Il mio concetto di democrazia, di apertura verso il libero pensiero produce a volte mezzi disastri, tipo quello di far passare messaggi che cozzano con il mio essere più profondo.

Qualche volta è per distrazione, molto più spesso perché il ruolo di censore proprio non mi appartiene, basta pensare che negli anni, e ormai sono oltre quaranta, ho sempre resistito ad ogni forma di pressione, pagando a volte prezzi considerevoli, ma senza mai rinunciare alla mia libertà.

Questo per spiegare il perché a volte il blog è andato sopra le righe, vorrei però ribadire il concetto base di questo nostro incontro: dal 2005 intendo questa piazza virtuale come qualcosa di extra rispetto al mio lavoro, per questo ho sempre detto no ad ogni forma commerciale che mi avrebbe imposto degli obblighi

Io scrivo quando posso e come posso, quando ne ho voglia senza applausi o fischi, avere più o meno follower (termine orrendo) non rientra nei miei rischi, non leggete i miei pezzi e…ignoratemi (eviterei lo sputatemi addosso, perché poi magari qualcuno mi prende in parola

Non posso quindi accettare che qualcuno usi questa finestra sul mondo per comizi personali o scarichi rabbiosi derivanti da incontinenza verbale e mi pare che si sia andati un po’ oltre: non perdiamo per favore il gusto di confrontarci civilmente e magari pure di divertirci