Dopo la seconda serata più bella dell’era Commisso, davanti c’è solo il 3 a 0 alla Juve, torno sul concetto di un mese fa: perché non ci godiamo Vlahovic fino al termine del suo contratto?

Facendo bene i conti tra quello che la Fiorentina incasserebbe e quello che risparmierebbe sull’ingaggio di un attaccante che lo valga (e sappiamo tutti quanto è difficile pescare il nome giusto) quanto rimarrebbe in cassa? Trenta milioni? Forse.

E se noi l’anno prossimo con Vlahovic, questo Vlahovic, puntassimo alla Champions? Senza contare il neanche troppo sottile piacere di pagare appena un milione di euro chi non ne ha accettato cinque.

Detto questo, serata magica, da sorseggiare per un paio di giorni godendosi i gol del serbo, la furbate di un magnifico Duncan e la magia di Saponara.

E soprattutto bisogna applaudire a scena aperta Italiano: ha incartato il Milan con il fuorigioco, provato e riprovato in allenamento per l’assenza della difesa.

Abbiamo gli stessi punti di Juve e Lazio dopo 13 giornate, io non ci avrei creduto e sono molto contento di aver avuto torto col mio scetticismo.