Lo dico spesso a chi mi sta accanto, ma poi chissà come andrà a finire: nel momento in cui dovessi accorgermi di non poter fare più ciò che sto facendo da decenni, meglio smettere piuttosto che scendere fino ad andare ad elemosinare qualche comparsata in radio o televisione.

Lo dico anche per creare una sorta di cordone sanitario, che mi ricordi queste parole nel momento in cui dovessi insistere per qualche sporadico intervento e comunque per ora ne sono profondamente  convinto.

Nonostante questo mio personale sentire, ho il massimo rispetto per la scelta di Ribery, a cui evidentemente interessa più il continuare a divertirsi e giocare a calcio superano il rispetto di una carriera straordinaria.

Poteva restare anche a Firenze? Direi di no, perché la Fiorentina è un’altra cosa e perché il suo tempo era trascorso, purtroppo con pochissimi risultati e grande ammirazione per la sua professionalità, in campo e fuori.

E quando tornerà al Franchi andrà applaudito.