Ho già espresso tutta la mia personale simpatia per Adrian Mutu, persona per me molto educata e per niente spocchiosa, almeno nei momenti che mi è capitato di passare insieme a lui.
In campo ha dato molto alla Fiorentina, anche quando non era in condizone, ma da almeno dodici mesi la sua vita professionale sembra la trasposizione calcistica delle avventure disneyane di Paolino Paperino.
Capitano cioè tutte a lui: gomiti, ginocchio, stiramenti muscolari, multe milionarie, accuse romene di dolce vita.
Ora, a noi non importa cosa faccia Mutu nel suo tempo libero, ma con quasi vent’anni in più di esperienza mi sentirei di consigliarlo di evitare qualsiasi mezzo incontro che rischi di condurlo sulle prime pagine dei giornali non per meriti o demeriti calcistici.
Adrian ha già smentito la serata in discoteca, ma intanto per due giorni se ne è parlato, così come due anni fa era certa, per “quelli che sanno tutto”, una sua love story con una ruspante starlette fiorentina su cui nessuno ha mai esibito uno straccio di prova.
Ma come mai a Dainelli o a Donadel tutti questi piccoli guai mediatici non capitano mai?