Si sta andando a tentoni, senza una precisa idea di quello che è e di quello che potrebbe essere.

Il calcio non è immune da questa situazione anche comprensibile perché nessuno era preparato all’emergenza, ma ho l’impressione che entro una settimana, se non ci saranno rimedi “naturali” vivremo sul filo di un’enorme elettricità sociale.

Dunque a a Udine si gioca a porte chiuse e nessuno ha capito bene il perché la partita non potesse essere rimandata, visti gli impegni delle due squadre, ma ci si adegua ed è già successo.

La novità, se verrà confermata, è il mancato ingresso dei giornalisti e a quel punto procederemo alla radiocronaca da studio, che non è poi chissà quale danno e che potrebbe anche piacervi.

Comunque sia, si naviga a vista, aspettando più che programmando, speriamo solo che come il Marziano a Roma di Flaiano si finisca col convivere abbastanza tranquillamente con questo ospite indesiderato.