Tira una brutta aria intorno alla Fiorentina, forse sarò troppo pessimista, ma quello che avverto in queste settimane non mi piace

Da un lato la stanchezza del terzo anno di Italiano, che valgono come i cinque di Prandelli, nel senso dello stress ambientale, perché il tecnico viola non risparmia nessuno, spendendosi fino all’esaurimento delle forze. Bello, ammirevole, ma stancante

Dall’altro la voglia di regolamento di conti in sospeso di quelli che hanno Commisso e Barone sulle scatole da anni e non vedono l’ora di prendersi rivincite, fregandosene ovviamente del bene della Fiorentina

Certo, tutto questo passerebbe in secondo piano se negli ultimi due anni avessimo azzeccato un centravanti decente, non dico un campione, ma qualcuno di affidabile

Così come non sarebbe stato male per gli esterni uscire dall’offerta Coop alla rovescia: ne paghi quattroy, ma hai la resa di mezzo, se va bene

E comunque questa è la realtà tecnica, non rimane che prenderne atto, sperando che cambi alla svelta qualcosa, che ci sia uno scatto in avanti di Beltran, un elisir di lunga vita per Bonaventura e una salute di ferro per Nico

Dietro a questi tre, e alla forma fisica di Arthur, la situazione è nebbiosa, proprio come questa uggiosa mattinata fiorentina