Alcuni sono rimasti delusi dalle parole di Commisso ieri a Sky. Vedremo cosa dirà oggi nella conferenza stampa polifonica in onda dalle 16 su Radio Bruno, in attesa delle sue parola vanno fatte alcune considerazioni.

La prima è che Rocco ha comprato la Fiorentina solo per “divertirsi”, togliersi uno sfizio: non ha alcun interesse commerciale e/o politico in Italia, non deve ingraziarsi il potente di turno, non deve aprire nuove attività.

Il divertimento, come sappiamo tutti, costa, ma fino ad un certo punto e qui veniamo alla prima delle illusioni: chi pensava di aver trovato lo zio d’America, pronto a spendere vagonate di soldi per regalarci sogni tricolori o almeno di Champions, si sbaglia e non poco.

Rocco spende, ma oculatamente, come ha sempre fatto nella sua vita: non è Moratti, che ha tirato fuori un miliardo di miliardi in 25 anni solo per passione e anche perché ce li aveva da buttare via.

Se esiste un progetto su cui investire, vedi alla voci stadio e Centro Sportivo, Rocco butterà dentro decine di milioni, altrimenti lascerà perdere, preferendo il passo lento al fast, fast, fast.

E qui veniamo alla seconda illusione:  Rocco gradisce che il popolo viola lo abbia eletto a suo condottiero, gli fanno piacere gli applausi, ma sarebbe un grande errore pensare che questa dimensione “populista” lo possa condizionare nelle scelte, come è accaduto con Iachini. Decide lui, sempre e comunque, perché la Fiorentina è sua.

Essere delusi per la piega che stanno prendendo le cose vuol dire non avere consapevolezza di cosa siamo: una tifoseria importante, con un cuore grande così, e una squadra che ha quasi un secolo di gloriosa storia alle spalle, ma anche una società che nelle ultime tre stagioni si è barcamenata più o meno bene nell’autofinanziamento e che è l’espressione di una piazza “mediana” nel contesto italiano.

Commisso spenderà, investirà, ma non quello che vorrebbe il nostro animo di innamorati della maglia viola, almeno fino a quando il progetto stadio non decollerà.