Babbi e non papà, tanto per essere chiari, visto che siamo in Toscana.

Babbi che provano ancora a rappresentare la “legge”, come recitavano i manuali di psicologia, nonostante la demolizione tentata ai loro danni.

Babbi che rassicurano in queste settimane di paura.

Babbi che farebbero bene a ricordarsi di essere genitori, invece di “dimenticare” i propri figli solo per fare un dispetto alle madri.

Babbi che soffrono in silenzio, nelle modeste abitazioni dove sono costretti a vivere dopo dolorose separazioni, con la vergogna di non avere neanche una stanza per ospitare i ragazzi, o magari sono tornati dai loro babbi…

Babbi che non vivono con i figli e si confrontano ogni giorno con madri senza cervello e che però influenzano molto più di ogni loro sforzo e che per questo si alzano la mattina con il mal di stomaco.

Babbi che lavorano dodici ore al giorno e anche di più per assicurare un futuro ai figli e babbi che non versano gli alimenti, convinti di fare un dispetto alla ex moglie, trascinando così nella povertà chi amavano.

Babbi con il cuore e babbi con il cervello, meglio se si hanno tutti e due.