Quando in acqua sei in difficoltà, il primo consiglio che ti danno è quello di mantenere la lucidità giusta per fare poche cose, ma bene.

In questo modo dobbiamo vivere il momento veramente triste che riguarda la Fiorentina e che pare il corollario della nostra difficile esistenza quotidiana.

Infamatemi pure, ma sono sempre convinto che ci salveremo, a patto di non fare processi ora e di evitare il tutti contro tutti, che servirebbe solo a sfogare le nostre più che legittime frustrazioni, ma ci farebbe entrare in una dimensione ancora più caotica.

Non abbiamo giocato male ieri sera, se rapportiamo il volume di gioco e le occasioni alle precedenti soporifere esibizioni, e questa è certamente una circostanza ancora più preoccupante per il futuro.

Ci vuole fermezza e grinta, senza tremori: chi tra i giocatori non ce l’ha, chiunque sia l’uomo seduto in panchina, è bene che non scenda in campo domenica pomeriggio.