Dopo il primo tempo mi ero illuso di essere alla svolta, speravo cioè di vedere finalmente novanta minuti da Fiorentina vecchia maniera, quella persa quasi un anno fa.
Non è andata proprio così, ma è andata bene lo stesso, perché da Napoli esce un’idea diversa di squadra, un inizio di qualcosa che potrà essere sviluppato nelle prossime settimane.
Gran partita di De Silvestri e Pasqual, più protetti dai tre centrali, anche se Montolivo e D’Agostino sono parecchio lontani dalla loro migliore condizione fisica, però già così possono bastare a far girare la squadra.
Potevamo vincere? Non esageriamo, ma vorrei rivedere quell’affossamento di Gilardino passato nell’indifferenza generale dell’impaurito Banti.
Dalle due partite giocate non si riesce a capire come mai il tanto decantato, esaltato e forse sopravvalutato Napoli abbia tanti punti in più e non è comunque questo il tempo per i rimpianti, perché c’è da prendere la rincorsa e provare a tornare in zona Europa League, che, come dicevamo venti giorni fa, sarebbe il traguardo minimo per una società che molto ha speso, non sempre in modo adeguato, specialmente negli ultimi due anni.