Fra i danni dei social il più evidente, come diceva Eco, c’è quello di dare voce e risonanza a chi prima al massimo poteva essere popolare come “lo scemo del quartiere”, o del paese.

Poi ci sono gli odiatori di professione, tra loro anche laureati e stimati professionisti che davanti al computer si esibiscono nel peggio del peggio.

Come quelli che si accaniscono in questi giorni contro Berlusconi e affidano al Covid il compito di riparare a chissà quali torti.

Non So a voi, ma a me fanno venire il voltastomaco.