Le cifre sono impietose e mi danno torto: ero convinto che il punto più basso della recente storia viola offensiva fosse stato toccato nella scorsa stagione con la (poco) premiata ditta Cabral-Jovic e pensavo ad un deciso passo avanti con Nzola e Beltran

E invece niente: una rete (inutile) nelle prime undici giornate di campionato, roba da andare in ginocchio a chiedere scusa alla coppia Sella-Pagliari che oltre quarant’anni fa spesso sprecava le geniali intuizioni di Antognoni

Perché il problema, comunque la si giri, è soprattutto lì, in attacco: arrivano decine di palloni in mezzo, anche se spesso dalla trequarti, si sta a traccheggiare a lungo nei limiti dell’area avversaria, ma le punte non ci sono, soffocate dai difensori avversari, vedi Beltran, o lenti e impacciati, vedi Nzola

Finita la vena aurea di Bonaventura e Nico, ci confrontiamo col solito rebus: chi segna? Da gennaio 2022 è un tormentone, tanti acquisti, nessuno azzeccato

E così la Juve ruba una partita senza neanche l’aiuto dell’arbitro e noi non sappiamo neanche più a cosa attaccarci