Ero molto incerto sul ritorno di Badelj.

Non mi piaceva affatto il modo in cui era andato via, sapevo che Corvino non lo amava, ma che aveva fatto lo stesso un più che discreto tentativo per non farlo partire.

Lui aveva scelto in altro modo, deludendo un po’ tutti, a cominciare da Pioli.

Ho un brutto carattere, credo di essere generoso, ma se mi fai un torto grave non dimentico e ancora più difficilmente perdono e a me quell’addio odorava di tradimento, sentimento acuito dalla stima verso l’uomo e il calciatore.

Ieri però Badelj mi ha convinto e coinvolto con la sua umiltà, niente affatto scontata nel mondo del calcio e quindi adesso ripartiamo da dove avevamo interrotto.