Stanno togliendo la voglia di amare la Fiorentina, lo dimostra la mancata contestazione che è stata peggio della rabbia urlata in altri momenti.
Sono tutti colpevoli, a cominciare, diciamolo chiaramente, da Corvino che ha scelto questo allenatore e questi giocatori, puntando sulla continuazione “perché nel dicembre 2009 erevamo quarti in classifica, negli ottavi di Champions, in semifinale di Coppa Italia”.
Già, a dicembre 2009, diverse campagne acquisti fa…
A otto giorni dalla chiusura del mercato siamo qui a boccheggiare, sperando in qualche colpo finale, quando invece dovevamo presentare i rinforzi già a Bologna lo scorso 6 gennaio.
Poi Mihajlovic, che non ci ha mai fatto vedere una squadra che giocasse per novanta minuti, al massimo ce ne sono stati quarantacinque (ma contro il Lecce neanche quelli) e sempre manovrando di rimessa.
Sei mesi nel vuoto tecnico, con tanti cambi di rotta nella gestione del gruppo, con la punta dell’iceberg rappresentata da Mutu.
E veniamo ai giocatori, che pensano di poter fare tutto quello che vogliono: inqualificabili (almeno alcuni di loro) nella gestione del loro rapporto con la città e con la gente che si sta stufando, anzi forse è già stufa.
Infine i Della Valle, che stanno dimostrando di aver capito davvero poco di Firenze.
Hanno deciso l’arroccamento della società: allenamenti blindati, niente calciatori in tv, pochissime feste dei viola club, operazioni simpatia vicino allo zero, quando il popolo viola vorrebbe solo tornare ad impossessarsi la propria squadra.
Perché Andrea non è venuto oggi allo stadio?
Possibile avesse impegni così pressanti da farlo partire alla vigilia di una gara così delicata?
Torni a fare il presidente (altro errore inspiegabile e che ha lasciato il segno), perché il comandante è sempre l’ultimo ad abbandonare la nave.