Chi ha una coscienza e una testa pensante in questi giorni immagino che stia facendo i conti se stesso.

Non siamo mai stati così vicino alla morte: ci sfiora, ci minaccia, la vediamo in televisione, la leggiamo sui giornali e non è qualcosa di lontano perché purtroppo si tocca e ci tocca.

Abbiamo molto più tempo per pensare, per ricordare ciò che abbiamo fatto, le persone a cui abbiamo procurato dolore e chi ce ne ha dato e che ancora non abbiamo perdonato e che forse non perdoneremo mai.

Non mi piace il buonismo da quattro soldi, per questo non credo affatto che tutti dopo saremo diversi perché non sarà così, chi è una carogna, chi non ha cervello, continuerà ad essere così, anche senza il virus.

E però consiglio a tutti uno spietato regolamento di conti con il proprio passato, con la coscienza a dirigere le operazioni: penso che possa venire fuori qualcosa di interessante.