…io avrei l’età di Cosimo: come sopporterei il dover stare a casa e non andare a scuola e non vedere gli amici?

Non ero certo uno che faceva casino, semmai rompevo per le mie smanie calcistiche e giornalistiche, ma come avrei ad esempio retto il non andare a giocare a ping pong per interi pomeriggi?

E ancora: come avrei vissuto 24 ore su 24 il casino fuori misura che c’era un una famiglia di quattro figli (in casa di Cosimo sono in tre e senza il babbo: meglio o peggio?) da cui cominciavo a prendere le distanze?

Mah, forse non ci rendiamo bene conto di cosa significhi per gli adolescenti e per i giovani essere bloccati da due mesi senza sapere quando finirà: noi ne saremmo stati capaci con questa loro tutto sommato sapiente arrendevolezza?