Stefano Prizio per una decina d’anni ha scartavetrato il mondo viola stando bene attento a non rimanere simpatico, a non ingraziarsi nessuno, a dire sempre quello che pensava e a pensare a quello che diceva.

La vita gli ha fatto un gran dispetto, ma lui se ne è fregato e non è uscito dal campo, continuando invece a giocare anche se in condizioni di forma non proprio semplici.

Ha avuto numerosi adoratori quando era sulla cresta dell’onda (succede sempre), quando i suoi sondaggi sui giornalisti o le sue prese di posizione spaventavano il nostro piccolo cortile mediatico.

Poi il vuoto assoluto, colmato solo da Massimo Mattei (uno da cui comprerei sempre una macchina usata), qualcosa che giudico vergognoso, ma sono considerazioni personali.

La scelta di non partecipare più al Pentasport fu solo sua, adesso torna e da domani lo sentirete nuovamente in radio, con l’aggiunta di una rubrica che molto farà discutere e molto farà arrabbiare colleghi e amici: “Onda viola, fatti e misfatti televisivi”, raccontati dalla sua penna corrosiva, anche se altri gli presteranno la voce.

Ci sarà da divertirsi, che è poi il fine ultimo di chi trasmette in radio.