L’assordante silenzio della Fiorentina è preoccupante, il mancato ritiro e l’ennesimo giorno libero sono invece i sintomi di una pericolosa percezione della situazione.

Non mi pare che la squadra sia stata particolarmente stressata dall’ambiente e chi parla di responsabilità del tifo non ricorda evidentemente ciò che è accaduto negli ultimi quarant’anni in situazioni analoghe.

Le contestazioni non c’entrano nulla con i 40 punti in classifica, in altre piazze sarebbe successo molto di peggio.

I calciatori alla fine di questa terrificante stagione, comunque vadano le cose, dovrebbero restituire almeno una mensilità ai Della Valle, ringraziandoli di avere mediaticamente e gestionalmente sbagliato tutto consentendogli così di stare belli coperti, tanto i colpevoli non vivono a Firenze, ma nelle Marche.

Un bel cadeaux anche a Corvino, ritenuto giustamente tra i principali responsabili del fallimento  e inviso da tempo alla stragrande maggioranza del popolo viola: per questi giocatori che ci hanno portato sull’orlo del baratro un parafulmine così poco incline all’autocritica è un’autentica manna dal cielo.

E comunque avanti così: due parole paternalistiche nei comunicati, gli inviti a stringersi stretti intorno alla Fiorentina, lo stato di agitazione e di confusione di Montella, la latitanza dei Della Valle e di Corvino ed ecco servita la maionese viola nella settimana più difficile dell’anno.

Speriamo che non ci rimanga indigesta domenica sera.