Nulla è rimasto uguale a quando ho iniziato in quel dicembre 2005, ma proprio nulla.

La mia vita è stata rovesciata come un calzino e io, che non sopportavo i cambiamenti, mi sono trovato come su una tavola da surf in mezzo al mare.

A volte le onde mi hanno sommerso, ma alla fine devo ringraziare il mio carattere volitivo che mi ha sempre permesso di rimontare sopra la tavola e continuare ad andare.

Ho cambiato moglie e radio, ho un terzo figlio, ho creato una società con otto persone assunte (proprio io che fino ai 35 anni cercavo disperatamente un giornale che mi assumesse…), vivo con tre cani dopo averne avuto paura per più di mezzo secolo, sono diventato molto paziente e dopo decenni di egocentrismo esasperato, da tempo ascolto gli altri.

Non mi sembra di avere 61 anni, almeno per come li intendevo quando ero giovane, eppure ci sono tutti. Così come c’è questo blog, a cui non dedico il tempo che vorrei, ma che alla fine è il filo conduttore del mio ultimo quarto di vita.