Si intravede finalmente qualcosa nella palude nella nostra situazione italiana.
Matteo Renzi ha rotto gli indugi e ha capito che alla fine, quando vincerà le prossime primarie, rischia di trovare solo macerie e ha attaccato chi è riuscito a non vincere le ultime elezioni partendo da basi uniche.
Beppe Grillo è stato onesto e ha fatto un discorso che a me è piaciuto e che dovrebbe far pensare chi immagina di votarlo alle prossime (probabili) elezioni: se credevate che avremmo fatto un accordo con il PD, avete sbagliato a votarci.
Loro sono per lo sparigliamento delle carte e pazienza se usciremo dall’Europa, se non pagheremo il debito pubblico, se spingono verso qualcosa che assomiglia molto alla guerra civile usando spesso un linguaggio che trovo ripugnante.
Io non li voterò mai, ma bisogna riconoscere la coerenza di fondo del loro pensiero.
Infine una considerazione che non ho trovato in nessun commento: ma vi sembra possibile che questi dieci saggi, di cui nessuno sentiva l’esigenza, ci abbiamo messo quasi una settimana a riunirsi per la prima volta?
Qui stiamo affogando nella materia organica che tutti conoscete e ci vuole tutto questo tempo per cominciare a pensare a cosa suggerire ad un governo che non c’è o che non vede l’ora di andarsene?