Ci possiamo anche arrabbiare, perché perdere è sempre molto spiacevole, ma era ampiamente preventivabile che in campionato, da Monza in poi, sarebbe andata così.

Non si può paragonare la rincorsa all’ottavo posto, con ipotetiche possibilità di futuri sbarchi europei grazie alle disgrazie altrui, con il traguardo di due finali e quindi paghiamo qualcosa nelle partite “normali”.

Ieri comunque è stato fatto il possibile, con ben quattro occasioni da rete, ma nessun gol e questo ci riporta indietro di qualche mese, con preoccupanti interrogativi,

Sullo sfondo però aleggia la vera domanda: come sta la squadra? Fisicamente e mentalmente, perché qui è come essere alla Milano-Sanremo in vista del Poggio: ci vuole lo scatto, lo sforzo finale e sinceramente non saprei dire se abbiamo abbastanza benzina nelle gambe per l’accelerazione definitiva.

Giovedì capiremo qualcosa in più