Ventotto anni fa ci sembrava impossibile, con quella squadra e con Mario Cecchi Gori presidente.

Finivano le partite, avevamo avuto qualche occasione, si era visto qualcosa, magari c’era stato un torto arbitrale, però alla fine zero punti.

E avevamo una squadra infinitamente superiore sul piano tecnico e caratteriale, con Batistuta, Baiano, Pioli, Iachini, Effenberg, Carnasciali.

Oggi mancano i pesci pilota: l’unico mi pare Pezzella, gli altri mi sembrano impauriti e con molta poca personalità.

Vogliamo dire alcune cose emerse? Ci manca parecchio Chiesa. RIbery non ce lo possiamo permettere e sinceramente possiamo anche fregarcene della sua grandezza passata. In nove partite i tre attaccanti hanno fatto due gol, forse siamo peggio dell’anno scorso, ma dirlo da almeno sei mesi è un attentato alla tranquillità viola. Biraghi è velocemente tornato sui livelli di Dalbert. Il secondo anno di Castrovilli, sempre difficile, è molto peggio di quanto qualsiasi pessimista potesse prevedere. Pulgar, Lirola e Duncan valgono la metà del loro prezzo di acquisto. Amrabat è la controfigura di se stesso o forse un conto è giocare a Verona è un altro a Firenze.

Ma non tirate in ballo per favore le pressioni, che non ci sono assolutamente, o le polemiche dei giornalisti, nella media.