Qualcuno deve aver scambiato l’empatia e la simpatia di Rocco con l’ingenuità o peggio ancora con la poca intelligenza imprenditoriale.

E’ passato un anno dal suo arrivo e sullo stadio è tutto fermo all’età dellavalliana, al post cittadella viola.

Il giochino di chi abbia le colpe è inutile e perfino stucchevole, ieri erano le pastoie burocratiche della Mercafir, oggi Pessina e la lite tutta PD tra Franceschini e la Di GIorgi: ma a Commisso che gliene importa di tutto questo?

Se non lo fanno investire sullo stadio, ci ridimensioniamo e lui perde entusiasmo, poi voglio ridere pensando alle prossime campagne acquisti.

Se non vende, perché magari non c’è un altro Commisso che compra, ecco lì dietro l’angolo la parola-incubo: autofinanziamento.

E allora a me viene in mente una sola soluzione: Campi Bisenzio, dove la Fiorentina non ha affatto abbandonato l’idea di costruire lo stadio.

Ne facciamo una questione patriottica?

Ma per piacere, io amo il Franchi da quando era solo il Comunale, adoro Firenze, ma cosa volte che me ne importi se devo andare in un altro Comune a vedere e commentare la Fiorentina?

Diamoci e soprattutto datevi una regolata perché è suonata una doppia campanella, quella dell’ultimo giro e dell’allarme.