Da mesi sto urlando alla luna e alla fine mi chiedo: possibile che sia l’unico ebreo fiorentino che vive con angoscia quello che sta accadendo a Gaza?

Sono cresciuto con una generazione di ragazzi e ragazze, oggi uomini e donne che stanno per entrare nella terza età, che discutevano di tutto, che andavano in profondità nelle varie situazioni che avevamo davanti agli occhi

Non avere i social aiutava, disporre di un cervello pensante ancora di più,  l’aggiunta di sentimento e senso morale faceva il resto

Certo, di sciocchezze ne abbiano dette tante, abbiamo preso cantonate memorabili e non so se, per dirla alla Gaber, la nostra generazione abbia perso, però quello che sta accadendo a Gaza non lo avremmo accettato, se però, temo, fosse andato in scena in qualsiasi altra parte del mondo

Su Gaza invece gli ebrei fiorentini tacciono, quelli in là con gli anni come me, e quelli più giovani, come se il senso di appartenenza con Israele fosse fondamentale per decidere se parlare o tacere

E tutto questo è di una tristezza infinita