Il solito film: il giocatore straniero va in Nazionale ed esterna, spesso a bischero, sulla propria avventuta in Italia.
Ultimo caso, Boruc.
Sinceramente non credevo che dopo la prima partita ufficiale in panchina sbottasse di già, pensavo ad un’incazzatura a più lunga conservazione.
Ripassiamo alcuni concetti fondamentali dell’affare Boruc: la Fiorentina ha fatto un affare nell’acquistare ad un costo quasi ridicolo un vice Frey molto più forte di Avramov (che, come Seculin, però purtroppo non è riuscita a piazzare, così ora la Fiorentina ha più portieri che attaccanti).
La bravura di Boruc è una sicurezza per chi è stato costretto a mandare in campo Frey con un ginocchio malandato proprio perché il portiere di riserva non dava adeguate garanzie.
Detto tutto questo, pensavo che a Boruc qualcuno (il suo procuratore, Mihajlovic, lo stesso Corvino) avesse spiegato che venendo a Firenze se la sarebbe giocata alla pari con uno dei più forti concorrenti europei e che quindi la possibilità di restare, almeno all’inizio, non fosse così folle.
Fra l’altro Boruc ha trent’anni e forse un po’ d’esperienza nel calcio dovrebbe averla maturata.
Mi aspetto una multa, un discorso chiaro fatto dalla società, magari con due parole a corredo di Mihajlovic, uno che sa come farsi capire.