista con pochi gol, di cui possiamo tranquillamente fare a meno se non ti sbrighi a decidere se accettare o meno le proposte viola.

Ieri pomeriggio nel vedere Basanta che giocava un quarto di finale mondiale da protagonista e vincitore ho pensato al nostro inestinguibile provincialismo.
La maggioranza del popolo viola ha storto il naso quando ha cominciato a circolare il suo nome: ma chi è?
E’ troppo vecchio, che ce ne facciamo?
Come se noi avessimo avuto nelle ultime stagioni Krol e Vierchwood in mezzo, Bergomi e Maldini sulle fasce…
Poi lo vedi in televisione fare la sua ottima figura e pensi ai bravi ragazzi che hanno ricoperto i ruoli difensivi con Montella e allora pensi: forse potrebbe essere meglio di Compper e Tomovic, o no?

Va bene la Colombia, ma fino ad un certo punto, a noi interessa la Fiorentina e la conclusione happy end delle Cuadradiadi, cioè che rimanga qui.
Ieri, diciamo la verità, ha fatto una partituccia, mancando in quello che è stato fino ad oggi il più importante palcoscenico della sua carriera, un quarto di finale mondiale contro il Brasile.
Non credo molto agli sbalzi di valutazione in base ad una o due partite, però magari può succedere che qualcuno oggi sia meno “incapricciato” di Cuadrado e che la famosa offerta che non si può rifiutare tardi ad arrivre.
Poi rimane la discussione sulla cifra a cui eventualmente si possa vendere, ma questo è un altro discorso e ormai sapete benissimo come la penso.

Voglio chiarire subito un punto, così sgombriamo il campo da possibili equivoci: è Stefano che fa un piacere a Radio Blu e non viceversa.
Dalla prossima settimana ogni martedì ascolterete un commento di Stefano Prizio, con la sua voce, e di questo lo ringrazio veramente tanto perché per lui non sarà proprio una passeggiata.
Il commento sarà come nello stile di Radio Blu e del Pentasport in piena libertà e ovviamente molte volte non sarò d’accordo con quello che dirà, ma sarà proprio questo il bello di quei momenti.
Abbiamo litigato ferocemente, con cattiveria direi, poi dire che non è stato bene mi pare un eufemismo, quindi mi è capitato di leggere quasi per caso un suo bellissimo articolo su Schumacher pubblicato qualche settimana fa dall’Unità: il ragazzo ha sempre avuto talento e di questo sono sempre stato convinto, altrimenti nel passato mica mi sarei arrabbiato così…
Mi è scattata l’idea e lui ci ha fatto il regalo di accettare la proposta.
Non saprò mai ciò di cui parlerà, un po’ come succedeva con Ciuffi, e non è un caso che lo ascoltiate il martedì…

Serata classica per ricordare Cesare Ugazzi, che non smetteremo mai di ricordare, e scomparso ormai già da quasi sette anni.
Non so se c’erano anche negli anni scorsi, forse non ci avevo fatto caso io perché ero troppo impegnato a limitare i danni calcistici della squadra di Radio Blu, invariabilmente quarta su quattro nel Memorial, ma ieri sera sono rimasto colpito nel vedere dei miei coetanei affratellati come raramente capita nella vita.
Come ho già detto diverse volte io non ho mai avuto frequentazioni in Fiesole, non ho “fatto” la curva, sono andato per dieci campionati in Ferrovia e mi piaceva, si fa per dire, soffrire in silenzio.
Nei confronti dell’organizzazione del tifo da quando faccio il giornalista ho sempre avuto un atteggiamento agnostico: so che esiste, mi ci confronto, dico la mia, posso essere in accordo oppure no, e di quello che succede nei santuari dei gradoni del Franchi non mi è mai importato sostanzialmente niente.
Vedere però trent’anni dopo questi “ragazzi invecchiati” ritrovarsi solo per Cesare, e volersi così bene, mi ha fatto riflettere su quelli che erano e sono i loro valori di base.
Forse, tornassi indietro, un paio di tentativi in Fiesole li avrei pure fatti, anche se timido come ero penso che difficilmente sarei riuscito ad inserirmi.

Ma perché il Verona non ha esercitato il diritto di riscatto su Romulo?
Difficile pensare che valga meno dei 3,5 milioni di euro previsti per il suo cartellino e quindi non si capisce perché non lo abbia preso per poi rivenderlo a qualche altra società che parrebbe davvero esserci per non meno di 5/6 milioni.
La Juve? La Roma?
Può essere e d’altra parte se chiedono 20 milioni per Ibarbo, nel mondo del calcio ci può stare davvero tutto.
C’è qualcosa che sfugge in questo affare e comunque adesso la palla torna alla Fiorentina, che dovrebbe procedere alla vendita senza farsi sfiorare dalla tentazione di tenerlo per farne uno dei cardini del prossimo centrocampo.
Gran corridore, ragazzo d’oro, certamente al di sopra della scarsa considerazione avuta nei suoi primi due anni a Firenze, ma con tutto il rispetto un Romulo titolare della prossima formazione viola sarebbe un segnale non proprio incoraggiante per le nostre ambizioni da Champions.

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