La direttrice
L’Italia non ha mai avuto un Presidente del Consiglio donna e neanche un Presidente della Repubblica.
Non solo: scorrendo i nomi dei direttori dei tre principali quotidiani nazionali (Corriere, Repubblica, Stampa) si scoprirà che sono stati tutti maschi.
Sempre e solo uomini.
Non mi piacciono le quote rosa e mi piace ancora meno l’ostentazione di essere qualcosa per reclamare diritti, che questo qualcosa sia l’appartenenza ad un genere umano (vedi appunto alla voce donna) o ad un orientamento sessuale, però non si può che essere soddisfatti di quello che è accaduto al Financial Times, la bibbia dell’editoria economica mondiale.
Dopo 130 anni di regno maschile, è arrivata al vertice del giornale Roula Khalaf, che era alla vice direzione dal 2011 e che, come si capisce dal nome e dal cognome, non è neppure nata in Inghilterra, ma a Beirut.
Uno su mille ce la fa, cantava Morandi, se invece sei nata femmina facciamo pure una su centomila…
Novembre 13th, 2019 alle 07:56
Anche a me, pur essendo donna, non piacciono le quote rosa, nel senso che i candidati per un incarico si dovrebbero scegliere in base alle capacità individuali e quindi può capitare che siano 50 e 50 ma può capitare invece che le donne siano di più o di meno, mentre andare a cercare per forza la parità di rischia di lasciare a casa qualcuno capace, l’importante è dare ad ognuno le stesse possibilità indipendente dal genere.
È indubbio che le donne, per motivi vari, sono penalizzate nella carriera.
Anche a me ha fatto piacere la notizia che una donna sia diventata direttrice di un giornale, la visione femminile anziché sempre maschile non può che essere un arricchimento.
Novembre 13th, 2019 alle 07:57
Indipendentemente non indipendente.
Novembre 13th, 2019 alle 08:28
Non è una divisione tra uomo e donna, è sicuramente una forma di diritto essere madre e non essere squalificata nel mondo del lavoro, ma sicuramente è una questione di meritocrazia.
Nel nostro paese (non solo, il mal costume dilaga ovunque, e gli italiani sono maestri) funziona ancora, la spintarella, il figlio di…, la bustarella, senza mai osservare il diritto di chi viene deriso, magari nella sua totale competenza.
Pensate al mondo del lavoro che vi gira intorno, all’impiegati del vostro municipio, all’amico, che lavora nell’ufficio dell’Enel o della Telecom, all’impiegato nella vostra banca.
Abbiamo esempi incredibili di annullamento della meritocrazia, della necessità, Monte dei Paschi (tutti assunti, familiari, parenti, amici) Alitalia, che si riempì degli esuberi delle ferrovie, poste italiane etc.
Se poi devi mandare via gli esuberi, in queste aziende, allora tocchi i diritti e poi, chissà perché, non vanno mai via, i figli, i cugini i parenti, ma magari quello bravo, serio e lavoratore.
Non è una questione di sesso, ma una questione di diritto e meritocrazia, che nel nostro paese non esistono più come valori reali.
Pensate a quante volte ci siamo adattati al meno peggio
Nella politica
Negli uffici
Nel calcio
Ogni giorno dei nostri giorni, continuiamo ad accettare il meno peggio, senza cercare il meglio, questo anche quando le cose vanno bene, perché mai nessuno, si domanda se potessero andare meglio.
Novembre 13th, 2019 alle 08:41
A proposito di redazioni ma Prizio di nuovo non è più dei vostri?
RISPOSTA
No, è stato minacciato di querela da una persona che non merita nemmeno di essere nominata talmente mi fa schifo per via delle sue critiche.
Ho provato a convincerlo in tutti i modi a rimanere e l’avvocato Alfano, suo grande estimatore, si era offerto di assisterlo gratuitamente in un’eventuale causa, che comunque non avrebbe avuto senso.
Lui però non se l’è sentita e ha preferito smettere.
Mi spiace molto e la considero una sconfitta personale perché io sono per la massima libertà e ho sempre garantito a tutti la possibilità di esprimersi come ritenevano opportuno.
Una brutta storia, che squalifica la nostra categoria.
Novembre 13th, 2019 alle 09:07
Il mondo del lavoro per una donna è duro anche senza velleità di carriera.
Il mondo del giornalismo poi credo sia ancora più duro rispetto alla media.
David, attualmente quante sono le donne nella redazione del Pentasport?
RISPOSTA
Una ed è poco, lo so.
Però sono stato l’unico ad averle avute e lanciate: Valentina Conte, Ilaria Masini, che adesso sono professioniste.
Novembre 13th, 2019 alle 09:41
David, spero che tu non l’abbia presa come domanda provocatoria.
Non riesco più a seguire il Pentasport come un tempo e non avevo davvero idea di come fosse composta la redazione.
RISPOSTA
Assolutamente no, l’ho presa come una corretta richiesta per sapere cosa faccio io, ma, appunto, seguo un criterio meritocratico e quelle giornaliste che avrei potuto avere erano già da altre parti, ciao
David
Novembre 13th, 2019 alle 09:48
David, spero che tu non l’abbia presa come domanda provocatoria.
Non riesco più a seguire il Pentasport come un tempo e non avevo davvero idea di come fosse composta la redazione.
Novembre 13th, 2019 alle 10:03
comunque se Prizio perdesse quel vizietto innato che ha di offendere le persone,
forse poi non avrebbe bisogno degli avvocati.
no, perchè sennò sembra che sia lui il povero perseguitato.
diciamo che di solito la gente non lo querela e passa oltre,
poi a volte trova qualcuno che non passa oltre.
La libertà di opinione finisce dove iniziano le offese.
RISPOSTA
Se avesse offeso qualcuno, non sarebbe andato in onda
Novembre 13th, 2019 alle 11:02
Da un punto di vista storico prima del 1912 il diritto di voto c’era il suffragio ristretto censitario, cioè non solo non votavano le donne, ma neppure gli uomini se non erano sufficientemente ricchi. Questo in Italia, ma con tempi differenti, chi prima e chi dopo, era così in tutto il mondo sviluppato “occidentale” (lasciamo perdere la gran parte del pianeta che ancora oggi vive con altre regole). Nel 1912 si ha la prima legge sul suffragio universale ma solo maschile e sopra i 30 anni, quindi ben oltre la maggiore età (21). Tra i 30 ed i 21 anni valevano ancora le regole censitarie. Poi nel 1924 gli aventi diritto erano uomini maggiorenni (ma i militari erano esclusi perché non avevano il diritto di voto) (!!!!) vinse l’elezioni Mussolini,ci fu l’omicidio di Matteotti, l’Aventino, si passò al mono partito e le elezioni furono una pura formalità per venti lunghissimi anni. Dopo di ché nel 1946 finalmente si approdò al suffragio universale attuale con maschi e femmine alla pari, ma soprattutto con ricchi e poveri alla pari. Si può quindi affermare che sono più o meno una settantina di anni che uomini e donne da noi sono formalmente alla pari. I primi furono i neozelandesi nel 1893, seguiti dagli australiani nel 1902. Gli ultimi gli svizzeri nel 1971. Quindi per me non è così strano che le donne stiano arrivando solo ora ai vertici di certe istituzioni. Ci vuole tempo per recuperare generazione dopo generazione, un gap che è culturale, certamente ambientale ma anche filogenetico e chissà quanto tempo ci vorrà ancora perché la donna sviluppi capacità potenziali che gli uomini già hanno (fisiche e mentali). L’importante è che per aiutare le donne a crescere, non si pretenda un abbassamento qualitativo degli uomini. Sarebbe un errore evolutivo.
Novembre 13th, 2019 alle 11:07
Nessun problema ad avere una PdR donna, anzi.
Anche se parlarne a 26 mesi dalla scadenza del mandato dell’attuale (GEN 2021) per me non serve altro che a distogliere ancora una volta l’attenzione da quello che si dovrebbe fare per questo Paese.
E non sono io certo un amante del benaltrismo, credetemi.
Dipende comunque dalla persona.
Liliana Segre, per esempio, al tempo avrà 91 anni. Non mi sembra la persona giusta per un Paese che DEVE guardare al futuro.
La Bonino, se pur gli vanno riconosciuti grandi meriti per le battaglie civili non piace a molta parte dei cittadini italiani, me compreso, a causa delle sue posizioni economica ultra liberiste e eccessivamente europeiste.
Ho detto la mia.
Novembre 13th, 2019 alle 11:09
non parlo del caso specifico che non conosco,
parlo in generale
e quel vizio ce l’ha,
che parli alla radio o scriva sui social o in altri posti,
spesso cade nell’offesa.
a volte in generale come quando offendeva i tifosi pro Della Valle,
a volte in particolare.
a meno che non si scambino gli insulti con “satira graffiante” come spesso succede.
Novembre 13th, 2019 alle 11:33
vedendo le chat di classe ringrazio che il mondo sia governato in prevalenza da uomini , è grazie a questo che siamo andati solo vicino all’estinzione.
Novembre 13th, 2019 alle 13:03
Auspico che un giorno si arrivi finalmente a valorizzare le persone solamente per la loro competenza, senza pregiudizi ottusi e senza imposizioni dei benpensanti tipo quote rosa o cagate simili.
Filippo da Prao
Novembre 13th, 2019 alle 13:14
Come disse l’architetto Rambaldo Melandri in piena euforia , mentre assieme agli amici suoi dopo ever preso a schiaffi i partenti su un treno scendendo le scalinate per andare ad una altro binario ….
” Ragazzi, come si sta bene tra noi uomini, come ci si diverte ! … Ma perchè non siamo nati tutti finocchi ?
Le migliori cose a tutti
https://www.youtube.com/watch?v=nTyUoeAumIc
Immondo
Novembre 13th, 2019 alle 15:37
Nedo,poi me la spieghi codesta.
Cosa vorrebbe dire “la donna..sviluppi capacità che gli uomini già hanno,fisiche e mentali”.
Guarda,anche anche sul piano fisico,ma su quello mentale che c’hai da dire? …ci reputi tutte ebeti? Minorate?
Prima di mandarti direttamente in un certo posto, ti voglio dare il beneficio del dubbio e aspetto una tua spiegazione,perché magari sono io che ho equivocato
Novembre 13th, 2019 alle 16:14
Si bona,anche se ancora meglio di finocchi sarebbe stato asessuati così si stava bene anche tra le donne …..
Anche io sono solo ed esclusivamente per il merito in tali situazioni ….la tiratura del giornale dovrebbe essere più discriminante del conoscere il genere del direttore dello stesso …….
Novembre 13th, 2019 alle 16:30
Scusa David, per la cronaca al Tirreno ci fu Sandra Bonsanti e ora la nazione c’è Agnese pini, non sono la repubblica però…
Novembre 13th, 2019 alle 16:38
Immonda…. Poi vedi Charlize Theron e capisci perché non lo siamo…
Novembre 13th, 2019 alle 17:12
David non puoi lanciare il sasso e tirare indietro la mano, ora almeno dicci chi ha cercato di querelare il Prizio.
Mi sono perso i suoi interventi in radio perchè di solito lavoro, ho questo brutto vizio.
RISPOSTA
Se vorrà, lo farà Stefano
Novembre 13th, 2019 alle 17:26
David, per la cronaca c’è stata Sandra Bonsanti al Tirreno e ora Agnese Pini a La Nazione… Con alterne fortune come gli altri. Solo Ofra nel mondo è andata meglio degli uomini nel nostro campo.
RISPOSTA
Parlavo dei più importanti giornali nazionali, perché allora c’è stata anche Concita Di Gregorio all’Unità
Novembre 13th, 2019 alle 17:54
Lavoro ed ho lavorato con una percentuale di donne nettamente maggiore rispetto a quella di uomini, sia parilivello che non.
Non c’è paragone…
Dovessi scegliere… uomini tutta la vita
Giudizio dato senza alcun pregiudizio, ma frutto esclusivamente di lunga esperienza personale
Con il massimo rispetto
Vdz
Novembre 13th, 2019 alle 18:57
Vogliamo davvero parlare di donne ?
Ovvai.
Che mi spiegate peppiacere che cosa significa una pubblicità così.
Mi spiegate il messaggio, mi spiegate cosa si intende testimoniare.
Perchè io non ci arrivo.
https://video.repubblica.it/cronaca/lo-spot-renault-sulla-storia-d-amore-tra-due-donne-concia-coraggio-mandatelo-anche-in-italia/347874/348460?ref=RHRD-BS-I241017831-C6-P2-S1.6-T1
Immondo
Novembre 13th, 2019 alle 19:33
La donna la donna la donna , o l’omo?
Novembre 13th, 2019 alle 20:30
linus te hai dei problemi
Novembre 13th, 2019 alle 22:03
Un pensiero va a Manuela Righini, la ascoltavo sempre volentieri, chissà dove sarebbe potuta arrivare.
Novembre 14th, 2019 alle 00:44
Il più grande privilegio nel Belpaese, insomma via, quello che c’è rimasto . . .
É quello di vedere la fila davanti alla toilette delle signore. Ma un giorno porremo fine anche a questa ingiustizia.
Novembre 14th, 2019 alle 10:58
@immonda bestia:
non avevo mai visto questo spot.. a parte il fatto che non capisco che c’incastra la renault, ma sinceramente l’ho trovato bellissimo , anzi mi sono quasi commosso. fino al punto in cui arriva la figlioletta, perchè io sono per la libertà in campo sessuale ma mi fermo quando entrano di mezzo i bambini per i quali, forse sarò ottuso e all’antica, credo che la natura abbia stabilito che necessitano di un padre e di una madre.
per il resto per me questo spot è un capolavoro e la storia dolcissima.
Novembre 14th, 2019 alle 11:00
22: che l’amore è amore?
Novembre 14th, 2019 alle 11:29
@24:
te invece sei messo bene..
Novembre 14th, 2019 alle 12:00
X IB: una bellissima storia d’amore e il mondo che cambia. Poi si può non condividere, ma resta il fatto che lo trovo molto bello.
Sentivo a Radio24 che la Khalaf è la terza direttrice di testate giornalistiche a livello nazionale nel Regno Unito. Non è un’eccezione da loro…
Comunque, per come la penso io, le donne faranno sempre fatica a ottenere dei ruoli apicali in Italia. Mica posso fare battute sessiste alla mia manager!!!! Mica posso smoccolare sul pessimo arbitraggio della partita di calcio!!!! 😆😆😆 (sono ironico… non prendetemi sul serio mie signore 😆😆😆)
Novembre 14th, 2019 alle 13:11
Si dice tanto male degli Italiani.
E tutti quei turisti stranieri a farsi i selfie davanti ai disastri di Venezia, a ridere e scherzare ?
Andate sui siti dei giornali e guardate che schifo.
Povera la mia Patria.
Nell’alluvione di Firenze la gente non rideva, ma piangeva.
Già, ma s’era nel millennio scorso.
immondo (minuscolo, per la tristezza)
Novembre 14th, 2019 alle 13:35
@ immondo
semplice, è una storia di amore.
due uomini, due donne, un uomo e una donna…
mi stupisco di chi si stupisce…
ancora a parlare di lesbiche o gay…
via dai…
poi nel merito, questo è uno spot pubblicitario.
se se ne parla, hanno centrato il loro obiettivo
mike
Novembre 14th, 2019 alle 15:13
Monica certo che non ci siamo capiti. Ci sono studi evoluzionistici che spiegano come l’ambiente incida nello sviluppo della specie anche attraverso la differenziazione dei compiti. Mi resta difficile spiegare meglio, ma l’evoluzione procede (procederebbe) su più binari sia tra specie diverse sia all’interno della stessa specie al fine di ottimizzare le probabilità di sopravvivenza. La specie umana da sempre ha differenziato i compiti tra maschio e femmina e questo avrebbe inciso sul bagaglio genetico di genere della specie. Così il genere umano ha alle spalle millenni di questa differenziazione che ancora oggi porta con sé, le differenze palesi nello sport per esempio, dove le prestazioni medie e massime dei maschi sono notevolmente differenti da quelle delle femmine sia sotto l’aspetto della forza che sotto l’aspetto della resistenza. Per recuperare questo gap non bastano cinquanta o settanta o cento anni, perché queste (presunte) modifiche dei caratteri sessuali nel bagaglio genetico, non sono osservabili in un arco così ristretto di tempo.
La chiosa al mio discorso è che, se si crede all’evoluzionismo, non si può prescindere dal salvaguardare il meccanismo selettivo.
Se poi mi vuoi mandare a fanculo, va bene, ma prima manda a fanculo Darwin e i suoi seguaci eh :-)))
Novembre 14th, 2019 alle 16:31
Nedo sinceramente non volevo rispondere al tuo primo post poi ho letto la tua risposta a Monica….scrivi …..sotto l’aspetto della forza che sotto l’aspetto della resistenza…..cosa c’entra l’intelligenza con i muscoli??? In quanto alla resistenza…. a quale resistenza ti riferisci? A quella nella corsa? O in generale? Perché la resistenza alla fatica giornaliera, lavoro fuori lavoro in casa ecc.l’uomo se la sogna oppure vogliamo parlare della resistenza al dolore, quello del parto ad esempio, non a caso madre natura ha dato il compito di procreare alla donna e non all’uomo perché capace di sopportare cose che l’uomo non sarebbe capace. Certo che l’uomo e la donna sono differenti nel fisico (muscoli) nella sensibilità ma tutto questo cosa c’entra con l’intelligenza o alle capacità manuali o intellettive?
Bada che io in quanto donna non difendo a spada tratta le donne anzi spesso non sopporto o mi vergogno di alcune donne ma penso che lo stesso succeda anche a te nei confronti di alcuni uomini.
Poi scrivi “…non si può prescindere dal salvaguardare il meccanismo selettivo” cioè??
Novembre 14th, 2019 alle 16:51
Vorrei ricordare che al Manifesto da qualche anno c’é Norma Tangeri, già critico musicale di quella testata. E prima di lei anche la Rossanda alla fine dei 70
Novembre 14th, 2019 alle 16:51
@21 zachini: …ebbeh…anche io-14 anni di fabbrica,una legatoria di libri per l’esattezza-ho lavorato con maschi e femmine,ma le più affidabili e che nel momento delicato portavano avanti la baracca eravamo noi donne,sfido il mio capo di allora a negarlo; benchè anche lui preferisse i maschi più che altro per paura delle assenze che potevano fare tra figli e quant’altro,poi si è dovuto ricredere
Novembre 14th, 2019 alle 16:52
RANGERI e non Tangeri
Novembre 14th, 2019 alle 16:55
@33 nedo: …ma in questo caso si parla,più che altro,sul piano fisico. appunto.
sul piano cerebrale non mi sembra che spieghi nulla!!
comunque ok,sei stato abbastanza esauriente,per questa volta non ti mando!! 😉
Novembre 14th, 2019 alle 23:35
Mah….ce ne sarebbero da dire e ridire. Ma facciamo un esempietto. Prendete un ufficio qualunque con 4 uomini e uno con 4 donne. Secondo voi dove ci sono problemi, pettegolezzi, critiche, baruffe?? Troppo semplice la risposta…
Novembre 15th, 2019 alle 10:17
@immonda bestia:
secondo me quel video che hai postato è bellissimo, invece.
forse perchè in qualche modo ho vissuto tramite una parente molto stretta
una situazione praticamente uguale a quella dello spot,
tranne i finale dell’adozione.
ti confesso che mi sono emozionato tanto.
E’ l’amore tra due persone,
che secondo me quando è cosi forte è magia.
io mi sono adoperato tantissimo per aiutare questa mia parente
mettendomi contro di brutto a chi la osteggiava.
Alla fine abbiamo vinto
e lei vive felicissima.
e anch’io.
Novembre 15th, 2019 alle 13:01
Debbo un mio personale modesto parere sul tema trattato e ai quali hanno ottimamente partecipato
Razdeganne
Rberto Rapallo Viola
Mike Rights
Linus
Gentili amici,
innanzitutto, lungi da me l’idea di criticare o mortificare persone che amano altre persone del loro stesso sesso.
Non li capisco, son franco, mi sembra uno schiaffo alla natura, ma noi nel Creato non siamo ne minerali, ne vegetali, ne animali; abbiamo intelligenza, coscienza e conoscenza.
Pertanto, se una Intelligenza, se un Cuore e una Mente si innamorano di un essere umano dello stesso sesso, se loro due stanno bene insieme, e sopratutto vivono nei crismi della coppia perfetta, crismi che stanno scomparendo, quali
il :
Rispetto,(che roba é ? che è, roba da mangiare?) Fedeltà (questa sconosciuta)
Tenerezza appena a casa (sie, bona nini!)
ebbene hanno non la mia comprensione, ma il mio “contenti loro contenti tutti” , ovvero, a casa sua fanno icchè gli pare, ne hanno diritto e dignità.
E gli auguro anche buona fortuna e gioia per tutta la vita.
Il fatto, gentili amici è un altro.
Anzi, sono altri.
Come fa osservare il mio carissimo Razdeganne infilarci dentro un bimbo significa voler calpestare le regole della pietra angolare del Mondo: la famiglia.
Perchè lo sapete, genitore 1 e genitore 2 non va mica tanto benino.
Tuttavia, leggendo la testimonianza di Linus, che moltissimo ammiro e rispetto per il credito guadagnatosi in anni di scritti qui dentro, cambio il verbo “calpestare” e lo sostituisco col verbo
“variare” la posizione di tale pietra angolare.
Come analisi successiva, mi stupisco di cosa c’entri una automobile con la omosessualità.
Forse i pubblicitari volevano far passare il messaggio che la Renault Clio è macchina per persone completamente libere, avulse dallo status quo di millenni, che chi compra quella macchina è persona che ha sradicato i paletti della società bigotta?
Mah!
Ecco la mia conclusione.
Se tu per farmi passare una pubblicità di un prodotto, ci devi accomunare l’ideale che quello è un prodotto per persone avanti e libere, tu fai operazione furbina e scorretta.
Allora, quando cambio la macchina, siccome io sono un uomo del passato, comprerò la macchina dove nel video la faranno vedere bella lustra
e potente, coi cerchi in lega ,l’antifurto , il bluetooth e il portellone autochiudente,la telecamera posteriore, il condizionatore automatico bizona,l’assistenza alla salita, tutti i fari a led, ben posteggiata fuori di una grotta dove dentro ci son due bimbi che disegnano e giocano, dove il padre arrota la punta delle frecce per l’arco, e dove la mamma con due bacchetti di legno accende il fuoco per cucinare il brodo di mammuth.
Ciao ragazzuoli, è un piacere
Immondo
Novembre 15th, 2019 alle 13:07
@39 dario. Ripeto,parlo per la mia esperienza. 14 anni di fabbrica con la maggior parte donne e ragazze,risultato tante chiacchiere e confidenze,solidarietà,lavoro e collaborazione,e se c’è stata qualche baruffa è stata risolta con intelligenza
Novembre 16th, 2019 alle 08:29
Monica 42: invece per me è successo l esatto opposto.
Novembre 16th, 2019 alle 08:42
@39 Dario. Parlo della mia esperienza personale 42 anni di lavoro, di cui 10 in fabbrica e 27 in ambiente per lo più maschile, i pettegolezzi piacciono tanto ma tanto anche agli uomini sono secondi al parlare di continuo e a tutte le ore di….donne.
Novembre 16th, 2019 alle 09:07
Monica rispetto la tua esperienza, ognuno ha la sua
Per quello che ho riscontrato io in posizioni dove si può crescere sono molto più arriviste, subdole e sgomitanti oltre che invidiose, mentre i posizioni di rilievo tendono ad essere molto meno meritocratiche oltre a nascondere una supposta fragilità dietro arroganza e a volte cattiveria.
Per non parlare del famoso periodo mensile…
Ripeto, ho trovato anche persone splendide affidabili ed ineccepibili ed assolutamente trasparenti ma sto parlando in generale e per esperienza
Un saluto
Vdz
Novembre 16th, 2019 alle 10:40
La Direttrice
Film anni 70
Attori
Edwige Fenech, Alvaro Vitali,Lino Banfi,Renzo Montagnani, Gianfranco D’Angelo,Jimmy il Fenomeno
Trama
Una procace giornalista chiamata a sostituire il direttore di un importante giornale internazionale.
E’ fermamente decisa a far carriera fra i giornalisti che, per ottenere un premio o un avanzamento di grado, si fingono preparati,interessati e pronti a tutto.
Un compito non facile per la provocante Direttrice, che risveglia i più bassi istinti in decine di giornalisti sessualmente repressi
La primula viola
Novembre 16th, 2019 alle 10:44
Caro immonda,
Ti ringrazio delle belle parole
È sai che la stima è reciproca.
Come ho scritto la storia dello spot mi tocca da molto vicino
Perché è veramente molto simile a quella vissuta da questa mia strettissima parente.
Che io ho cercato di proteggere con tutte le mie forze.
Nonostante questo,
Sulle adozioni la penso esattamente come te e razdegsnne.
Babbo e mamma
Non genitore 1 e 2.
L’amore invece non si controlla.
L amichetta del cuore Dell asilo
Nella vicenda che ho vissuto,
È diventata dopo una vita passata insieme a scuola e fuori,
La persona di cui si è innamorata e con cui è felice.
Lo stesso vale per l altra.
Ti posso garantire che è amore vero
Basta guardare la luce dei loro occhi quando sono insieme.
Secondo me nessuno ha il diritto di mettersi in mezzo a rendere infelici le persone.
A volte è duro farlo capire a determinati tipi di persone
È poche volte nella vita mi sono incazzato così tanto.
Ma in un modo o nell’altro c’è l ho fatta
È ora le due vivono felicissimo.
Dove andranno a parare non lo so..
Sono giovani, spero non pensino ad adottare un bambino in futuro,
Io non sono unapersona ricca di soldi
Ma la riconoscenza è l affetto che mi dimostrano queste due ragazze ogni giorno,
Mi fa sentire più ricco i di Commosso e Della valle messi insieme.
Per quanto riguarda che c entra la macchina..
Nulla.
Però se ci fai caso molte delle pubblicità più azzeccate c entrano poco col prodotto.
È cambiata la tecnica dal carosello di una volta.
Oggi puntano allo spot che colpice,
Il prodotto e in secondo piano..
Diventa tipo il titolo dello spot.
Della serie:
“l hai visto ganzo lo spot della Clio?”
Credo funzioni più o meno così.
Un caro saluto.
Novembre 17th, 2019 alle 09:54
ROSETTA, MONICA e tutte le donne del blog:
Buongiorno e ignorate il trollone che vi spaccia per inferiori mentalmente e fisicamente solo per gioco maligno o misogenia.
Le differenze fisiche e mentali non sono una gara fra sessi, ma una ricchezza di proposte naturali per poter affrontare gli ostacoli della vita.
Per quanto riguarda il fisico ovviamente la pressione naturale ha premiato i maschi che non hanno il “fardello” della gestazione e delle prima cure parentali, per poter provvedere al mantenimento dei propri caratteri (il figlio) e di colei che lo ha permesso. Ma vi è anche da sottolineare che grande parte della selezione dipende anche dalla donna stessa che per la ha scelto partner più grandi e capaci per dare le migliori possibilità alla propria progenie. Ma non è una gara fra generi come non lo è, ad esempio, la larghezza dei fianchi che premia le donna per il compito che ha nel perpetuare la specie.
Per quanto riguarda l’aspetto mentale, con le differenziazioni individuali così necessarie per la risposta alle difficoltà ambientali, si è scoperto che il cervello più piccolo, e lo è contestualmente alle dimensioni del corpo in genere, delle donne ha una più complessa ramificazione nelle componenti primarie cioè neuroni e sinapsi. Meno quantità e più qualità.
In realtà poi la produzione intellettiva in tutti i campi della cultura è compresa fra i due generi, dalla letteratura alla scienza e se ancora vi sono differenze in campi come la politica o i ruoli apicali nelle grandi aziende questo è solo dovuto ai pregiudizi e al ritardo culturale di larga parte della popolazione e della sua classe dirigente.
La natura non dà giudizi né classifiche. La selezione è la risposta della specie alle difficoltà ambientali. Uomini e donne uguali nella diversità. Personalmente ammiro molte di voi come molti uomini. E viceversa.
Un saluto.
Novembre 18th, 2019 alle 08:56
Mfranz “uomini e donne uguali nella diversità. Personalmente ammiro molte di voi come molti uomini. E viceversa”. È quello che penso io e che ho scritto più volte, felice di essere in compagnia. Poi che tristezza tutte le volte che viene affrontato un discorso uomini e donne buttarla sui muscoli, riduttivo direi per…gli uomini. Buona giornata Mfranz.
Novembre 18th, 2019 alle 09:01
MFranz, si certo, le donne l’hanno il fardello della gestazione, del parto, delle mestruazioni, tutto quel che vuoi, ma vuoi mettere col fardello nostro che tutte le mattine ci tocca farci la barba?!
Veramente guarda, io non ne posso piu’
Allora: cinque minuti a mattina, per 365 giorni l’anno, per 45 anni.(e conteggio solo fino ad oggi)
A occhio e croce fanno 4 mesi.
Cioe’ noi alla fine della nostra vita si sta sei mesi in bagno a fassi la barba.
Siamo messi di nulla.
Quest’altra volta voglio rinascere donna. 😉
Le migliori cose a tutti
Immondo
Novembre 18th, 2019 alle 13:34
Mfranz,chapeau! 👏👏😁
Novembre 18th, 2019 alle 18:36
…immondo,tu m’ha’ fatto stianta’ !!! 😀 😀
Novembre 18th, 2019 alle 18:49
Amanda Lear negli anni 70 è stata una delle cause della mia cecità giovanile.
Oggi leggo che compie 80 anni.
Ottanta anni.
Anche se non ho nipoti oggi mi sento nonno.
Ma non piango; ho letto un pensiero di Eugenio Scalfari che mi ha ricaricato perchè mi ha dato ragione sul mio modo di pensare.
Copio e incollo da Repubblica.
Il passato ci guida, la musica ci commuove
Se dovessi definire il sentimento prevalente su tutti gli altri, che in realtà li alimenta e li unifica, dovrei ricordare la malinconia.
All’età che mi ha raggiunto debbo alcuni essenziali mutamenti del pensiero. In teoria si cambia poco ma nella pratica certi valori e certi ideali scompaiono mentre altri, fino a qualche tempo fa trascurati, diventano primari a cominciare dai tempi verbali e grammaticali: scompare il futuro e il presente perde gran valore, il passato diventa invece un sentimento primario.
———————————
umilmente aggiungo:
“qualcosa rimane tra le pagine chiare e le pagine scure, ma si stringe i denti e si va avanti”
Le migliori cose a tutti
Immondo
Novembre 18th, 2019 alle 18:52
IB,
ti darei ragione ma le mie origini parzialmente nordiche mi hanno donato pochi peli facciali e color carne, ora grigio-bianco, tanto da farmi la barba (eufemismo) al massimo 2 volte la settimana.
A 21 anni, essendo un caporale alpino presso quel di Trento, e stufo di avere il petto da ciclista presi a radermi anche li, riuscendo ad avere una peluria bionda visibile in pratica solo con gli infrarossi.
Adesso che le nuove generazioni maschili si radono e maledicono le “pelliccette” per potersi tatuare si dichiarano invidiosi della mia “tela”. Beato te che sei un “clean sheet”.
In compenso, avendo la pelle delicata ho fatto largo uso di emostatici e cerotti.
Si effettivamente il concetto di “barboso” è quanto mai appropriato.
Le migliori cose anche a te.
Novembre 19th, 2019 alle 16:38
bravo immondo a ricordare l’amanda! una delle persone più ironiche e interessanti del mondo dello spettacolo!!