Questa è una grande occasione per fare qualcosa di concreto per provare a frenare la continuazione millenaria di una situazione insopportabile

Alla guida del Governo e del maggiore partito di opposizione ci sono due donne: che dimentichino la loro appartenenza politica e costruiscano qualcosa di concreto che freni il vergognoso elenco di chi è morto per mano di un uomo

Poi però è soprattutto un problema “culturale”, anche se diffido sempre di questa parola, di per sé nobile, ma che mi pare sia diventata una macedonia con dentro un po’ di tutto

Sentenze allucinanti, donne invitate a vestirsi in un certo modo per non provocare gli istinti maschili più bassi (definirli animaleschi è un’offesa per gli animali), il giustificazionismo diffuso dei genitori verso il pupo di casa, l’idea folle ma così diffusa che una fidanzata, una moglie sia qualcosa di tuo, un possesso e non una persona libera di scegliere sempre quello che vuole.

Libera anche di dire di no all’ultimo secondo ad un rapporto su cui ha cambiato idea, libera di non avere rapporti coniugali, libera di essere libera

E io mi sono stufato di dire basta, ma al tempo stesso mi faccio un bell’esame di coscienza e ripenso alle tante volte in cui sono finito e ho partecipato a contesti “culturali” in cui la donna è sempre un gradino sotto

Dunque, sono anch’io colpevole. e allora è venuto il momento di confessare che il mondo del giornalismo è estremamente maschilista e anche dei più triti, molto di più ad esempio di quello bancario, che pure conosco bene

Se una giornalista di bella presenza fa carriera “è perché gliel’ha data al direttore”, le vallette o le aiutanti di “feroci conduttori di trasmissioni false” devono essere scosciate almeno fino all’inguine e con una scollatura “da brividi”, altrimenti il maschio davanti al televisore non segue con attenzione, cioè non si “attizza”

E poi le battute a doppio senso, cioè ad un senso unico, in cui si pensa di essere spiritosi e si è solo dei poveri idioti

Ebbene sì, ho partecipato anch’io a questa fiera dell’orrore, che è il brodo primordiale in cui prospera una precisa idea della della donna, anzi della femmina sempre complementare, meglio ancora se compiacente, al Re della Foresta

Proverò a cambiare, nei comportamenti e nella testa, speriamo che lo facciate anche voi, anche se ho molte poche speranze