Il punto di non ritorno
La Fiorentina è in mano a uomini che ce la stanno mettendo tutta, ma che sono chiaramente non all’altezza di guidare una squadra che ha un milione di innamorati, quasi cento anni di storia e ha il quinto posto per numero dei punti conquistati nella storia della serie A
La Fiorentina è una società privata e quindi non esiste alcun intervento pubblico da invocare, anche perché economicamente la Fiorentina è sana, sanissima, paga regolarmente gli stipendi e non ha alcun debito.
Commisso ovviamente farà come gli pare, ma non può ignorare l’azzeramento totale di quella che è stata fino a questa estate la Fiorentina, cinque mesi di follia che stanno minando la passione di un popolo calcistico
Ovvio che i principali colpevoli siano i giocatori, quasi tutti indegni di indossare la maglia viola, ma Vanoli, Ferrari e Goretti non sono in grado di rovesciare la situazione che anche loro, con la forte partecipazione di Pradé e Pioli, hanno contribuito a creare
L’allenatore non ha in mano lo spogliatoio e oltre a commettere scempi tecnici ha chiaramente perso il controllo della situazione, semmai lo avesse avuto, che si aspetta a mandarlo via?
Ferrari, abile da responsabile delle relazioni nel disinnescare in parte i veleni creati da Barone, è un direttore generale inventato su due piedi da Commisso, che ci mette tutta la buona volontà possibile, ma che non è evidentemente ascoltato dai calciatori, che fanno quello che vogliono, e ha inoltre poco appeal nel mondo del calcio che conosce da appena sei anni
Goretti è quasi cinquantenne, ma per tutti è ancora giovane e quindi bisognoso di esperienza: e proprio qui la deve fare? Parla di decisioni drastiche da prendere e tutto resta uguale, ma come può essere credibile?
Con questi calciatori vergognosi e con questi tre andiamo giù e senza neanche lottare, possibile che in America nessuno lo abbia capito?

















