Per spiegare chi è Gianni De Magistris, il più grande atleta fiorentino di tutti i tempi, converrà rifarsi ad una piccola storia personale datata quasi mezzo secolo fa, nel 1978, quando lui era Campione del Mondo e chi scrive provava a fare il giornalista a Radio Sesto International, emittente che arrivava faticosamente a Firenze Nord senza spingersi oltre

Invitato con poche speranze a partecipare ad una trasmissione in studio, il numero uno della pallanuoto mondiale si presentò con venti minuti di anticipo nello scantinato adibito a studio mettendosi subito a disposizione dell’imberbe giornalista

Una medaglia d’argento olimpica a Monteral, il suddetto titolo di Campione del Mondo in Germania, 16 volte capocannoniere, 5 Olimpiadi, due scudetti vinti con la gloriosa Rari Nantes, una specie di Maradona in calottina anche per la non straordinaria propensione ad allenarsi, esattamente come Diego, ma con i fenomeni c’è poco da fare: si applaudono e basta

E Gianni De Magistris era davvero qualcosa di straordinario, non a caso è arrivato nel 1995 nella Swimming Hall of Fame e vent’anni dopo è stato il primo italiano ad entrare nella Walk of Fame di Los Angeles

Poi c’è il fuori campo, con qualche amarezza per come Firenze ha poco riconosciuto il suo valore, nonostante che si sia messo sempre a disposizione di ogni causa che aiutasse gli altri, ma sempre col sorriso sulle labbra

Dicono che abbia un brutto carattere, come del resto si dice sempre di chi “ha” un carattere, e certamente non gli manca la vis polemica, che è poi il patrimonio di ogni fiorentino, ma basta grattare un po’ per trovare quella disponibilità, sempre la stessa, incontrata 47 anni fa negli studi, se così si potevano chiamare, di Sesto Fiorentino

La matematica dice serie B, il cuore no, e neanche a dire il vero i valori tecnici, se solo si intravedessero e ancora non capisco la soddisfazione per la prestazione di Bergamo, così come non capivo l’ottimismo post Juve

Giusto andare dai tifosi a fine partita per chiarire, ma ovviamente non basta, perché non gioca la Curva, e neanche la Maratona e la Tribuna, che per me contano esattamente come la parte più calda del tifo

Giocano invece questi milionari strapagati che da mesi stanno deludendo sotto ogni punto di vista, a cominciare dal senso di appartenenza, che vedo parecchio scarseggiare in molti di loro

Non mi piacciono le liste di proscrizione, ma per motivi diversi Dodo, Fagioli. Pablo Mari, Sohm e forse pure Ranieri vanno messi a candire in panchina in attesa di tempi migliori, per noi e per loro

E’ chiaro che sono tutti colpevoli, a cominciare da Commisso, Pioli, Pradé, Ferrari, Goretti e i giocatori, ma i processi li rimandiamo a fine maggio, possibilmente in serie A

Ferrari che non è un uomo di calcio, Goretti inesperto per una piazza come Firenze, Commisso che non parla e non torna in Italia, Pradè e Pioli che sono stati il male assoluto, ma pare che ora non ci siano più: abbiamo finito con le colpe da attribuire a chi è certamente corresponsabile di questo disastro, senza però esserne la parte più importante e decisiva?

Perché qui sono i calciatori a doverci tirare fuori dal profondo rosso di una stagione da incubo e hai voglia te ad usare la carota invece del bastone, a solleticarne l’orgoglio, a ricordare i loro smodati e immeritati ingaggi, questi sono sempre lì, nella terra di nessuno, sospesi tra paura e molto poco senso di appartenenza

Una prestazione come quella di ieri sera è vergognosa e ingiustificabile e meno male che era Conference: qui l’encefalogramma viola è piatto, si spera nella respirazione bocca a bocca di Vanoli, anche perché non si sa più a quale santo votarsi per invertire la rotta

E pensare che c’era chi voleva pure vedere la Fiorentina giocare un minimo a calcio…

Questa sera mi piacerebbe vedere giocare a calcio, ma giocare veramente, la Fiorentina per almeno un tempo, non si chiede l’impossibile, direi il minimo sindacale

Questa volta la prestazione conta meno del risultato, importante, ma non decisivo per la qualificazione alla fase successiva di questa Mitropa Cup degli anni duemila e allora vediamo se i sedicenti e pallidi talenti e talentini viola dimostrano una volta tanto di meritare il credito e lo stipendio puntualmente accreditato ogni fine mese

Gudmundsson, Fazzini, Fagioli, Nicolussi Caviglia, perfino Richardson, i nomi non contano, ma qualcosa che assomigli a schemi magari pure divertenti quello sì, mi piacerebbe vederlo

Certo, meglio che contro il Lecce, anche perché peggio sarebbe stato quasi impossibile, ma ancora non basta, perché i venti minuti del secondo tempo devono crescere esponenzialmente se davvero la Fiorentina vuole salvarsi

La squadra è un po’ più libera di testa e Vanoli non può fare miracoli, ma la sensazione è che in tanti, troppi, giochino ancora al di sotto delle proprie possibilità, a meno che, e potrebbe anche essere probabile, siano state sopravvalutate le potenzialità di molti uomini pagati troppo, anche a livello di ingaggio

Prendiamoci questo pareggio giusto, ricordiamoci del mancato rigore alla Juve, che va a sommarsi a quello di Pisa e al fallo su Bernardeschi, oltre che alla sceneggiata di Gimenez, e immaginiamoci una strada molto, ma molto in salita

Animo gente, arriva la Juventus e non ho mai vissuto una settimana di vigilia così triste, nemmeno nella stagione pre-fallimento e ancora mi chiedo il perché sia in atto da anni una corsa a depotenziarla, a considerarla una partita come tutte le altre

Eppure ci dovrebbe essere in giro parecchia gente che ha vissuto, anche stando a Firenze, Cagliari e Avellino, che dovrebbe essere stata educata fin da piccola a non sopportare calcisticamente la Juve e che quindi dovrebbe continuare a considerarla una gara molto diversa dalle altre

E ritroviamolo questo spirito provinciale che in anni lontani ci ha fatto vincere partite in cui eravamo nettamente inferiori, basta con questa depressione e ritroviamo quella voglia di lottare di Tendi, Pellegrini e anche di Antognoni, Merlo e Chiarugi, che la sentivano come nessuna altra avversaria

Ottimo Vanoli ieri pomeriggio; nessun ammiccamento all’ambiente, un’analisi lucida della situazione, l’idea che gli alibi per i giocatori siano finalmente finiti

Finiti gli orali, ora si passa alla prova scritta, cioè al campo, inteso come allenamenti e partite, e non sarà facile, ma questo Vanoli lo sa benissimo perché è stato in carriera, da giocatore e da allenatore, in alto e in basso e sa come si fa

Giusto anche il discorso del mancato contatto con i giornalisti, ma solo per come è diventato il calcio oggi, e allora alla fine sono contento di aver vissuto altre epoche, quando tutto era più normale, con la costruzione di rapporti importanti basati sulla reciproca correttezza che non a caso durano ancora oggi

C’è troppo ottimismo in giro e basterebbe pensare a quali sarebbero state le reazioni alla prestazione e al pareggio di ieri se solo non fosse cambiato l’allenatore.

Intanto la Fiorentina doveva vincere, perché il Genoa è tra le squadre più scarse del campionato e quindi sono due punti persi alla fine di un pareggio sostanzialmente giusto, altro aspetto di cui tener conto perché se giochi alla pari vuol dire che qualcosa davvero non funziona

Certo, qualche sussulto si è notato, a cominciare da Piccoli, Sohm e Gudmundsson, tutti e tre improvvidamente sostituiti (e se l’avesse fatto Pioli ci sarebbe stata una rivolta popolare), ma è davvero troppo poco perché qui la classifica è calcisticamente drammatica

Ci vuole un colpo d’ala, ma siccome i miracoli non esistono, non rimane che sperare nel lavoro di Vanoli, bravissimo nell’approccio mentale con la squadra e umile al punto giusto verso l’esterno, ma per favore evitiamo un ottimismo che mi pare sinceramente eccessivo

Quali sarebbero le maniere pesanti a cui ricorrerebbe la Curva in caso di mancate vittorie della Fiorentina?

Sarei proprio curioso di saperlo e sentire cosa ne pensa la maggioranza dei tifosi che pensa al calcio in modo forse diverso….

Niente illusioni, la Fiorentina è questa, nel bene e soprattutto nel male.

Se avesse vinto in Germania sarebbero partite fantasiose supposizioni su rimonte europee in campionato e voli pindarici assolutamente fuori luogo su meravigliosi recuperi in classifica

Invece è arrivata la solita partita, giocata solo un po’ di più a lungo, per poi lasciarsi andare in balia degli avversari e di terrificanti errori difensivi

Riepilogando: dietro non c’è ne è uno che meriti la sufficienza o su cui affidarsi, De Gea a parte, il centrocampo non filtra e non costruisce, in attacco Kean è tornato più o meno ai livelli della Juve, Dzeko dimostra i prossimi 40 anni, Piccoli è diventato un caso di mercato

Domanda: come e cosa fare per non andare in B, ipotesi semplicemente insopportabile?

Per prima cosa rendersi conto che la Fiorentina è una delle peggiori squadre del campionato, forse la peggiore, e che bisognerà giocare da provinciale, ma veramente, con tutto quello che questo comporta

Basta svolazzi, basta alibi, basta paure in chi va in campo: meglio un asino vivo che un dottore morto, sputare sangue e lottare punto su punto, fino a quota 40

E che Vanoli ce la mandi buona

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