Impossibile pensare cosa avrebbe fatto vent’anni dopo o anche quaranta, a confronto con Maradona e Messi, gli unici che si potessero accostare a qualcosa che non si può descrivere compiutamente, specialmente dopo averlo visto giocare

Il calcio più atletico, e va bene.

Una velocità doppia, e siamo d’accordo, ma chi lo sa che non avrebbe fatto le stesse cose aumentando giri e potenza

Pelè era il calcio, l’unico paragone che mi viene in mente è quello di Federer col tennis ed era sempre sorridente, anche quando lo picchiavano

Uno dei primi dolori della vita è stato il suo colpo di testa nella finale del 1970, avevo 9 anni, ero ancora pieno di gioia per lo scudetto di un anno prima e mi sembrava “doveroso” vincere Mondiale e Rimet. Hai voglia te ad apprezzare il superbo gesto atletico del suo stacco aereo…

Mi ricordo della finta pazzesca con l’Uruguay e di quando segnò il millesimo gol con successiva invasione di campo

Tra i pochi rimpianti che ho in 62 anni ci sono tre punti fermi: aver venduto il numero 1 originale di Diabolik per arrivare ai soldi della Vespa, dopo poco quello di Alan Ford per il 125 e soprattutto aver perso chissà dove la maglia originale di Pelè, quando il Santos venne a giocare in amichevole a Firenze negli anni sessanta

Ha vissuto un’esistenza splendida e ci ha regalato tutto quello che il calcio può offrire, più di così non era possibile