Ero chiuso da un’ora in una cabina telefonica e stavo decidendo del mio futuro, sentendomi in po’ come il protagonista di Scirocco di Guccini

A distanza di trent’anni posso dire tranquillamente di aver preso la decisone sbagliata, ma dovevo scegliere: o vai di qua o vai di la’

Ad un certo punto, per argomentare le mie ragioni le dissi una frase che mi e’ poi risuonata negli anni: “hai fatto una cosa che io non avrei mai fatto, neanche se me l’avesse detto Sconcerti”.

Non i miei genitori e neanche il mio migliore amico: Sconcerti

Questo per spiegare l’ammirazione totale e profonda che avevo per lui, mio idolo giornalistico, poi compagno per decenni in radio

Un uomo sopra le righe, in tutto e per tutto, un lucido visionario, molto fiorentino, a volte pure troppo. Un fuoriclasse.

Mi manchera’, non era un amico, ma un maestro e trovarne e’ sempre piu’ difficile