A distanza di oltre diciassette anni non riesco a scordare l’angoscia dei giorni del fallimento della Fiorentina.

Ci hanno spedito prima tra i dilettanti e poi ripescati in C2 per un debito di 20 milioni di euro, dopo averci fatto il pelo e il contropelo per un’intera stagione in cui si parlava solo di stipendi non pagati, messa in mora da parte di gente che preferirei non vedere più.

Dopo averci costretto a vendere Toldo e Rui Costa, dopo averci portato a vivere solo di paure, e infatti siamo finiti diritti  e filati in B in un clima schifoso in cui ognuno pensava solo al proprio orticello.

Ci hanno fatto fallire nonostante potessimo contare su circa trenta milioni di diritti televisivi futuri: no, niente, implacabili.

Venti milioni di euro!

Contro gli oltre 150 oggi del Milan e la gigantesca montagna di miliardi di debito  Lazio e Roma delle stagioni scorse, e tutto questo nella quasi indifferenza generale perché molti erano centrati sulla voglia di cacciare Vittorio Cecchi Gori.

Come si fa a dimenticare?

P.S. Avete sostanzialmente ragione, non sono stato chiaro e chiedo scusa.

Il mio non era un ragionamento analitico, ma, se si può dire, “di sistema”.

So benissimo che è stato VCG a farci fallire, l’ho ripetuto più volte giusto un anno fa quando qualcuno lo rimpiangeva al posto degli odiati Della Valle, ma con noi (e pochi altri) sono stati inflessibili e hanno fatto trionfare le regole.

Con altri no.